La meditazione, ormai diffusa in tutto il mondo, è uno dei principi cardine di molte filosofie orientali e una pratica scientificamente riconosciuta per i suoi benefici. Scopriamo insieme cos’è la meditazione, la sua storia e come iniziare a praticarla.
La meditazione è una pratica che allena le capacità mentali al fine di raggiungere un maggiore benessere e un profondo senso di pace. Consiste nel portare l’attenzione al momento presente, liberando la propria mente dai pensieri automatici e dal “rumore di fondo”. Sebbene le sue radici siano spirituali, oggi è ampiamente utilizzata come strumento laico per la gestione dello stress e il miglioramento della salute psicofisica, consigliata da moltissimi psicoterapeuti ai propri pazienti.
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La storia e le origini della meditazione
Per comprendere a pieno cos’è la meditazione dobbiamo indagare sulle sue origini antichissime. Le sue radici affondano in Oriente, precisamente in India, circa 1500 anni prima di Cristo. È nelle Upanisad, testi sacri vedici, che troviamo le prime testimonianze scritte. Inizialmente, i monaci induisti si sottoponevano a una meditazione molto intensa, isolandosi e digiunando per trascendere il corpo, ritenuto un ostacolo per l’elevazione spirituale. L’obiettivo era concentrarsi su un elemento delle scritture per raggiungere uno stato di unione con il divino.
I principali tipi di meditazione spiegati
Esistono decine di stili meditativi. Tuttavia, la maggior parte delle tecniche oggi diffuse in Occidente rientra in alcune grandi famiglie.
Tipo di meditazione | Principio chiave |
---|---|
Mindfulness (consapevolezza) | Portare l’attenzione al momento presente in modo non giudicante. Si osserva il respiro, le sensazioni del corpo e i pensieri senza farsi trascinare. |
Vipassana | “Vedere le cose in profondità come realmente sono”. È una pratica di auto-osservazione per comprendere la natura impermanente della realtà. |
Zazen (meditazione Zen) | Praticata nel Buddhismo Zen, si focalizza sulla postura e sull’osservazione del flusso dei pensieri, lasciandoli andare senza attaccamento. |
Meditazione Trascendentale | Utilizza un mantra personale, una parola o un suono, ripetuto silenziosamente per permettere alla mente di raggiungere stati di profonda quiete. |
I benefici scientificamente provati della meditazione
Al di là dello scopo spirituale, la meditazione offre benefici concreti e misurabili, studiati da numerose ricerche neuroscientifiche.
- Riduzione di stress e ansia: la pratica meditativa abbassa i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e aiuta a gestire le reazioni emotive, diminuendo i sintomi legati all’ansia.
- Miglioramento della concentrazione: allenare la mente a focalizzarsi su un singolo punto (come il respiro) aumenta la capacità di attenzione e la memoria di lavoro.
- Aumento della consapevolezza di sé: aiuta a osservare in modo distaccato i propri conflitti interiori e schemi di pensiero, favorendo una maggiore comprensione di sé.
- Benefici fisici: la meditazione può contribuire a ridurre la pressione sanguigna, migliorare la qualità del sonno e rafforzare il sistema immunitario.
- Promozione del benessere emotivo: favorisce una visione più positiva della vita e aumenta la sensazione di calma e felicità generale, come confermato da studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul benessere mentale.
Come iniziare a meditare: guida pratica in 5 passi
Iniziare a meditare è più semplice di quanto si pensi. Non servono attrezzature speciali, solo pochi minuti e un posto tranquillo.
- Scegli un posto tranquillo: trova un angolo della casa dove non verrai disturbato per 5-10 minuti.
- Trova una posizione comoda: siediti su una sedia con la schiena dritta e i piedi appoggiati a terra, oppure a terra su un cuscino a gambe incrociate. L’importante è che la colonna vertebrale sia eretta ma non rigida.
- Chiudi gli occhi e respira: fai qualche respiro profondo, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca. Poi lascia che il respiro torni al suo ritmo naturale.
- Porta l’attenzione al respiro: concentrati sulla sensazione dell’aria che entra e che esce dalle narici, o sul movimento dell’addome che si alza e si abbassa. Questo è il tuo punto di ancoraggio.
- Sii gentile con la tua mente: la tua mente vagherà. È normale. Quando ti accorgi che stai pensando ad altro, senza giudicarti, riporta gentilmente l’attenzione al tuo respiro. Fallo ogni volta che accade. Inizia con 5 minuti al giorno e, se vuoi, aumenta gradualmente.
La meditazione nelle diverse tradizioni religiose
Nel Buddhismo la meditazione è la via maestra per raggiungere l’illuminazione: disciplinare lo spirito, distaccandosi dalla realtà terrena ed estinguendo i desideri. Si comprende che i dolori derivano dall’attaccamento alle cose. Esistono due fasi: la prima, dove ci si concentra sul respiro (Samatha); la seconda, più avanzata, per liberare la mente (Vipassana). In questo contesto i mantra, frasi o suoni sacri, sono usati per focalizzare la mente.
Nel Cristianesimo, invece, la meditazione è una forma di preghiera contemplativa. Ci si concentra su un passo delle Scritture o un concetto teologico per riflettere sul suo significato in relazione all’amore di Dio. Richiede uno sforzo riflessivo per andare oltre la preghiera vocale.
Fonte immagine in evidenza: Pexels
Data di aggiornamento: 21 agosto 2025