Gli angeli nella storia dell’arte: le rappresentazioni degli artisti

Gli angeli nella storia dell'arte: le rappresentazioni degli artisti

Gli angeli sono figure che hanno da sempre suscitato molto interesse, soprattutto per quanto riguarda l’ambito religioso in quanto figure cristiane. Vengono citati nelle opere letterarie ma le loro rappresentazioni vengono realizzate anche in altre forme di cultura popolare, come la pittura e la scultura, anche se gli angeli nella storia dell’arte vengono raffigurati in modo diverso dai vai artisti.

Gli angeli nella storia dell’arte vengono spesso realizzati con sembianze umane, in contesti in cui ricoprono il ruolo di messaggeri sia per le entità religiose sia per gli esseri umani. Non a caso il loro ruolo principale è proprio quello di essere messaggeri della parola di Dio che va diffusa tra tutti gli uomini.

Scopriamo insieme come gli artisti rappresentano gli angeli nella storia dell’arte!

Compianto del Cristo Morto – Giotto

Questo dipinto è il primo esempio di come gli angeli nella storia dell’arte abbiano sembianze umane, in particolar modo vengono rappresentati mentre provano un dolore straziante per la morte di Cristo, come si può vedere dai loro volti. Nonostante gli angeli non abbiamo un sesso, Giotto li ha rappresentati con fattezze maschili.

L’annunciazione – Beato Angelico

In quest’altra rappresentazione degli angeli nella storia dell’arte, l’angelo in questione, cioè l’Arcangelo Gabriele, viene rappresentato con un’aureola in testa, proprio per rafforzare il carattere divino dell’angelo, essendo il messaggero di Dio. Indossa una veste dorata e rosa e dietro la schiena presenta due grandi ali decorate con diversi dettagli.

L’annunciazione – Leonardo da Vinci

Sulla scia dei quadri che portano il nome di “Annunciazione”, abbiamo anche quello realizzato dall’artista Leonardo da Vinci, in cui la scena religiosa proposta è la stessa, ma cambiano i dettagli che troviamo all’interno dell’opera. Nel rappresentare il suo angelo, Da Vinci mette in mostra tutte quelle che sono le sue conoscenze anatomiche: le ali dell’angelo, infatti, non sono quelle che ha l’angelo di Beato Angelico, bensì si tratta di ali di un rapace.

La caduta degli angeli ribelli – Bruegel

Un altro artista che ci fornisce una rappresentazione diversa degli angeli nella storia dell’arte, è Bruegel. In questo quadro, infatti, vengono rappresentati i cosiddetti angeli ribelli che assumono le sembianze di mostri. A combatterli ci sono gli arcangeli: alla guida degli angeli scagliati contro Lucifero, c’è l’Arcangelo Michele che allontana dal paradiso gli angeli che si sono ribellati a Dio.

Maestà di Ognissanti – Giotto

Tra questi esempi, troviamo nuovamente Giotto, il quale ha realizzato diversi dipinti con raffigurazioni angeliche. In questo quadro, il ruolo centrale è dato alla Madonna e al bambino, la cui posa possiamo trovarla anche nell’opera Maestà di Santa Trinità di Cimabue.
Nonostante non ricoprano il ruolo principale in quest’opera, gli angeli hanno comunque una funzione molto importante: essi vengono rappresentati con lo sguardo fisso sulla figura della Madonna, quasi come se ci volessero invitare a guardare insieme il soggetto a cui è dedicato il dipinto.

Immagine in evidenza: Pixabay

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