In ebraico la parola “angelo” è malàkh, il significato può essere quello di “inviato”, “ambasciatore” o “profeta”. Gli angeli nella cultura ebraica e nella cabala hanno una posizione molto importante. Sono presenti, quindi, in molte opere della tradizione religiosa, inclusa una forma di mistica ebraica, la cabala per l’appunto.
Nella cultura ebraica, gli angeli sono anche associati a particolari virtù, come la misericordia, la giustizia o la protezione. Ad esempio, l’angelo Michele è spesso associato alla protezione e alla difesa, mentre l’angelo Gabriele è spesso associato alla rivelazione e alla comunicazione divina.
Il termine Kabbalah, Cabala, Cabbala indica gli insegnamenti esoterici e mistici dell’ebraismo, è un sistema metafisico che spiega le fasi della creazione del mondo e lo scopo della vita umana, il rapporto tra uomo e divino, creature e creatore.
Gli angeli nella cultura ebraica e nella cabala sono considerati esseri spirituali creati da Dio per servire da intermediari tra il divino e il mondo fisico. Questi esseri sono descritti come possessori di conoscenza e potere, dotati di una grande bellezza e saggezza.
Secondo la Cabala, si possono distinguere settantadue angeli. I 72 angeli hanno altrettanti nomi sacri in ebraico, espressi con tre lettere che si accordano con le specifiche energie angeliche che emanano. Questi angeli variano in base a ciascun segno zodiacale e garantiscono alle persone determinate virtù. I 72 angeli della cultura ebraica sono divisi e organizzati come segue: 8 controllano l’elemento fuoco e sono collegati con tutto ciò che comporta azione; 8 controllano l’elemento acqua e servono l’uomo nelle sue diverse dimensioni; 18 controllano l’elemento aria e sono responsabili di tutto ciò che riguarda la logica, lo studio e l’intellettualità; 18 controllano l’elemento terra e servono l’uomo in tutto ciò che riguarda i beni terreni.
Secondo la Cabala, inoltre, gli angeli sono divisi in diverse gerarchie, ognuna con un ruolo specifico e una funzione divina. La gerarchia più alta è quella degli “Emanatori” o “Sefirot“, seguiti dagli “Angeli delle Potenze“, “Angeli dei Domini“, “Angeli delle Virtù“, “Angeli dei Principati“, “Angeli degli Arcangeli” e infine gli “Angeli Comuni“.
Ogni gerarchia è associata ad un particolare aspetto del mondo divino e ha il compito di mediarlo nel mondo fisico. Ad esempio, gli “Angeli delle Potenze” sono responsabili di sostenere l’ordine naturale del mondo, mentre gli “Angeli dei Principati” hanno il compito di ispirare le nazioni e le comunità.
Le figure degli angeli nella cultura ebraica e nella cabala sono, quindi, entità spirituali intermedie tra Dio e gli esseri umani, con il compito di mediare la conoscenza e il potere divino. Ciascuno dei 72 angeli ha un dono ed esercita la propria influenza sulla vita delle persone nate durante i giorni della sua Reggenza. Quindi, da ciascuno di essi si possono ottenere delle virtù diverse.
Fonte dell’immagine in evidenza dell’articolo: Pixabay