La letteratura del Giappone offre un universo ricco di sfumature, capace di riflettere i profondi cambiamenti culturali e sociali del paese. Dal senso di impermanenza del Medioevo all’individualismo moderno, ripercorriamo le tappe più importanti di questa tradizione attraverso i suoi più grandi scrittori.
Indice dei contenuti
- Tabella: i grandi scrittori giapponesi e le loro opere
- Il Medioevo (periodi Kamakura e Muromachi): l’estetica dell’impermanenza
- Il periodo Tokugawa-Edo: la fioritura della cultura urbana
- L’epoca Meiji: l’apertura all’Occidente e la nascita del romanzo moderno
- L’epoca Heisei e contemporanea: la letteratura globale
Tabella: i grandi scrittori giapponesi e le loro opere
Per una visione d’insieme, questa tabella riassume gli autori e le opere fondamentali di ogni periodo storico, un valore unico aggiunto per orientarsi nella vasta tradizione letteraria giapponese.
| Periodo storico | Autore e opera chiave |
|---|---|
| Kamakura (1185-1333) | Yoshida Kenkō, Tsurezuregusa (Ore d’ozio) |
| Muromachi (1336-1573) | Zeami Motokiyo, Fūshikaden (Trattato sullo stile e il fiore) |
| Tokugawa-Edo (1603-1868) | Ihara Saikaku, Vita di un libertino |
| Meiji (1868-1912) | Natsume Sōseki, Kokoro |
| Heisei-Contemporaneo | Haruki Murakami, Tokyo Blues (Norwegian Wood) |
Il Medioevo (periodi Kamakura e Muromachi): l’estetica dell’impermanenza
La letteratura medievale giapponese è profondamente influenzata dal pensiero buddista e dal concetto di mujō (l’impermanenza delle cose). Nel periodo Kamakura (1185-1333), emergono due scrittori fondamentali. Kamo no Chōmei, nel suo Hōjōki (“Ricordi di un eremo”), riflette sulla caducità della vita e celebra la semplicità dell’esistenza da eremita. Yoshida Kenkō, con Tsurezuregusa (“Ore d’ozio”), crea una raccolta di pensieri frammentari che esaltano la bellezza effimera della natura e la sensibilità estetica del mono no aware. Nel successivo periodo Muromachi (1336-1573), la figura dominante è Zeami Motokiyo, che insieme al padre Kan’ami codifica il teatro Nō, scrivendo drammi e trattati filosofici che ne definiscono l’estetica e la spiritualità.
Il periodo Tokugawa-Edo: la fioritura della cultura urbana
Il periodo Tokugawa (1603-1868), con la capitale a Edo (l’attuale Tōkyō), vede una straordinaria fioritura culturale guidata dalla nuova classe borghese. Ihara Saikaku è uno degli autori più prolifici, famoso per i suoi racconti sul “mondo fluttuante” (ukiyo-zōshi), come “Vita di un libertino”. Ueda Akinari, con “Ugetsu Monogatari”, inaugura il genere fantastico (yomihon), mescolando storia e soprannaturale. Nel teatro, Chikamatsu Monzaemon si afferma come il più grande drammaturgo, scrivendo opere per il teatro dei burattini (bunraku) e per il kabuki.
L’epoca Meiji: l’apertura all’Occidente e la nascita del romanzo moderno
L’epoca Meiji (1868-1912) segna una svolta epocale con l’apertura del Giappone all’Occidente. La letteratura si concentra sull’individuo e le sue emozioni, dando vita al romanzo moderno giapponese. Natsume Sōseki è considerato il padre di questo nuovo genere; nei suoi romanzi, come il capolavoro Kokoro (“Anima”), esplora la solitudine dell’uomo moderno e il conflitto tra tradizione e individualismo. Ryūnosuke Akutagawa diventa il maestro del racconto breve, un genere letterario in cui eccelle per la sua intensità psicologica e la sua vasta cultura. È in questo periodo che si sviluppa anche lo shishōsetsu, il “romanzo dell’io”, una forma di narrativa autobiografica che influenzerà profondamente la letteratura successiva.
L’epoca Heisei e contemporanea: la letteratura globale
La letteratura giapponese contemporanea, a partire dall’epoca Heisei (1889-2019), si apre alla globalizzazione. Due autori, tradotti in tutto il mondo, diventano i simboli di questa nuova fase. Haruki Murakami, con il suo successo mondiale “Tokyo Blues”, mescola cultura giapponese, musica jazz e influenze americane. Banana Yoshimoto, con il suo romanzo d’esordio Kitchen, conquista un vasto pubblico, soprattutto giovanile, con storie che trattano temi come la solitudine, l’amore e la perdita. La letteratura giapponese odierna, come sottolineato da istituzioni come il Japan Foundation, continua a essere un campo vivace, con una forte presenza di scrittrici che esplorano nuove forme e tematiche.
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Articolo aggiornato il: 29/09/2025

