Cos’è una marionetta: storia e origini

Cos'è una marionetta: storia e origini

La marionetta: storia, arte e simbologia di un teatro senza tempo

Chi, da bambino, non ha mai giocato con una marionetta o assistito a uno spettacolo animato da queste affascinanti figure? Dietro la loro apparente semplicità, le marionette nascondono una storia millenaria, un’arte complessa e un simbolismo profondo che ha attraversato i secoli. In questo articolo, vedremo più da vicino cos’è una marionetta, le sue origini, la sua evoluzione nel tempo e il suo significato culturale e sociale, che va ben oltre il semplice intrattenimento. La marionetta non è un semplice giocattolo, ma uno strumento espressivo di grande potenza, capace di dare vita a storie, personaggi ed emozioni in un modo unico e suggestivo. Il teatro di figura, di cui la marionetta è una delle protagoniste, ha rappresentato per secoli una forma di spettacolo popolare, capace di coinvolgere e affascinare un pubblico di tutte le età e di tutte le classi sociali, diventando anche uno strumento di satira e critica sociale.

Cos’è una marionetta? Definizione e origini del termine

Una marionetta è una figura, spesso con sembianze umane, animale o fantastiche, realizzata in vari materiali, tradizionalmente legno e stoffa, e manovrata dall’alto attraverso dei fili collegati alle sue parti mobili. L’origine del termine “marionetta” è incerta, ma un’ipotesi affascinante la collega a un episodio della storia di Venezia. Si narra che, intorno all’anno 1000 a.C., la Vergine della Serenissima salvò alcune fanciulle veneziane rapite dai pirati. In ricordo di questo evento miracoloso, si teneva una processione con dodici donne riccamente vestite con abiti in oro e pietre preziose. A causa dell’elevato costo della processione, si decise di sostituire le donne con statue di legno, chiamate inizialmente Marie di legno, poi Marione e infine, in un processo di evoluzione linguistica, marionette. Etimologicamente il termine marionetta proviene proprio da Marie di legno, in riferimento a questo episodio.

Marionette e burattini: differenze e caratteristiche

Spesso si tende a confondere marionette e burattini, ma si tratta di due tipologie di teatro di figura ben distinte. La differenza principale risiede nel metodo di animazione: mentre il burattino viene animato dal basso, inserendo la mano al suo interno, la marionetta è manovrata dall’alto tramite fili collegati a un bilancino, o croce di legno. Questa differenza tecnica si riflette anche nel tipo di spettacolo e nei personaggi rappresentati. Gli spettacoli di marionette erano tradizionalmente considerati più prestigiosi, in quanto i personaggi messi in scena appartenevano spesso ai ceti più alti della società, a differenza dei burattini, legati invece alla cultura popolare e alla commedia dell’arte.

Storia della marionetta: un viaggio tra sacro e profano

La storia delle marionette è antica e complessa, e non segue un percorso lineare e ben definito. Il loro impiego nel teatro è stato a lungo considerato di livello inferiore, in quanto il marionettista era visto più come un artigiano che come un vero e proprio uomo di spettacolo.

Le origini antiche e l’uso divinatorio

Le prime testimonianze di figure animate risalgono a tempi antichissimi. In diverse culture, le marionette erano utilizzate non solo per l’intrattenimento, ma anche in contesti rituali e religiosi, con funzioni propiziatorie o divinatorie. Ad esempio, nell’antico Egitto, sono state ritrovate statuette snodabili in terracotta risalenti al 2000 a.C. circa, probabilmente utilizzate in cerimonie religiose. La presenza di marionette è attestata anche in altre civiltà antiche, come quella greca e romana, in cui venivano utilizzate in spettacoli e rappresentazioni teatrali, anche nelle corti imperiali. Un altro motivo che ha sempre spinto la critica a non avere un giudizio positivo sulle marionette ha a che fare proprio con il loro utilizzo a scopo divinatorio, quindi religioso, nell’antichità.

La marionetta nel Medioevo: tra sacro e profano

Nel Medioevo, in Europa, le marionette erano spesso utilizzate per mettere in scena episodi biblici e racconti di cicli cavallereschi. In particolare è nel Medioevo che, in tutta Europa, venivano utilizzate per spettacoli d’ispirazione biblica o su cicli cavallereschi d’ispirazione laica. Questi spettacoli, spesso itineranti, contribuivano a diffondere la cultura e l’immaginario religioso tra le popolazioni, diventando anche una forma di controllo sociale da parte delle autorità ecclesiastiche. Le marionette, proprio per la loro capacità di rappresentare sia il sacro che il profano, divennero anche uno strumento di satira e di critica sociale, prendendo di mira i potenti e le istituzioni. Un esempio è l’utilizzo delle marionette per rappresentare il potere nelle corti: esse diventano un modo per mettere in ridicolo i potenti e per esprimere il malcontento popolare.

L’Ottocento e il Teatro Fiando a Roma

Nell’Ottocento, il teatro delle marionette conobbe una nuova fioritura, conquistando anche il pubblico borghese. Nacquero compagnie stabili e teatri dedicati esclusivamente a questo genere di spettacolo. A Roma, il Teatro Fiando divenne un punto di riferimento per gli appassionati di marionette, acquisendo una notevole fama e contribuendo a diffondere questo genere teatrale in tutta Italia. In questo periodo si assiste anche a un’evoluzione tecnica delle marionette, con l’introduzione di meccanismi più complessi che permettevano movimenti più articolati e realistici. Venne addirittura aggiunta la musica durante gli spettacoli, per rendere l’esperienza più immersiva. Ogni cultura ha sviluppato modi diversi e particolari di decorare le marionette: ad esempio, nelle culture dell’Est, in particolare in Cina e in Giappone, venivano spesso realizzate marionette in avorio e porcellana, dai disegni e colori sgargianti.

La marionetta come simbolo: metafora e critica sociale

La marionetta, con i suoi fili e il suo essere manovrata da una forza esterna, si è prestata nel tempo a diventare una potente metafora della condizione umana. L’immagine di uomini e donne la cui vita è governata da qualcun altro, che ne manovra i fili, ha ispirato artisti, scrittori e filosofi. È proprio per questo motivo che, fin dal Medioevo, la marionetta è stata utilizzata per rappresentazioni teatrali di genere satirico e parodico.

Eduardo De Filippo e l’uso simbolico delle marionette in “The Tempest”

Un esempio emblematico dell’uso simbolico delle marionette si trova nell’opera di Eduardo De Filippo. Il grande attore e drammaturgo napoletano, nella sua personale rilettura e rappresentazione dell’opera di William Shakespeare, The Tempest, utilizzò proprio le marionette, o “teste di legno” come amava definirle, per rappresentare alcuni personaggi. Attraverso l’uso delle marionette, Eduardo voleva sottolineare come la vita di questi personaggi fosse in balia del protagonista, Prospero, che li manovrava a suo piacimento, proprio come un marionettista fa con le sue marionette.

Costruzione e materiali delle marionette: tradizione e innovazione

La costruzione di una marionetta è un’arte che richiede abilità manuale, conoscenza dei materiali e una buona dose di creatività. Vediamo quali sono i materiali e le tecniche utilizzate, sia nella tradizione che nelle produzioni più moderne.

Tipologie di legno e materiali tradizionali

Nella tradizione occidentale, i legni più utilizzati per la realizzazione delle marionette sono il cembro (o cirmolo), il tiglio e il nocciolo. Questi legni sono apprezzati per la loro leggerezza, la facilità di lavorazione e la resistenza. I fili di refe, in genere nove o dieci, vengono legati ad una croce di legno, detta bilancino, e alle varie parti del corpo della marionetta, permettendone il movimento.

Occhi di vetro e colori: la ricerca del realismo

Un elemento caratteristico delle marionette tradizionali sono gli occhi, spesso realizzati con sfere di vetro per conferire maggiore realismo e profondità allo sguardo. I colori utilizzati per dipingere le marionette erano tradizionalmente colori a tempera o ad olio, stesi a più riprese e spesso ricoperti di cera per simulare la pelle umana e rendere la figura più realistica e duratura nel tempo.

Materiali moderni: plastica e alternative economiche

Oggi, accanto ai materiali tradizionali, si utilizzano anche materiali più economici e facilmente reperibili, come la plastica, la cartapesta e altri tipi di legno meno pregiato. Queste innovazioni hanno reso le marionette più accessibili a un pubblico più ampio, pur mantenendo intatto il fascino di questa antica forma d’arte e di intrattenimento.

Fonte immagine: Wikipedia

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