Chikamatsu Monzaemon e le sue opere migliori

Chikamatsu Monzaemon e le sue opere migliori

Chikamatsu Monzaemon (1653-1725) è considerato il più grande drammaturgo della storia giapponese, una figura fondamentale durante il periodo Tokugawa (1603-1868). La sua prolifica produzione per il teatro jōruri (il teatro dei burattini, oggi noto come Bunraku) e per il kabuki ha elevato questi generi a una maturità artistica senza precedenti. Prima del suo avvento, i testi teatrali erano spesso semplici canovacci; con Chikamatsu, diventano profonde esplorazioni della psicologia umana.

Il cuore del suo teatro risiede nel drammatico conflitto tra giri (義理), il rigido senso del dovere sociale e delle obbligazioni familiari, e ninjō (人情), i sentimenti umani e le passioni personali. Questo scontro insanabile spinge i suoi personaggi, spesso persone comuni come mercanti e prostitute, verso destini tragici.

Dalla classe samurai al palcoscenico

Nato in una famiglia di samurai, Chikamatsu Monzaemon vide il padre diventare un rōnin (un samurai senza padrone) e trasferirsi a Kyōto. Questo cambiamento di status sociale fu determinante. Mentre era a servizio presso un nobile, entrò in contatto con il teatro dei burattini e con il celebre cantastorie Uji Kaga no jō, che divenne il suo maestro. La decisione di dedicarsi al teatro, un’arte allora considerata poco onorevole per la sua classe, deluse la famiglia, ma rappresentò per lui una via d’uscita. Inizialmente, non poté firmare le sue opere, che apparvero sotto il nome del suo maestro, ma il suo talento emerse rapidamente.

Le opere principali: tra drammi storici e vicende domestiche

La produzione di Chikamatsu si divide principalmente in due generi: i jidai-mono, drammi storici che narrano le gesta di eroi e guerrieri, e i sewa-mono, drammi domestici ambientati nel mondo contemporaneo dei mercanti e dei quartieri di piacere. Furono soprattutto questi ultimi, con la loro rappresentazione realistica della vita cittadina, a renderlo immortale. Per un approfondimento sulla sua figura, l’enciclopedia Treccani offre una biografia dettagliata.

Shusse Kagekiyo (Kagekiyo il vittorioso)

Quest’opera è un classico esempio di jidai-mono. Racconta la storia dell’eroe Kagekiyo e della sua amante Akoya. Il dramma esplode quando Akoya, sentendosi tradita da un matrimonio combinato di Kagekiyo, rivela la sua posizione ai nemici. Pentita, cerca di ottenere il perdono, ma in un impeto di rabbia e gelosia uccide uno dei loro figli. Questo atto la porta alla rovina: Kagekiyo la ripudia insieme all’altro figlio, che subirà la stessa sorte per mano della madre. L’opera mette in scena una violenza passionale e a sangue freddo, lontana dai codici d’onore della morale confuciana, mostrando un lato oscuro e tragico dell’animo umano.

Yotsugi Soga (L’erede Soga)

Considerata la sua prima opera di successo, “L’erede Soga” è un altro jidai-mono. La trama ruota attorno alla vendetta. I servitori Oniō e Dosaburō decidono di vendicare la morte dei loro padroni, i fratelli Soga, Jūrō e Gōrō. Vengono aiutati dalle amanti dei due fratelli, le prostitute Tora e Shōshō, che attirano i nemici con la promessa di favori sessuali. Dopo una serie di eventi, anche comici, i nemici vengono catturati e portati davanti all’imperatore. Sebbene i fratelli siano morti, la loro stirpe non si estingue, poiché nascerà il figlio di Jūrō e Tora, assicurando la continuità della famiglia.

Sonezaki Shinjū (Doppio suicidio nel bosco di Sonezaki)

Questo è forse il più celebre dei suoi sewa-mono e capostipite del genere shinjū-mono (drammi di doppi suicidi d’amore). Il protagonista è Tokubei, un giovane commesso innamorato della prostituta Ohatsu. Rifiuta un matrimonio combinato e deve restituire la dote, ma viene truffato da un falso amico che gli ruba il denaro. Senza onore e senza futuro, per i due amanti l’unica via d’uscita è il shinjū, il suicidio insieme. La grandezza di Chikamatsu sta nella caratterizzazione psicologica dei personaggi, la cui disperazione è resa con un realismo toccante. L’opera fu così influente che, secondo la leggenda, provocò una vera e propria ondata di suicidi, costringendo le autorità a vietarne la rappresentazione.

Shinjū ten no Amijima (Doppio suicidio d’amore a Ten no Amijima)

Considerato il suo capolavoro, questo sewa-mono porta il tema del doppio suicidio a un nuovo livello di complessità. Il protagonista Jihei è un mercante diviso tra l’amore per la moglie Osan e la passione per la prostituta Koharu. Qui il conflitto giri-ninjō è straziante: la moglie Osan, mossa da una profonda generosità e per salvare l’onore familiare, spinge il marito a riscattare Koharu, offrendogli i propri risparmi. Ma quando il suocero scopre tutto, ripudia Jihei. A questo punto, per Jihei e Koharu non resta che la morte, ma la compiono in luoghi separati per rispetto verso la moglie tradita. È un dramma che esplora con incredibile profondità i legami di lealtà, sacrificio e amore.

Tabella riassuntiva delle opere

Questa tabella offre una sintesi dei drammi più noti di Chikamatsu, classificandoli per genere e tema principale.

Opera e genere Tema principale e innovazione
Shusse Kagekiyo
(Jidai-mono / Dramma storico)
La gelosia passionale che porta alla distruzione, al di fuori dei codici d’onore.
Yotsugi Soga
(Jidai-mono / Dramma storico)
Il tema della vendetta leale e della continuità della stirpe familiare.
Sonezaki Shinjū
(Sewa-mono / Dramma domestico)
Il conflitto tra amore e dovere che si risolve nel doppio suicidio (shinjū).
Shinjū ten no Amijima
(Sewa-mono / Dramma domestico)
Analisi complessa del triangolo amoroso e del sacrificio, con un forte scontro giri-ninjō.

Per chi volesse approfondire ulteriormente, la Britannica Encyclopedia offre una prospettiva internazionale sulla sua importanza letteraria.

Fonte immagine: Wikipedia

Articolo aggiornato il: 12/10/2025

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