Tamara de Lempicka, nata Maria Rozalia Gurwik-Gòrska a Varsavia il 16 giugno 1894, è una pittrice polacca che si esprime attraverso lo stile Art Decò.
Dopo aver sposato Tadeusz Lempicki, decisero di trasferirsi a Parigi. Qui la donna si iscrive ai corsi di pittura dell’Académie de la Grande Chaumiere e dell’Académie Ranson dove inizia a sviluppare un proprio stile che rientra nella corrente artistica dell’Art Decò, ma fortemente influenzata dai movimenti emergenti, quali il cubismo, l’astrattismo, il neoclassicismo.
Dichiarata bisessuale, divorzia dal marito e intraprende un viaggio per l’Europa, inizia a costruire l’immagine di sè come artista dedita ai divertimenti, al lusso e alle storie passionali. Ad alimentare la sua popolarità, furono infatti la sua vita libertina e le sue idee anticonformiste che la resero un esempio di stile e icona femminile, fino a diventare una tra le donne più influenti della Parigi degli anni Venti.
Di seguito vi presento 3 dipinti di Tamara de Lempicka che sono rappresentativi delle diverse fasi artistiche della pittrice.
Lo stile distintivo della pittrice
I soggetti principali dei dipinti di Tamara de Lempicka sono le donne parigine: donne belle, eleganti ed irraggiungibili. I suoi dipinti raffigurano la cultura del tempo, sono ricchi di dettagli ed elementi tipici che rimandano alla moda, allo stile, ai simboli dell’epoca, tanto da diventare delle vere e proprie copertine delle riviste di settore. Il tratto distintivo della pittrice sono i colori vivaci e le linee forti ottenuti attraverso pennellate compatte che aiutano ad accentuare la plasticità delle forme.
Autoritratto sulla Bugatti
Tra i dipinti più iconici dell’artista non si può non nominare l’Autoritratto sulla Bugatti. Rappresentante una donna forte ed elegante che è diventata simbolo dell’indipendenza ed emancipazione femminile. La protagonista è ritratta con foulard grigio, un caschetto e dei guanti da pilota a bordo di una Bugatti verde, simbolo di velocità e modernità.
Tamara ha uno sguardo determinato e sfuggente, che ribadisce la sua forza oltre al suo fascino e forte sensualità. Con questo dipinto, infatti, si vuole proporre un nuovo ideale di donna che si pone con un atteggiamento diverso rispetto alle convenzioni tradizionali. Per tal motivo, la pittrice è definita una leader femmista del tempo.
La Bella Rafaela
Tamara de Lempicka è certamente una pittrice originale e provocatoria, ne sono esempio i suoi dipinti che raffigurano soggetti nudi, i quali inizialmente non furono apprezzati dal pubblico, poiché esprimono forte passionalità ed erotismo.
La Bella Rafaela raffigura una donna distesa, coperta appena da un velo rosso, della stessa tonalità del suo rossetto. In questo dipinto è chiara l’influenza e il riferimento alle statue antiche e alla scultura classica, al quale si aggiungono delle linee dure e nette in contrasto con le forme morbide della protagonista.
Ritratto della Madre Superiora
La pittrice affrontò anche una fase con una tendenza artistica completamente diversa, probabilmente in seguito ad una personale crisi esistenziale, durante la quale si dedicò alla creazione di dipinti di stampo religioso.
Il Ritratto della Madre Superiora nasce in seguito ad un episodio particolarmente significativo: quanto la donna, per alleviare il suo dolore, decise di andare in cerca di un convento cattolico in Italia. Quel momento è stato così profondo da diventare parte della sua produzione artistica.
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