La mucca dal naso sottile: analisi opera di Jean Dubuffet

La mucca dal naso sottile: analisi opera di Jean Dubuffet

Jean Dubuffet (1901-1985) è stato un pittore e scultore francese, fondatore del movimento artistico dell’Art Brut. Questa corrente valorizza le opere prodotte da non professionisti, come bambini o pazienti di ospedali psichiatrici. Superando i limiti dell’Informale, Dubuffet propone immagini non straordinarie o ingannevoli, ma forme determinate da una concezione materica, al di fuori di ogni logica norma. Affascinato dall’arte “grezza”, riporta in pittura tutta l’energia di quel mondo, popolato da maschere ed esseri mostruosi.

Molte opere di Dubuffet sono assemblaggi di oggetti trovati. I materiali che prediligeva erano gesso e terra, mescolati al colore a olio, rifiutando la composizione classica e la prospettiva. In questo articolo analizzeremo uno dei suoi capolavori: “La mucca dal naso sottile.”

Scheda tecnica dell’opera

La mucca dal naso sottile di Jean Dubuffet

La mucca dal naso sottile (The Cow with the Subtile Nose)
Autore Jean Dubuffet
Anno 1954
Tecnica Olio, smalto e catrame su tela
Dimensioni 89.5 x 116.2 cm
Collocazione Museum of Modern Art (MoMA), New York

Analisi dell’opera “La mucca dal naso sottile”

Composta nel 1954, La mucca dal naso sottile di Jean Dubuffet è considerata la perfetta incarnazione della sua estetica, che esaltava ciò che era fuori moda e non realistico. Come si può vedere sul sito ufficiale del MoMA, l’opera rappresenta un punto fondamentale nella produzione dell’artista.

Stile e composizione

Il tratto è nervoso, la superficie disomogenea e la mucca si inserisce nella composizione in modo goffo. La figura è stilizzata con una forma semplice che ricorda i disegni dei bambini, un riferimento voluto alla pittura infantile di Paul Klee. L’opera presenta una rappresentazione bidimensionale che rifiuta la prospettiva lineare, e la composizione appare volutamente non bilanciata. La rappresentazione della mucca è grottesca, con proporzioni sproporzionate che ne amplificano il carattere naïf.

Tecnica e materiali

È evidente l’uso della tecnica del graffito, che consiste nel creare incisioni e segni direttamente sulla superficie pittorica. Dubuffet era affascinato dall’arte primitiva: il dipinto è realizzato con una pasta spessa a base di olio, applicata con una spatola, lasciata asciugare parzialmente e poi grattata. I colori utilizzati sono tonalità naturali come l’ocra, il marrone e il grigio. Le incisioni e i graffi sulla superficie evocano un senso di energia, quasi a suggerire la vitalità nascosta dell’animale.

Significato simbolico

Questo dipinto rappresenta la creatività non addomesticata e un’estetica che valorizza la crudità espressiva. Esprime una forte critica al conformismo artistico dell’epoca, invitando a rivalutare i canoni della bellezza tradizionale. Il significato simbolico della mucca è particolarmente interessante: rappresenta la natura selvaggia e incontaminata, in contrasto con l’artificialità della modernità e il pensiero antirazionalista di Jean-Jacques Rousseau. Dubuffet utilizza queste tecniche per evocare un’estetica “brutale”, lontana dai formalismi accademici, celebrando l’autenticità del gesto pittorico.

Fonte immagine: Wikipedia

Articolo aggiornato il: 05/09/2025

Altri articoli da non perdere
Scilla e Cariddi, le donne pericolose dello stretto di Messina
Scilla e Cariddi

Simbolo del potere suggestivo che i fenomeni naturali hanno da sempre suscitato nell’animo umano, la leggenda di Scilla e Cariddi Scopri di più

Cosa sono i mariachi, l’origine del genere
Cosa sono i mariachi, l'origine del genere

Tacos, sombreri e mariachi: nell’immaginario collettivo il Messico è questo. Sebbene in parte sia vero, questa visione è anche molto Scopri di più

La Chanson de Roland: cronistoria di un modello letterario
Chanson de Roland

La Chanson de Roland (dal francese, “La canzone di Orlando”) costituisce il più antico tentativo di codificazione scritta del genere Scopri di più

Tra rivoluzione digitale e riscrittura sociale: come la Gen Z sta cambiando la società
Tra rivoluzione digitale e riscrittura sociale: come la Generazione Z sta cambiando la società

Posta tra la fine degli anni ’90 e la fine del 2010, la Generazione Z o Gen Z è cresciuta affrontando Scopri di più

Edinburgh Fringe Festival: il festival d’arte più grande al mondo
immagine articolo Edinburgh Fringe Festival

L'Edinburgh Fringe Festival, ovvero il festival d'arte più grande al mondo, si tiene ogni anno nel mese di agosto nella Scopri di più

Progetto «Anima23»: la fotografia che narra e commuove

«Anima23» prende vita dagli scatti di Valerio Pastore, fotografo casertano al debutto con la sua prima mostra fotografica: partito da Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Sara De Martino

Vedi tutti gli articoli di Sara De Martino

Commenta