Kitsune: volpi magiche tra inganno e protezione

Kitsune: volpi magiche tra inganno e protezione

Il Kitsune, che significa volpe, nella mitologia giapponese, non è solo un animale ma una creatura soprannaturale dotata di intelligenza, poteri magici e natura ambigua. Secondo le credenze popolari, le volpi hanno un legame con il dio Inari – divinità della fertilità, del riso e della prosperità – e sono considerate suoi messaggeri divino. I santuari dedicati a questa divinità sono riconoscibili perché vi sono sempre delle statue di volpi.
Il Kitsune è un animale sempre in evoluzione: infatti, a ogni secolo di vita ottiene una coda in più fino ad arrivare a nove code – il numero massimo. Quando il Kitsune raggiunge le nove code, diventa quasi una creatura divina, capace di fare miracoli, predire il futuro e manipolare la realtà.  

Kitsune buono e malizioso

Il Kitsune possiede una doppia natura ed è diviso in due gruppi principali:

  • Zenko (volpi buone): spiriti benevoli al servizio del dio Inari, protettori delle famiglie e portatori di fortuna;
  • Yako o Nogitsune (volpi selvatiche o maliziose): sono spiriti ingannatori che confondono, spaventano e ingannano gli esseri umani.

Le azioni del Kitsune, nelle leggende, dipendono dal contesto, dal carattere della volpe e dal comportamento degli uomini che incontra.

Poteri e trasformazioni

Il Kitsune ha la capacità di trasformarsi in un essere umano, in particolare in una giovane donna attraente usata per sedurre e mettere alla prova gli uomini. Ma può anche assumere l’aspetto di un anziano saggio, di un bambino o persino di un monaco, a seconda dalle sue intenzioni.

Tra le sue abilità più note spiccano:

  • la capacità di ingannare più sensi contemporaneamente,
  • diventare invisibili,
  • generare delle fiamme blu per guidare o disorientare i viandanti,
  • leggere nel pensiero delle persone
  • assumere un corpo umano.

Il Kitsune nelle leggende

Le storie che parlano del Kitsune sono innumerevoli e spaziano dal comico al drammatico. Un aneddoto comune narra di un Kitsune che, trasformandosi in una donna, sposa un uomo e vive con lui per molto tempo; quando però la sua vera natura viene scoperta ed è, dunque, costretta a tornare nel mondo degli spiriti, lasciando dietro di sé marito e figli.
Tra le leggende più celebri, la più famosa è quella di Tamamo-no-Mae, una cortigiana presso la corte imperiale che, in realtà, nascondeva la sua identità di volpe a nove code. Si racconta che abbia complottato contro l’imperatore per indebolirlo e prendere il potere, ma fu smascherata e uccisa.

Nella cultura moderna invece?

Il Kitsune è ancora oggi vivo non solo nei racconti popolari, ma anche nella cultura giapponese e internazionale.
La volpe compare nei manga e negli anime più famosi, come: Naruto, Inari, Konkon, Koi Iroha e The Helpful Fox Senko-san. Anche nei videogiochi, come i Pokémon e Okami, esistono creature ispirate proprio al Kitsune. Non mancano i riferimenti nei festival tradizionali giapponesi come il Kitsune no Yomeirimatrimonio della volpe – che riproducono scene leggendarie con persone mascherate da volpe. Oggi, il Kitsune è presente anche nello streetwear e nei tatuaggi come simbolo di mistero, la trasformazione e il potere spirituale.

Fonte immagine: Wikimedia Commons (Fotografo: Paolo800)

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