L’oceano, con la sua spaventosa e affascinante immensità, ha sempre esercitato un fascino misterioso. Proprio per questo ha dato spunto per la creazione di miti e leggende, come quella della città perduta di Atlantide. Tra le leggende dai risvolti più tenebrosi spicca quella che vede come protagonista il Kraken, un vero e proprio mostro marino, emblema della mitologia scandinava.
Indice dei contenuti
La leggenda | La spiegazione scientifica |
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Un mostro marino grande come un’isola, capace di affondare intere navi con i suoi tentacoli. | Ispirato da avvistamenti reali di calamari giganti e colossali, creature degli abissi raramente osservate. |
Abitava le coste della Norvegia e dell’Islanda, creando vortici mortali quando si immergeva. | Il calamaro gigante (Architeuthis dux) può raggiungere i 13 metri, mentre il colossale (Mesonychoteuthis hamiltoni) è più massiccio. |
Descritto in antiche saghe e nei racconti dei marinai come una creatura unica e terrificante. | La loro biologia è ancora poco conosciuta, il che alimenta il mistero e la leggenda. |
La leggenda del mostro grande come un’isola
La leggenda descrive il Kraken come un animale enorme, pari alle dimensioni di un’isola, avvistato sulle coste della Norvegia e dell’Islanda. Il suo nome proviene dal dialetto norvegese e rimanda a un “albero distorto”. Le radici del mito sono antiche, con racconti di creature simili, come l’Hafgufa, presenti già in saghe norrene del XIII secolo. Tuttavia, la sua fama crebbe con i racconti dei marinai e le prime descrizioni naturalistiche. La più celebre è quella del vescovo Erik Pontoppidan che, nella sua *Storia Naturale della Norvegia* (1752), lo descrisse come «il più grande e il più impressionante animale del Creato». Nell’immaginario comune, il Kraken è un gigantesco calamaro capace di affondare navi con i suoi tentacoli. Alcune varianti lo dipingono come un giustiziere che puniva le navi dei pirati, risparmiando i giusti.
La spiegazione scientifica: il calamaro gigante
La dimora leggendaria del Kraken sono le estreme profondità dell’Oceano. Oggi, la comunità scientifica concorda sul fatto che il mito sia stato ispirato da avvistamenti reali, per quanto rari, di cefalopodi giganti. La specie più comunemente associata al Kraken è il calamaro gigante (Architeuthis dux). Come riportato da istituzioni scientifiche quali la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), questi animali possono raggiungere lunghezze di 13 metri. Un altro candidato è il calamaro colossale (Mesonychoteuthis hamiltoni), che, pur essendo leggermente più corto, è molto più pesante e massiccio. Di queste specie si sa ancora poco, poiché vivono a grandi profondità e il loro ciclo vitale rimane in gran parte un mistero, alimentando il confine tra realtà e leggenda.
Il Kraken nella cultura popolare
Il mostro tentacolato è entrato a far parte della cultura di massa. Il suo ingresso nella letteratura moderna si deve a scrittori come Victor Hugo (I lavoratori del mare) e Jules Verne (Ventimila leghe sotto i mari), che lo hanno descritto come una creatura terrificante. Nel cinema, è apparso in saghe come *Pirati dei Caraibi* e, con risvolti più simpatici, nel film d’animazione Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa. Questa sua continua presenza, come analizzato anche dall’enciclopedia Britannica, dimostra come il fascino per i misteri degli abissi sia ancora oggi estremamente potente.
Fonte immagine per l’articolo “Cos’è il Kraken”: Pixabay.
Articolo aggiornato il: 10/09/2025