Il futuro: entusiasma o fa paura?

Il futuro: entusiasma o spaventa?

Il futuro: la sua idea entusiasma o fa paura? 

Questa è sicuramente una domanda semplice e probabilmente molto comune. La risposta può essere differente in base agli individui, al carattere di ognuno, al vissuto e al modo d’approcciarsi alla vita. Eppure diviene, nell’immediato, una domanda che fa appello all’universale, perché chiunque, di fronte al futuro, ha dinanzi l’ignoto. 

L’ignoto genera primariamentela paura. Si è spaventati quando non si sa cosa prevede il futuro o nel momento in cui non si conosce la strada che sarà aperta a seguito di aver preso una determinata scelta. Spesso, questo stato d’animo tende ad immobilizzare e quindi si guarda al giorno che verrà con timore, senza riuscire a godere neanche del presente.

Proprio rispetto alla modalità d’approccio dell’hic et nunc, emerge una diversa e positiva visione della vita: quella di chi abbraccia e rende proprio l’insegnamento oraziano che mira a cogliere l’attimo, a confidare nel presente, a viverlo al massimo senza aspettative, pensando il meno possibile al domani perché la vita è oggi.

Lo stesso approccio è perseguito da coloro che tengono ben a mente i versi del poeta francese Rabelais, che invita a non aspettare il domani e a  cogliere le rose della vita. La prospettiva di individui che non badano al futuro perché concentrati, appieno e con ottimismo, sul presente è sicuramente ricca di gioia e soddisfazione. In questo caso, il futuro non può spaventare. Esso può diventare anche motore per progetti, ambizioni, obiettivi e sogni: l’intero presente è proiettato sul futuro. In quest’ottica, talvolta, si perde di vista la vita che, inesorabilmente, scorre. I momenti presenti non tornano indietro. Non bisogna commettere l’errore di immobilizzarsi nel presente e neanche quello di non viverlo per catapultarsi nella mente, che rimugina solo su ciò che non conosce ancora, su ciò che accadrà o meno nel concreto. Per quanto si possa progettare, i piani non seguono mai regole fisse e ogni evento può essere modificato da un momento all’altro. A tal proposito, sarebbe opportuno un sano equilibrio tra i differenti approcci verso il futuro, in modo da essere flessibili nei confronti di sé e della vita. 

Bisognerebbe non spaventarsi ma vivere l’attimo, costruendo, nel presente e senza affanni,  solide basi che sappiano fortificarsi nel futuro in vista di realizzazioni importanti.

 

 

Fonte immagine: Pixabay 

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