Cornice e supercornice del Decameron, cosa sono

Cornice e supercornice del Decameron

Il Decameron di Giovanni Boccaccio, scritto probabilmente intorno al 1349, è un’opera molto importante della letteratura del Trecento europeo, all’interno della quale possiamo individuare due elementi particolari: una cornice e una supercornice. 

Il Decameron è una raccolta di cento novelle raccontate in dieci giorni. Infatti, la parola “Decameron” deriva dal greco (Deca e hemeron) e significa “dieci giorni”. È un’opera assolutamente moderna, sia per le sue scelte linguistiche e stilistiche che per la sua varietà, nota caratterizzante di questa raccolta di novelle. All’interno del Decameron sono presenti tre livelli di narrazione: vi è quella di primo livello, costituita dalla voce dell’autore; quella di secondo livello, che fa riferimento ai narratori delle novelle; infine, quella di terzo livello, che si riferisce ai personaggi all’interno delle novelle raccontate che, a loro volta, raccontano delle storie.

Cornice e supercornice del Decameron

Il primo livello di narrazione fa riferimento alla voce dell’autore reale che parla in prima persona. In tale livello ritroviamo la supercornice, cioè lo spazio che l’autore riserva a sé. È composta dal Proemio, dalla conclusione e dagli interventi in cui l’autore fa riflessioni sulla sua opera. Nel Proemio, Boccaccio spiega i motivi per i quali ha deciso di scrivere l’opera: afferma che questa è dedicata alle donne che sono afflitte da pene d’amore, allo scopo di ricavarne intrattenimento, piacere, diletto e alleviare le loro sofferenze, anche perché, rispetto agli uomini, le donne hanno meno possibilità di trovare svaghi e distrazioni dalle pene d’amore. Poiché il tema dell’amore è affrontato in quasi tutta l’opera, Boccaccio vuole difendersi dalle critiche e rivendicare il suo diritto a fare una letteratura libera ed ispirata all’Eros, e lo fa in particolare nell’introduzione alla IV giornata (nella “novella delle papere“) e nella conclusione all’opera.

Poiché la struttura del Decameron è “a incastro”, la supercornice comprende la cornice, ovvero lo spazio e il tempo nel quale si muovono i dieci novellatori. La cornice svolge la funzione di macro-racconto in cui i novellatori sono i personaggi della storia narrata. Infatti, questa è composta dall’ambientazione delle novelle, dall’antefatto e dalla descrizione della peste. Quindi, la cornice è tutto ciò che non fa parte dello sviluppo delle novelle: nella Firenze contaminata dalla peste, un gruppo di sette ragazze e tre ragazzi si incontra nella Chiesa di Santa Maria Novella e decide di ritirarsi in campagna per sfuggire alla peste. Durante queste giornate, per passare il tempo nelle ore pomeridiane, ogni giovane decide di raccontare una novella al giorno. La funzione della cornice è quella di dare una struttura e un ordine alle cento novelle e di contestualizzarle dal punto di vista storico e spaziale. Ma non solo, la cornice ha anche lo scopo di dare compattezza alla narrazione collegando le varie novelle tra loro. Così come la supercornice del Decameron comprende la cornice, questa, a sua volta, comprende il vero racconto.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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