Antoni Tàpies è un pittore e scultore catalano, nato a Barcellona il 13 dicembre 1923. Era uno degli esponenti dell’arte informale che si sviluppa a livello internazionale, un movimento artistico spagnolo nel XX secolo.
La vita
Era figlio di alcuni esponenti della politica catalana dell’epoca: parliamo di Josep Tàpies e Maria Puig. Ha cercato di seguire i passi dei propri genitori ma ha deciso di esprimersi attraverso l’arte del dipingere, esprimendo i propri ideali politici attraverso le proprie opere.
Affermava che la sua vocazione artistica nasceva grazie ad un numero natalizio presente nella rivista D’Ací i d’Allà, in cui vi erano delle opere appartenenti all’arte moderna. Questo gli permise di iniziare a interessarsi del disegno, a partire dall’età di 18 anni.
Le corrente artistica
Scompare nel 2012 all’età di 88 anni ma lascia alle spalle una moltitudine di opere. Una delle sue opere più importanti è un quadro in cui si rappresenta una Grande X, con cui si fa conoscere da tutto il mondo. Ci sono vari tipi di rappresentazioni che possiamo dare all’opera, dato il suo importante carico di simbolismo, tipico dell’arte informale.
In ogni angolo è presente un chiodo, che potrebbe riferirsi alla crocefissione. Tàpies non era cristiano ma condivideva molte filosofie e ideali orientali, in particolare il buddismo zen. Probabilmente con la crocefissione si riferiva all’indipendenza catalana e alle lotte che ne concernono.
Nel 1990 nasce la Fondazione Antoni Tàpies, un museo catalano che si trova nella città di Barcellona in cui sono presenti la maggior parte delle sue opere appartenenti all’arte informale. All’artista non piaceva a partenere a nessuna corrente artistica, ma i tratti caratteristici delle sue opere erano tipici dell’arte informale con il suo astrattismo, simbolismo e dando importanza al substrato materiale dell’opera. Nonostante faccia parte di questo movimento artistico, in realtà le sue prime opere furono inquadrate nel surrealismo che però abbandona sin da subito.
La tecnica
L’arte di Tàpies non escludeva la realizzazione di sculture: uno dei tanti è Il Calzino in cui si mescolarono vari tipi materiali, tra cu sabbia, vestiti e paglia. Quindi una delle tecniche di Tàpies era proprio quello di mescolare tanti materiali, rendendo le opere eterogenee.
Anche sulle sue tele applicava un mix di polveri di marmo, di pittura, olio che applicava o con le proprie mani o con una spatola. Adorava strappare le proprie tele, dare rilievo con la pittura, con colature e macchie.
I premi
Nel corso della sua vita ha ricevuto numerosi premi come: il premio della Fondazione Wolf delle Arti, la medaglia d’oro de la Generalidad de la Cataluña, la medaglia Picasso dell’UNESCO, il premio Principe delle Asturie delle arti, il premio Velázquez delle Arti Plastiche oltre ad essere stato nominato Marchese dal re Juan Carlos I.
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