Filosofi greci: i 5 da conoscere

I filosofi greci: i 5 da conoscere

Filosofi greci come Socrate, Platone e Aristotele hanno gettato le fondamenta del pensiero occidentale, e le idee da loro sviluppate influenzano ancora oggi la nostra visione del mondo. Utilizzando la ragione e la logica, questi pensatori cercarono prima di comprendere il funzionamento del cosmo, per poi indagare la complessità del pensiero umano, passando dalla natura all’etica. Vediamo più da vicino i filosofi greci da conoscere che hanno dato un contributo fondamentale alla storia della filosofia e come la loro eredità sia ancora viva e tangibile.

Talete di Mileto: l’origine della filosofia e l’arché

Il primo filosofo greco a concentrarsi sulle scienze naturali e sul pensiero scientifico fu Talete di Mileto, nato intorno alla metà del VII secolo a.C. e considerato il fondatore della Scuola Ionica. Il suo lavoro era orientato a cercare di capire come fosse costruito il cosmo. Egli individuò nell’acqua l’arché, ossia il principio fondamentale, l’origine e la sostanza ultima di tutte le cose. Per questi primi filosofi, l’arché non era solo l’elemento materiale originario, ma anche la forza permanente e la legge che governa l’universo. Talete fu inoltre uno dei primi pensatori a non basarsi sull’esistenza degli Dei per spiegare il mondo naturale, fondando la scuola di Mileto, che ebbe tra i suoi allievi anche Pitagora.

Eraclito di Efeso: il filosofo del “panta rei”

L’espressione panta rei, ossia “tutto scorre”, cattura l’essenza della filosofia di Eraclito di Efeso, concepita alla fine del VI secolo a.C. Egli riteneva che l’universo fosse in uno stato di perenne divenire e che nulla rimanesse statico. A differenza di Talete, per Eraclito tutto era in costante movimento. L’arché che per lui incarnava questa eterna trasformazione era il fuoco, simbolo di energia e cambiamento. Questo flusso perpetuo, però, non era caotico, ma governato da una legge universale sottostante, il logos, che rappresenta l’ordine razionale dell’universo. Questo pensiero è riflesso nel suo trattato Sulla Natura, in cui sottolinea: «Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato…».

Socrate: il metodo socratico e l’importanza della conoscenza

Socrate è uno dei pensatori che ha stravolto il corso della filosofia, nonché uno dei filosofi greci più conosciuti. Nato ad Atene nel V secolo a.C., spostò l’attenzione della filosofia dal cosmo all’uomo. Il suo punto di partenza è la celebre ammissione di ignoranza: “so di non sapere“. Riteneva che la conoscenza fosse fondamentale per vivere una vita virtuosa, arrivando a formulare la teoria dell’intellettualismo etico, secondo cui il male viene commesso solo per ignoranza di ciò che è veramente bene. Sviluppò il cosiddetto metodo socratico (o maieutica), che consisteva nell’analizzare la tesi di un interlocutore e porre una serie di domande per esporne le contraddizioni e aiutarlo a “partorire” la verità. Fu condannato a morte con l’accusa di corrompere la gioventù ateniese, ma durante il processo accettò la sua condanna, dichiarando che una vita che non può essere esaminata non vale la pena di essere vissuta.

Platone: il mondo delle idee e il mito della caverna

Insieme a Socrate, Platone è uno dei principali fondatori del pensiero occidentale. Nato nel 427 a.C., Platone teorizzò l’esistenza di un mondo sensibile, quello in cui viviamo, e un mondo ultrasensibile o iperuranio. Nel primo risiedono le cose mutevoli e imperfette, copie sbiadite della vera realtà; nel secondo si trovano le idee (o forme), realtà perfette, eterne e trascendenti. Per Platone, la vera conoscenza risiede solo nel mondo delle idee. Una delle sue opere più importanti è La Repubblica, che contiene il celebre mito della caverna, un dialogo tra Socrate e Glaucone. Il mito immagina dei prigionieri incatenati in una caverna, costretti a guardare unicamente le ombre proiettate su una parete, credendo che esse siano la sola realtà. Secondo Platone, è solo attraverso il cammino della conoscenza filosofica che l’uomo può liberarsi dalle catene dell’illusione e vedere il sole, metafora della verità e del bene.

Aristotele: l’approccio empirico e il sillogismo

Come Platone, anche Aristotele voleva capire come si ottiene la conoscenza. Tuttavia, rifiutò la teoria delle idee di Platone e adottò un approccio più empirico, credendo che la conoscenza si basasse sulle evidenze empiriche, cioè sulle cose che osserviamo nel mondo attraverso i sensi. Per spiegare il cambiamento, introdusse i concetti di potenza (la capacità di diventare qualcos’altro) e atto (la realizzazione di tale capacità), descrivendo come ogni cosa si muova da uno stato potenziale a uno stato di realizzazione. La sua analisi della realtà si fonda anche sulla teoria delle quattro cause (materiale, formale, efficiente e finale), un metodo per comprendere appieno qualsiasi fenomeno. Sviluppò inoltre il sillogismo, una forma di ragionamento logico deduttivo per giungere a conclusioni necessarie, gettando le basi della logica formale per i secoli a venire.

Altri pensatori greci da non dimenticare

Oltre a questi giganti del pensiero, la Grecia antica fu la culla di molte altre correnti filosofiche. I Presocratici, come Anassimandro e Anassimene, continuarono la ricerca dell’arché. I Sofisti, tra cui Protagora e Gorgia, spostarono l’attenzione sul linguaggio e sulla retorica. Successivamente, scuole come lo Stoicismo (fondato da Zenone di Cizio) e l’Epicureismo (fondato da Epicuro) proposero veri e propri modelli di vita per raggiungere la felicità e l’imperturbabilità (atarassia).

L’eredità dei filosofi greci oggi

L’influenza di questi pensatori si estende ben oltre i libri di storia. I principi della logica aristotelica sono alla base dell’informatica moderna, il metodo socratico è ancora utilizzato nell’insegnamento e il concetto platonico di giustizia anima i dibattiti politici contemporanei. Per avere un quadro chiaro e immediato, ecco una sintesi dei loro contributi principali.

Filosofo Contributo principale
Talete Passaggio dal mito alla ragione (logos), ricerca del principio primo (arché) nella natura.
Eraclito Concetto del divenire perpetuo (“panta rei”) e del logos come legge universale.
Socrate Focus sull’etica e sulla conoscenza di sé (“so di non sapere”), sviluppo del metodo maieutico.
Platone Teoria delle idee e del dualismo tra mondo sensibile e mondo intelligibile (iperuranio).
Aristotele Fondazione della logica formale (sillogismo) e approccio empirico basato sull’osservazione.

Consigli pratici: dove vedere l’eredità della filosofia greca

Per chi desidera un contatto diretto con questo immenso patrimonio culturale, è possibile ammirare opere che ne celebrano la grandezza. Un esempio su tutti è l’affresco “La Scuola di Atene” di Raffaello, dove sono raffigurati al centro Platone e Aristotele.

  • Luogo: Musei Vaticani (Stanza della Segnatura), Città del Vaticano.
  • Indirizzo: Viale Vaticano, 00165 Roma RM.
  • Biglietti e info: è consigliabile prenotare la visita tramite il sito ufficiale dei Musei Vaticani. I prezzi partono da circa 20 €.

Un altro luogo imprescindibile è ovviamente Atene, dove si può passeggiare tra le rovine dell’Agorà, il luogo dove Socrate dialogava con i suoi concittadini, o visitare il nuovo Museo dell’Acropoli.

  • Luogo: Museo dell’Acropoli, Atene, Grecia.
  • Indirizzo: Dionysiou Areopagitou 15, Athina 117 42, Grecia.
  • Telefono: +30 21 0900 0900.
  • Sito web: www.theacropolismuseum.gr.

Questi luoghi offrono non solo una lezione di storia, ma anche un’esperienza tangibile del contesto in cui queste idee rivoluzionarie sono nate e si sono sviluppate. Per approfondire ulteriormente, la Stanford Encyclopedia of Philosophy online rappresenta una risorsa accademica autorevole e gratuita.

Fonte immagine: Depositphotos.com

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