Lo Jólabókaflóð islandese, che tradotto dall’islandese significa “inondazione di libri di Natale”, è una tradizione con radici profonde nella società islandese nata in un momento storico particolare: la Seconda Guerra Mondiale. Come tanti altri paesi, anche l’Islanda, si trovò a fare i conti con forti restrizioni sull’importazione di prodotti da fuori. Tante cose, quindi, erano razionate o introvabili, ma la carta non subì nessuna restrizione e questo fece sì, che i libri diventassero uno dei pochi regali che ci si poteva permettere e trovare facilmente. Regalare libri divenne presto una scelta culturale sentita, trasformandosi in una vera e propria tradizione nazionale. A partire da quel momento, le case editrici islandesi iniziarono a pubblicare nuove opere nei mesi che precedevano il Natale, creando così una stagione letteraria. Nel 1944, fu pubblicato il primo catalogo Bókatíðindi, che elencava tutte le uscite future: questo segnò l’inizio del Jólabókaflóð islandese, e la stagione degli acquisti natalizi. Da allora, l’arrivo del catalogo è accolto con grande attesa ed è celebrato come una festività in Islanda e segna la stagione letteraria.
Radici culturali e impatto attuale
Al di là delle sue radici storiche, lo Jólabókaflóð islandese rappresenta in modo profondo una civiltà che ha messo la parola scritta al centro della propria identità. In effetti, l’Islanda spicca per avere uno dei livelli di istruzione più elevati del mondo e per una quantità di opere letterarie prodotte, è risaputo, infatti, che all’incirca un islandese su dieci arriva a pubblicare almeno un libro nella propria esistenza. Questo interesse affonda le proprie origini in tempi remoti: è sufficiente ricordare le famose saghe islandesi medievali, autentici gioielli della letteratura del nord che narrano vicende epiche di personaggi eroici, peripezie emozionanti, spietate rivalse e la quotidianità, dapprima tramandate a voce e in seguito trascritte su antiche pergamene. Durante lo Jólabókaflóð islandese, la passione per i libri diventa ancora più intensa e si tramuta in un vero e proprio rituale condiviso. Questa usanza non ha soltanto un profondo valore culturale, ma rappresenta anche un considerevole valore economico per il settore editoriale locale, che genera tra l’80% e il 90% del proprio guadagno proprio nel periodo che precede il Natale.
Il catalogo Bókatíðindi
Ogni anno, a novembre, tutte le famiglie islandesi attendono con ansia di ricevere a casa il catalogo Bókatíðindi, che elenca i libri recentemente pubblicati in vista del Natale. Questo catalogo è pubblicato dall’Associazione degli Editori Islandesi, che funge da guida completa per rendere più facile lo shopping natalizio, in particolare per scegliere il libro giusto da regalare. Il rilascio del catalogo segna l’inizio della stagione festiva. Le famiglie discutono, prendono appunti e evidenziano titoli e autori, trasformando la decisione in un momento condiviso di eccitazione. Le librerie sono affollate, piene di nuovi libri, e ci sono così tanti eventi letterari, presentazioni e incontri con gli autori. Durante questo periodo, l’editoria islandese è davvero in fermento, e non solo per il gusto di fare vendite, la ragione va ben oltre il commerciale, tocca la cultura islandese.
La Vigilia di Natale tra libri e coccole
La notte del 24 dicembre in Islanda non è solo un momento per scambiarsi regali, ma è un’occasione davvero speciale, intima e ricca di significato culturale: è la serata dedicata ai libri e alla lettura condivisa. Dopo aver aperto i pacchetti, tutti si ritirano in un’atmosfera calda e accogliente, spesso accoccolati sul divano o sotto le coperte, leggendo in silenzio o condividendo brani ad alta voce. Non può mancare una tazza fumante di cioccolata calda, talvolta accompagnata dal tradizionale jólabland, una bevanda natalizia a base di bibite miste, molto amata soprattutto dai più giovani. In Islanda, regalare un libro è considerato uno dei doni più significativi e personali. In un mondo frenetico, la scelta consapevole di fermarsi per leggere insieme la notte di Natale diventa un gesto di straordinaria dolcezza e valore.
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