I grandi racconti di Lyotard: l’ordine derivante dai Grands récits

I grandi racconti di Lyotard: l'ordine derivante dai Grands récits

Jean-François Lyotard è stato un filosofo francese nato il 10 agosto 1924.
Lyotard è stato coinvolto in diverse discipline, ma è maggiormente noto per il suo contributo alla filosofia postmoderna. Ha studiato filosofia e letteratura presso l’Università di Parigi e ha conseguito il dottorato nel 1950. Durante la sua carriera, ha insegnato in diverse istituzioni, inclusi incarichi presso università negli Stati Uniti e in Francia.
In questo articolo parleremo di Lyotard e dell’ordine derivante dai grandi racconti.

I grandi racconti di Lyotard

Nel 1979, viene pubblicato il libro La condition postmoderne, tradotto in Italia da Carlo Formenti ed edito da Feltrinelli nel 1981 con il titolo La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere. Il testo esamina la meta-narratività e la pragmatica del sapere narrativo e scientifico, delineando la fine della modernità attraverso una critica delle grandi narrazioni sul mondo e sulla realtà.
Con quest’opera, Lyotard ha introdotto una categoria interpretativa della società contemporanea, definita postmoderna. Questa si caratterizza per la scomparsa delle grandi narrazioni metafisiche (illuminismo, idealismo, marxismo) che hanno giustificato ideologicamente la coesione sociale e hanno ispirato, nella modernità, le utopie rivoluzionarie.

La totalità, la stabilità e l’ordine, argomenta Lyotard, sono mantenuti nelle società moderne attraverso i grandi racconti (o narrative principali) che sono storie che una cultura racconta a sé stessa sulle sue pratiche e credenze.
Un grande racconto nella cultura americana potrebbe essere la storia che la democrazia è la forma più illuminata (razionale) di governo e che la democrazia può e condurrà alla felicità umana universale. Questa è una grande narrazione in cui molti credono, sappiamo di avere una versione e che ognuno pensa che sia migliore delle altre.
Ogni sistema di credenze o ideologia ha i suoi grandi racconti, secondo Lyotard; per il marxismo (che nasce dalla promulgazione del pensiero di Karl Marx) , ad esempio, il grande racconto è l’idea che il capitalismo collasserà su se stesso e si evolverà verso un mondo socialista utopico.

Lyotard sostiene che tutti gli aspetti delle società moderne, compresa la scienza come forma primaria di conoscenza, dipendono da questi grandi racconti.
Il postmodernismo è quindi la critica dei grandi racconti, la consapevolezza che tali narrazioni servono a mascherare le contraddizioni e le instabilità che sono intrinseche in ogni organizzazione o pratica sociale. Il postmodernismo, rifiutando i grandi racconti, predilige mini-narrazioni, storie che spiegano piccole pratiche, eventi locali, piuttosto che concetti universali o globali su larga scala. Le mini-narrazioni postmoderne sono sempre situazionali, provvisorie, contingenti e temporanee, senza pretendere universalità, verità, ragione o stabilità. Le piccole narrazioni non avevano la pretesa di raccontare la realtà, ma dei vissuti, raccontavano l’autenticità di una narrazione, non raccontano una verità assoluta come, invece, si tendeva a compiere con i grandi racconti

Fonte immagine in evidenza per I grandi racconti di Lyotard: l’ordine derivante dai Grands récits : Wikipedia di Bracha L. Ettinger

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