I paper dress: il fast fashion negli anni ’60

I paper dress: il fast fashion negli anni '60

Cosa sono i paper dress? E come hanno dato origine al fenomeno contemporaneo del fast fashion? Scopriamolo attraverso la storia dei “vestiti monouso”. 

Quando parliamo del fenomeno del fast fashion pensiamo riguardi solo la nostra contemporaneità. In un momento storico dove brand come Bershka e Shein si impegnano a produrre “vestiti usa e getta”, tornano di moda i capi vintage e i mercatini dell’usato. Eppure, facendo qualche ricerca, possiamo scoprire che l’industria della moda investe nel fast fashion da più tempo di quanto pensassimo! Infatti, le sue radici affondano proprio negli anni ’60 con i paper dress.

Nel 1965, la Scott Paper Company -una delle più grandi aziende distributrici di carta assorbente- ideerà una campagna per promuovere i suoi prodotti: comprando per solo $1,25 un “vestito di carta”, ogni donna avrebbe ricevuto in regalo un voucher per i loro prodotti. Ben presto questi vestiti divennero così amati dalle donne che diversi stilisti, case di moda e perfino artisti come Andy Warhol cominciarono a disegnare e produrre i paper dress.

I vestiti, in realtà, erano realizzati con un materiale simile alla cellulosa. Il nome “paper dress” gli venne dato in quanto sembravano i vestiti in carta che indossavano le bambole. Venivano venduti come “vestiti monouso”, infatti dopo averli indossati dopo tre o quattro volte dovevano essere gettati via. Inoltre, il materiale era altamente infiammabile e la probabilità che si strappasse era altissima.

Nonostante gli evidenti lati negativi del prodotto, la popolarità dei paper dress divenne inarrestabile. Le donne amavano le vivaci fantasie e colori disponibili, i prezzi bassi e convenienti e le forme divertenti. Si cominceranno a produrre, oltre ai vestiti, anche costumi da bagno, fasce per capelli, indumenti per bambini e persino abiti da sposa!

Il fatto che il materiale fosse molto facile da personalizzare e i costi di produzione molto bassi, spinse tantissime persone a creare la propria versione dei paper dress. Andy Warhol, come accennato sopra, lavorò fianco a fianco con un’azienda di moda realizzando vestiti completamente bianchi; questi erano venduti con un set di pennelli e acquarelli così che ognuno potesse personalizzare la stoffa come più voleva.

I paper dress, però, vennero utilizzati soprattutto per campagne pubblicitarie e perfino elettorali: nel 1968 la campagna elettorale del presidente Nixon vedrà protagonisti proprio questi abitini raffiguranti il suo nome e la bandiera americana.

La fama dei paper dress sarà intensa, ma anche molto breve. Nel 1969 nessuno li indossava più: risultavano scomodi, la forma sembrava ripetitiva e i pattern tutti già visti. Ai banali abitini a trapezio, si preferirà la moda anni ’70 con i pantaloni a zampa e le minigonne sfrangiate.

Anche se la vita di questo indumento è stata breve ha effettivamente aperto le porte al fast fashion come lo conosciamo noi oggi. Nella fashion Industry si cominceranno ad utilizzare sempre di più i materiali sintetici e le tendenze dureranno sempre meno.

Fonte immagine in evidenza: wikipedia

 

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