La Corte dei Miracoli: la vera storia tra realtà e finzione letteraria

Corte dei Miracoli

Nell’immaginario romantico, il termine Corte dei Miracoli fa riferimento a luoghi dove mendicanti, ladri ed emarginati si riunivano secondo le loro regole. Questo fenomeno ha ispirato diversi scrittori, ma il più celebre è Victor Hugo, autore di ”Notre-Dame de Paris”. Ma la Corte dei Miracoli è esistita davvero? E cos’era esattamente?

1. La Corte dei Miracoli nella realtà storica

Sì, la Corte dei Miracoli è esistita. Le sue prime apparizioni storiche risalgono alla Parigi del XVII secolo, durante i regni di Luigi XIII e Luigi XIV. Dove si trovava la Corte dei Miracoli? In città ne esistevano circa una dozzina, ma la più celebre era la Grande cour des miracles di Fief d’Alby, situata nell’attuale II arrondissement. Il nome derivava dal fatto che le finte malattie e menomazioni dei mendicanti, esibite di giorno per impietosire i passanti, di notte sparivano “come per miracolo” quando rientravano nei loro quartieri, zone franche dove la polizia evitava di entrare.

Il disagio che queste comunità provocavano portò Luigi XIV a emanare un editto per evacuarle. Fu soprattutto il luogotenente di polizia Gabriel Nicolas de la Reynie a combatterle, ma con scarso successo. Solo verso la fine del XVIII secolo, con una nuova politica igienista e la distruzione delle abitazioni di Fief d’Alby, il fenomeno si ridusse.

2. La gerarchia e le regole della “società alla rovescia”

In questi luoghi le regole sociali erano sovvertite: il più povero era considerato il più ricco, e vigeva una rigida gerarchia.

La gerarchia della Corte dei Miracoli Ruolo
Coësre (Re di Tunisi) Il capo supremo, che comandava su tutti i mendicanti di Francia.
Cagous I luogotenenti del re, responsabili delle diverse province.
Archissupots I “saggi”, anziani che insegnavano l’argot (il gergo dei malviventi) ai novizi.
Maestri Coloro che supervisionavano le prove di iniziazione per diventare tagliaborse.

C’erano addirittura delle prove da superare per diventare tagliaborse, come tagliare una borsa appesa a una corda senza far suonare i sonagli attaccati.

3. La Corte dei Miracoli nel romanzo di Victor Hugo

La Corte dei Miracoli descritta da Victor Hugo in ”Notre-Dame de Paris”, sebbene fondamentale per il racconto, differisce dalla realtà storica. Hugo commette un anacronismo, collocandola nel XV secolo anziché nel XVII. Nel romanzo, è il covo dei gitani e dei reietti di Parigi. Il poeta Pierre Gringoire vi finisce per errore e viene condannato a morte dal suo violento capo, Clopin Trouillefou, per aver violato il territorio. A salvarlo è la bella gitana Esmeralda, che accetta di sposarlo secondo le leggi della Corte, permettendogli di entrare a far parte della comunità. Hugo si allontana dalla realtà storica, che era un luogo di criminalità organizzata, per abbracciare una visione più romantica e suggestiva, funzionale a creare l’ambientazione medievale e affascinante del suo capolavoro.

Fonte immagine: Wikipedia

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