Joan Scott è una storica statunitense, specializzata nella storia della Francia, che ha fortemente contribuito allo sviluppo degli studi sul genere. Nel 1986 scrive la sua opera interamente focalizzata sul genere: Gender: A Useful Category of Historical Analysis. In questo articolo andremo ad analizzare la figura di Joan Scott e il concetto di genere secondo l’autrice.
Elemento Costitutivo del Genere | Descrizione secondo Joan Scott |
---|---|
1. Simboli | Simboli culturalmente disponibili che evocano rappresentazioni multiple (es. Eva e Maria come simboli del femminile). |
2. Norme | Concetti normativi che interpretano i simboli e ne limitano il significato (es. dottrine religiose, scientifiche, giuridiche). |
3. Istituzioni | Le istituzioni sociali che costruiscono e perpetuano il genere (famiglia, mercato del lavoro, sistema educativo, politica). |
4. Identità Soggettiva | La costruzione dell’identità di genere a livello individuale, influenzata dagli altri tre elementi. |
Cos’è il genere secondo Joan Scott?
Il genere è un termine che ha avuto un forte impatto grazie alle teorie femministe ed è stato introdotto nel 1960 dagli statunitensi Stoller e Money, che distinsero l’orientamento psicosessuale di una persona dal suo sesso biologico. Nel XX secolo, il dibattito sul genere ha suscitato grande interesse, in particolare in relazione ai movimenti femministi degli anni Settanta. Ci si riferisce al modo in cui si rappresentano simbolicamente e normativamente i rapporti fra i sessi.
I quattro elementi che costruiscono il genere
Joan Scott ha fornito un importante contributo alla definizione del genere, costituendo un nuovo modello teorico basato su quattro elementi. Secondo Scott, il genere e il potere sono in relazione con lo scopo dell’attività politica. Il genere è l’elemento costitutivo delle relazioni sociali basate sulla cosciente differenziazione tra i sessi. I quattro elementi che considera sono:
- Simboli: rappresentati dalla differenza tra Eva e Maria, simboli di corruzione e innocenza;
- Norme: espressi dalla religione, dalla scienza e dalla didattica, hanno lo scopo di interpretare i simboli dando loro un significato inequivocabile;
- Istituzioni: costruiscono il genere mediante le relazioni sociali;
- Identità soggettiva.
Tutti questi elementi interagiscono tra loro, costituendo i rapporti tra i sessi e le loro relazioni con la società.
Le tre posizioni teoriche analizzate da Scott
Nella sua opera, Joan Scott distingue tre posizioni teoriche sul genere per poi proporre la sua definizione analitica:
- Femminismo come critica del patriarcato: riguarda la subordinazione della donna alla figura maschile. Secondo Scott, questa posizione non è corretta poiché non si focalizza su come sono strutturate le disuguaglianze e si basa su un’apparente differenza anatomica;
- Critica femminista-marxista: segue un approccio storico basato sui modi di produzione, in cui patriarcato e capitalismo sono in connessione.
- Teoria psicoanalitica: si ispira al post-strutturalismo francese (sviluppo del soggetto in relazione al linguaggio) e alla scuola anglo-americana (comportamento morale del soggetto).
Secondo Joan Scott, bisogna partire da una critica analitica per comprendere il genere, che va sottoposta a costante revisione. In conclusione, possiamo dire che secondo Scott il genere è un concetto fondamentale da considerare per poter fare un’analisi dei fattori e delle relazioni sociali.
L’articolo è stato aggiornato in data 26 agosto 2025.