Fluffy slime fatto in caso? Come farlo con una ricetta fai da te

Come fare il fluffy slime

Quando si pensa alla pasta modellabile, colorata, viscida e melmosa, la parola d’ordine è “fluffy slime” o “slime fluffy”! Un gioco divertentissimo, che mette d’accordo grandi e piccini in un vortice di caleidoscopica allegria. Come fare lo slime fluffy? Proviamoci insieme!

Fluffy slime. Cos’è

Lo slime era un giocattolo prodotto dalla Mattel a partire dalla metà degli anni ’70. Si trattava di una sostanza gelatinosa, costituita principalmente da gomma di guar, venduta in un barattolo di plastica. La sostanza era abbastanza liquida da poter colare e abbastanza viscosa da poter aderire alle superfici ed essere poi raccolta e riutilizzata. Il gioco ebbe un tale successo da essere commercializzato in diverse varianti, tra le quali la più gettonata è sicuramente il “fluffy slime”. Molto in voga negli anni ’90, può essere acquistato già pronto o realizzarlo in casa.

Si tratta appunto di una pasta malleabile, molle e viscida, che, grazie all’elasticità che la caratterizza, può assumere tutti i tipi di forme ed attaccarsi ad ogni tipo di superficie. Può essere maneggiato infinite volte, stritolato, allungato, senza mai perdere la sua elasticità.

Quali sono gli attivatori per lo slime?

Gli attivatori per lo slime sono sostanze che vengono utilizzate per aiutare a formare la consistenza desiderata. Ecco alcuni dei più comuni:

  1. Borace: anche conosciuto come soda di borace, questo è un attivatore molto comune per la maggior parte dei tipi di slime. Viene utilizzato in combinazione con la colla vinilica per formare una consistenza elastica e giocabile.

  2. Soluzione di contatto: Questa è una soluzione di acqua e sale, e spesso viene utilizzato come attivatore per slime a base di colla vinilica.

  3. Soluzione di limone: si può utilizzare in combinazione con la colla vinilica per aiutare a formare lo slime, soprattutto quello Fluffy.

  4. Amido di mais: L’amido di mais è un ottimo attivatore per lo slime fluffy, poiché aiuta a dargli una consistenza morbida e soffice.

  5. Bicarbonato di sodio: questo ingrediente può essere utilizzato come attivatore per lo slime, soprattutto per quelli che si vogliono avere una consistenza più densa.

  6. Acqua e sale: l’acqua salata può essere utilizzata per attivare lo slime, soprattutto quello a base di amido di mais.

Tenere presente che la quantità e la combinazione degli attivatori utilizzati può variare a seconda del tipo di slime che si vuole creare e dei materiali utilizzati.

 

Come fare un fluffy slime. Ingredienti e preparazione

Da non confondere con la “plastilina” – la cui composizione si basa su olio, argilla e cera-, molto gettonata come gioco nelle scuole dell’infanzia, la base più utilizzata per la preparazione di un fluffy slime o slime fluffy è la colla vinilica, non tossica. Occorre poi un attivatore, sostanza in grado di conferire alla pasta modellabile l’estrema elasticità e viscosità che le sono peculiari. Tra le più usate, il bicarbonato di sodio abbinato alla soluzione per lenti a contatto. In aggiunta facoltativa, affinché il fluffy slime assuma una consistenza più morbida, è possibile utilizzare della schiuma da barba, olio profumato e amido di mais (come addensante). Più elastico e liscio con l’aggiunta di sapone liquido. Per rendere poi il fluffy slime ancor più divertente basterà aggiungere del colorante alimentare, così da conferirgli la gamma di colori che si preferisce.

Non resta che procedere alla composizione!

Si comincia col mescolare la colla vinilica (circa 250 ml) al colorante alimentare (q.b.), finché non si raggiunge l’intensità desiderata, aggiungendo magari un po’ di olio profumato. Man mano si aggiungerà al composto in elaborazione un po’ di bicarbonato e qualche goccia di soluzione per lenti a contatto, sempre mescolando bene e continuando ad aggiungere queste due sostanze finché non si raggiunge la consistenza desiderata. Appena il composto diviene appiccicoso, la lavorazione continuerà con le mani (attività divertentissima per i bambini!) e man mano sarà pronto. Come anticipato, se si desidera attribuire al fluffy una consistenza più soffice, si aggiungerà durante la lavorazione schiuma da barba, che lo renderà anche più viscoso, e ancora amido di mais (40 gr.) per addensarlo.

Come si fa lo slime Fluffy senza colla? Varianti

La sua consistenza e il divertimento che innesca la sua preparazione, soprattutto nei più piccini, presta il fluffy slime a diverse varianti.

Se le mamme vogliono solo ingredienti naturali e sicuri, ecco possibile un “fluffy slime senza colla”. Occorrerà munirsi di soli amido di mais, balsamo per capelli e il famoso colorante alimentare per sbizzarrirsi con i colori. Il procedimento sarà il medesimo e basterà unire l’amido di mais a due cucchiai di balsamo, mescolare bene con una spatola, finché gli ingredienti saranno ben amalgamati e la consistenza diventerà morbida. Si aggiungerà infine il colorante alimentare.

Tra le possibili varianti esiste addirittura lo “slime commestibile”. Proprio così! Basterà sostituire colla vinilica con latte condensato dolce (420 ml). Si versa il latte condensato in un pentolino, aggiungendo amido di mais e amalgamando il tutto. Il composto va sciolto a fuoco lento, senza smettere di mescolare, prestando attenzione a non farlo attaccare al tegame. Addensatasi, la miscela verrà tolta dal fuoco, apparendo gelatinosa. Ora è possibile aggiungere il colorante alimentare lasciando raffreddare il tutto. Un’ottima soluzione per i bimbi molto piccoli.

Come fare lo slime Fluffy senza liquido per lenti?

Per fare lo slime Fluffy senza liquido per lenti, puoi usare una base di slime fatta di colla e acqua, e aggiungere amido di mais per renderlo morbido e soffice. Ecco una semplice ricetta che puoi seguire:

Ingredienti:

  • 1 tazza di colla vinilica trasparente
  • 1/2 tazza di acqua
  • 1/2 tazza di amido di mais
  • colorante alimentare (opzionale)
  • profumo (opzionale)

Istruzioni:

  1. Mescola la colla e l’acqua in una ciotola.
  2. Aggiungi l’amido di mais e mescola bene fino a quando non si forma una pasta omogenea.
  3. Aggiungi il colorante alimentare e il profumo se lo desideri.
  4. Inizia a impastare con le mani fino a ottenere una consistenza morbida e soffice.
  5. Il tuo slime Fluffy è pronto per essere giocato!

Nota: Se il tuo slime risulta troppo morbido, aggiungi un po’ più di amido di mais. Se è troppo duro, aggiungi un po’ più di acqua.

 

Fluffy slime. Consigli utili

Quello del fluffy slime è un gioco davvero coinvolgente, ma come tutti i giochi che presentano sostanze che possono essere ingerite o venire a contatto con gli occhi è sempre consigliabile la presenza di un adulto, per evitare che i bambini possano incorrere in pericoli.

È consigliabile poi riporre lo slime in un luogo fresco, all’interno di un contenitore magari, in quanto all’aria aperta non impiegherà molto a seccarsi.

Oltre alla sua peculiare elasticità, questo strano composto emette suoni buffi se si prova a schiacciarlo. Non è ideale giocarci sui tappeti, in quanto calamite di germi e residui di sporco. Infine, è bene ricordare che lo slime fai da te può sporcare le superfici delicate, pertanto è opportuno giocarci utilizzando come supporti tovagliette di plastica o altre protezioni.

 

A proposito di Emilia Cirillo

Mi chiamo Emilia Cirillo. Ventisettenne napoletana, ma attualmente domiciliata a Mantova per esigenze lavorative. Dal marzo 2015 sono infatti impegnata (con contratti a tempo determinato) come Assistente Amministrativa, in base alle convocazioni effettuate dalle scuole della provincia. Il mio percorso di studi ha un’impronta decisamente umanistica. Diplomata nell’a.s. 2008/2009 presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Pitagora” di Torre Annunziata (NA). Ho conseguito poi la Laurea Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel luglio 2014. In età adolescenziale, nel corso della formazione liceale, ha cominciato a farsi strada in me un crescente interesse per la scrittura, che in quel periodo ha trovato espressione in una brevissima collaborazione al quotidiano “Il Sottosopra” e nella partecipazione alla stesura di articoli per il Giornalino d’Istituto. Ma la prima concreta possibilità di dar voce alle mie idee, opinioni ed emozioni mi è stata offerta due anni fa (novembre 2015) da un periodico dell’Oltrepo mantovano “Album”. Questa collaborazione continua tutt’oggi con articoli pubblicati mensilmente nella sezione “Rubriche”. Gli argomenti da me trattati sono vari e dettati da una calda propensione per la cultura e l’arte soprattutto – espressa nelle sue più soavi e magiche forme della Musica, Danza e Cinema -, e da un’intima introspezione nel trattare determinate tematiche. La seconda (non per importanza) passione è la Danza, studiata e praticata assiduamente per quindici anni, negli stili di danza classica, moderna e contemporanea. Da qui deriva l’amore per la Musica, che, ovunque mi trovi ad ascoltarla (per caso o non), non lascia tregua al cuore e al corpo. Adoro, dunque, l’Opera e il Balletto: quando possibile, colgo l’occasione di seguire qualche famoso Repertorio presso il Teatro San Carlo di Napoli. Ho un’indole fortemente romantica e creativa. Mi ritengo testarda, ma determinata, soprattutto se si tratta di lottare per realizzare i miei sogni e, in generale, ciò in cui credo. Tra i miei vivi interessi si inserisce la possibilità di viaggiare, per conoscere culture e tradizioni sempre nuove e godere dell’estasiante spettacolo dei paesaggi osservati. Dopo la Laurea ho anche frequentato a Napoli un corso finanziato da FormaTemp come “Addetto all’organizzazione di Eventi”. In definitiva, tutto ciò che appartiene all’universo dell’arte e della cultura e alla sfera della creatività e del romanticismo, aggiunge un tassello al mio percorso di crescita e dona gioia e soddisfazione pura alla mia anima. Contentissima di essere stata accolta per collaborare alla Redazione “Eroica Fenice”, spero di poter e saper esserne all’altezza. Spero ancora che un giorno questa passione per la scrittura possa trovare concretezza in ambito propriamente professionale. Intanto Grazie per la possibilità offertami.

Vedi tutti gli articoli di Emilia Cirillo

Commenta