Cos’è una marionetta: storia e origini

Cos'è una marionetta: storia e origini

Sarà capitato almeno una volta a tutti, da piccoli, di giocare con una marionetta o di vedere uno spettacolo interamente animato da marionette; ma cos’è una marionetta? Quali sono le origini e la storia di questo giocattolo che da secoli intrattiene i bambini?

Etimologicamente il termine marionetta proviene da marie di legno, espressione che fa riferimento ad un voto fatto alla Vergine della Serenissima, la quale aveva salvato delle fanciulle veneziane dalle grinfie dei pirati nell’anno 1000 a.C. La memoria di queste ragazze veniva ricordata dalla processione di dodici donne che indossavano abiti sfarzosi e costosi, realizzati in oro e pietre preziose, ma a causa dell’ingente spesa che tale evento comportava, si pensò di sostituirle con delle statue di legno, allora chiamate Marie o Marione, per poi evolversi nelle attuali marionette.  

Cos’è una marionetta: il confronto con i burattini

Diversamente dal burattino, che viene animato dal basso attraverso la mano del burattinaio al suo interno, la marionetta è una bambola di legno e di stoffa che raffigura un corpo umano manovrato dall’uso di alcuni fili che ne compongono la struttura. Per quanto queste due bambole sembrino assomigliarsi, gli spettacoli realizzati dalle marionette sono considerati più prestigiosi, perché incarnano personaggi appartenenti ai ceti più alti della società, rispetto a quelli dei burattini, considerati più popolari, tipici della commedia dell’arte. Ogni cultura ha modi diversi e particolari di decorare le marionette; ad esempio, nelle culture dell’Est venivano spesso realizzate marionette in avorio e porcellana, dai disegni e colori sgargianti.  

Cos’è una marionetta: storia e simbologia

La storia delle marionette non segue un percorso ben definito, poiché il suo impiego come genere nel teatro è da sempre stato considerato di livello inferiore, in quanto il marionettista era un artigiano e non un uomo di spettacolo. Un altro motivo che ha sempre spinto la critica a non avere un giudizio positivo sulle marionette ha a che fare con il loro utilizzo a scopo divinatorio, quindi religioso, nell’antichità. In particolare è nel Medioevo che, in tutta Europa, venivano utilizzate per spettacoli d’ispirazione biblica o su cicli cavallereschi d’ispirazione laica. Nell’Ottocento, invece, il teatro marionettista iniziò ad interessare anche i ceti borghesi; venne addirittura aggiunta la musica durante gli spettacoli,  e il Teatro Fiando di Roma acquisì una certa fama come teatro marionettista.

Dopo aver spiegato cos’è una marionetta, è importante prendere in considerazione anche il significato metaforico che ha assunto nel tempo: uomini e donne la cui vita è governata da qualcun altro, che manovra i loro fili; è proprio per questo motivo che, fin dal Medioevo, la marionetta è stata utilizzata per rappresentazioni teatrali di genere satirico e parodico. Inoltre, il noto attore e drammaturgo napoletano Eduardo De Filippo, nella sua rappresentazione dell’opera di William Shakespeare The tempest, si servì proprio dell’interpretazione delle marionette o «teste di legno», come preferiva definirle lui stesso, per rendere al meglio l’idea che la vita dei personaggi principali fosse nelle mani del protagonista della storia.

Materiali da costruzione

Cos’è una marionetta senza i suoi fili? È possibile manovrare le marionette attraverso dei fili di refe, generalmente nove o dieci, legati ad una croce di legno chiamata bilancino. Generalmente, nella tradizione Occidentale sono tre i tipi di legno che vengono preferiti per la realizzazione delle marionette: il cembro o cirmolo, il tiglio e il nocciolo; per quanto riguarda gli occhi, questi sono rappresentati da delle sfere di vetro. Oggi, però, vengono utilizzati materiali più economici, come la plastica o altri tipi di legno.
Per quanto riguarda i colori, vengono adoperati quelli a tempera o ad olio, ricoperti dalla cera per simulare la pelle umana.
 

Fonte immagine: Wikipedia

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