Hiroo Onoda: il soldato fantasma giapponese

hiroo onoda

È possibile viaggiare nel tempo? Questa è una delle domande che più spesso gli amanti del paranormale si pongono. Sebbene ad oggi ancora non ci siano prove concrete di viaggi nel tempo possiamo affermare senza ombra di dubbio che alcune persone ci siano riuscite. Questo è il caso di Hiroo Onoda, un soldato giapponese che ha vissuto per trent’anni completamente isolato, continuando a combattere una guerra ormai finita.

Hiroo Onoda e la Seconda guerra mondiale

Ci troviamo in Giappone, siamo in piena Seconda guerra mondiale e il Paese del sol levante è in guerra con gli americani ed è disposto a tutto pur di non arrendersi. Hiroo Onoda insieme ad altri pochi fedelissimi viene inviato nella foresta di Lubang, nelle Filippine, per una missione segreta. Da quel momento la storia di Hiroo Onoda diventerà un vero e proprio film: l’uomo rispetterà l’ordine di combattere fino alla morte. Nell’agosto del 1945 si ha il tragico scoppio delle bombe nucleari su Hiroshima e Nagasaki e il Giappone è costretto alla resa. Da lì a poco cominceranno a piovere volantini che danno la comunicazione della fine della guerra, ma anche in quel caso, Onoda continua a combattere.

Il soldato giapponese, infatti, crede sia uno stratagemma per farli uscire allo scoperto e attaccarli, così continua a resistere. Col passare degli anni, il governo giapponese e filippino invita Onoda e i pochi rimasti a uscire allo scoperto, annunciando nuovamente la perdita della guerra, ma niente da fare, i soldati, ormai eremiti, rimangono fedeli all’ordine di combattere fino alla morte. Dopo 27 anni di sopravvivenza e guerra contro nemici inesistenti, anche l’ultimo dei compagni di Onoda viene ucciso e per la prima volta, l’uomo si ritrova da solo a continuare a combattere. Nel corso degli anni, la figura di Hiroo Onoda è stata avvolta nel mistero, alcuni lo davano per morto, altri dicevano che si trattasse solo di una leggenda altri ancora speravano di trovarlo vivo, tra questi Norio Suzuki.

Chi era Norio Suzuki?

Si tratta di un uomo che ha vissuto la sua vita in maniera piuttosto errante, passando continuamente da un’avventura a un’altra, Suzuki era sempre alla ricerca di nuove esperienze da fare, anche estreme. Quando venne a sapere che Onoda era ormai rimasto solo nella giunga di Lubang, decise di andare a cercarlo e senza troppo sforzo, lo trovò.
Paradossalmente, l’uomo al tempo più ricercato del Giappone venne ritrovato non appena Suzuki urlò il suo nome nella foresta di Lubang. Ci vollero solo quattro giorni perché i due si incontrassero, Suzuki ovviamente non era armato e si avvicinò a Onoda in maniera pacifica. Il soldato giapponese, probabilmente mosso anche dalla solitudine, accolse Suzuki come suo nuovo compagno di viaggio e i due trascorsero del tempo insieme. Finalmente Onoda depose le armi e fece ritorno da eroe nel suo Paese. Il Giappone, infatti, accolse il soldato fantasma con grande entusiasmo, si trattava pur sempre di un uomo che non aveva mai smesso di combattere per la patria e che quindi per il popolo giapponese era simbolo di grande fedeltà.

Hiroo Onoda però aveva affrontato un vero e proprio viaggio nel tempo: era stato catapultato nel Giappone del futuro, che ovviamente era molto diverso rispetto a quello che si era lasciato alle spalle trent’anni prima, l’uomo si sente da subito a disagio in questo nuovo contesto, probabilmente anche a causa del forte isolamento vissuto. Hiroo Onoda durante gli anni Ottanta decise di lasciare di nuovo il Giappone, prese così un volo per il Brasile dove si trasferì con suo fratello. L’uomo morirà nel 2014 e attorno alle vicende della sua vita si ispireranno film ed episodi di serie tv.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia (foto di Malacañang Palace)

A proposito di Serena Uvale

Studentessa presso l'università degli studi di Napoli "L'Orientale", amante della culturale e della lingua cinese.

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