Viva la Danza, un inno o un appello?

viva la danza

Viva la Danza, il programma televisivo ideato e condotto da Roberto Bolle va in onda il 29 Aprile 2025 su Rai 1, per celebrare la Giornata Internazionale della Danza. 

Quali sono le iniziative per questa giornata?

Quest’anno, Napoli si è particolarmente impegnata per onorare quest’arte, facendo rete il più possibile. Basti pensare all’iniziativa di Napoli città danzante che ha visto svolgersi una lezione di danza classica nell’iconica Piazza Plebiscito: una open class in open space con les étoiles del Teatro San Carlo. Una mattinata all’insegna della danza: innumerevoli giovani danzatrici e danzatori, insieme, per onorare la passione che coltivano ogni giorno. Inoltre, spostandosi verso la danza contemporanea, il Centro di Produzione della Danza KÖRPER ha organizzato un progetto interessante ideato da Rebecca Curti e Flavio Ferruzzi: DanceParade. Il progetto, ideato e suddiviso in tre giornate di laboratori e spettacoli, sottolinea l’importanza della condivisione e della danza come medium in grado di far dialogare chiunque. Il progetto si impegna a spostarsi oltre lo SpazioKörper perché «la vasta area metropolitana di Napoli si trasforma in una grande scena a cielo aperto, dove ogni spettatore è parte attiva dell’evento».  

Viva la danza: perché questo titolo è adatto per la trasmissione di Roberto Bolle

Ritornando al programma Viva la danza, il titolo della trasmissione di Bolle allude ad un inno ma forse potrebbe – e dovrebbe- sottolineare un appello alle istituzioni e alla società affinché quest’arte non venga mai più messa ai margini come, purtroppo, ancora accade. Viva la danza apre il suo “sipario televisivo” con la regia di Fabrizio Guttuso e un’introduzione presso il Palazzo Ducale di Venezia con 150 giovani ragazze e ragazzi, con abiti bianchi, lì per dare il via alle danze. Successivamente, il telespettatore si trova parte osservante del tutto, dalla platea del Teatro Filarmonico di Verona con un’alternanza di tre conduttori, Roberto Bolle, Claudio Santamaria e la brillante Serena Rossi che presenta il «deus ex machina di bellezza […] il re della tersicorea».

Roberto Bolle, volto noto a cui l’Italia associa quello di ballerino per eccellenza, fa la sua entrata sul grande schermo, nuovamente pronto a portare avanti la bandiera della danza italiana. Il ballerino si fa promotore di condivisone e diffusione della danza e ringrazia il Ministro della Cultura per il supporto ricevuto. Non ci sono commenti, però, su quanto lo stesso Ministro sia assente per risollevare le sorti della danza italiana. Questo appello è – e dovrebbe essere- costante. Si fanno portavoce di ciò, gli esponenti di Danza Error System che sottolineano la drammaticità della situazione, senza sconti e senza mezzi termini perché c’è urgenza di risanare un sistema ormai al collasso. Eppure, di questo bisogno, nella Giornata Internazionale della Danza, proprio su Rai 1, non se ne parla. Forse si preferisce ammirare solo il bello: e allora godiamocelo, probabilmente l’invito è questo?

Com’è strutturata la programmazione?

Viva la danza è una trasmissione ricca di bellezza: uno spettacolo vero e proprio. Il primo pas de deux è tratto dal repertorio Carmen”. Interviene Geppi Guacciari che colora la serata con scene comiche caratterizzanti il suo personaggio. Le performance vengono commentate da dietro le quinte, si sottolineano i gesti e la precisione, la difficoltà di alcune esecuzioni e la bravura dei professionisti in scena.  Una sequenza interessante è “danza tra l’arte di Caravaggio” in cui il corpo dei ballerini pare mescolarsi con i quadri. Inoltre, Gianna Nannini, ospite speciale e artista eccezionale, canta i suoi brani mentre a farle da contorno sono coreografie eseguite da diversi ballerini. “Meravigliosa creatura” è interpretata da Roberto Bolle insieme a Nicoletta Manni

Non mancano momenti differenti, come la messa in scena del musical “Singing in the rain” rappresentato da un duo tra cui Tommaso Palazzoli.  Si porta sul palco di Verona anche la Parigi de la Belle Époque con il Moulin Rouge, in particolare El tango de Roxen.  Bolle va in scena insieme alla compagnia di Zagabria. Emergono, inoltre, gare musicali che coinvolgono il pubblico attraverso l’interpretazione di canzoni diverse eseguite da Serena Rossi e Claudio Santamaria.

Roberto Bolle è parte osservante dello spettacolo, non solo protagonista. Ammira i solo dal repertorio Fiamme di Parigi con Martina Arduino e i suoi impeccabili saltini in punta. Roberto, in aggiunta, commenta i 32 fouettés che rappresentano una prova di bravura per ogni ballerina, ricordando anche che «la ripetizione è la madre della maestria e da questa maestria nasce l’incanto». Serena Rossi e Claudio Santamaria cantano Balla balla ballerino, intramontabile brano di Lucio Dalla sulle cui note danza Roberto Bolle, sancendo in maniera sublime l’explicit della serata. 

In conclusione, Roberto Bolle ringrazia artisti e collaboratori per la straordinaria serata in onore della Giornata Internazionale della Danza. Ringrazia la produzione Rai, il Ministro della Cultura, il pubblico in sala e a casa. Sottolinea l’importanza dell’arte, della bellezza e della magia dei luoghi iconici del nostro Paese: patrimonio da custodire.

Fonte immagine di copertina: RaiPlay da “Il dietro le quinte di Viva la Danza 2025” https://www.raiplay.it/video/2025/04/Il-dietro-le-quinte-di-Viva-la-Danza—25042025-bade3518-4eff-486f-b82a-ce776b180176.html

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