La vita di Caterina d’Aragona: prima moglie di Enrico VIII

La vita di Caterina d’Aragona: prima moglie di Enrico VII

La vita di Caterina d’Aragona fu segnata negativamente dal matrimonio con il re Enrico VIII Tudor (1509-1533). Il suo destino era stato già stabilito all’età di tre anni quando fu promessa in sposa al primo figlio del re Enrico VII d’Inghilterra, Arturo. Caterina fu una principessa spagnola, nacque nei pressi di Madrid nel 1485, figlia di Ferdinando II d’Aragona e di Isabella, regina di Castiglia. La sua esistenza è stata insolita e non tipicamente principesca, in quanto nella sua prima infanzia dovette seguire la madre, impegnata nella lotta contro i mori. Dunque, l’infanta passava da un accampamento all’altro, senza avere una dimora stabile. Tuttavia la regina, dotata non solo di coraggio e forza, era consapevole di dover rendere le proprie figlie caratterialmente solide, ma era anche conscia di doverle educare in maniera raffinata e colta. La giovane Caterina infatti studiò religione, letteratura classica, la storia latina, il diritto canonico e civile. Scriveva e parlava in spagnolo e in latino, oltre che in francese e in greco. Apprese anche le arte femminili del cucito e del ricamo. Inoltre, fu un’abile ballerina, amante della musica.

La vita della dolce fanciulla fino a quel momento fu per certi versi diversa da quella delle coetanee di sangue blu, ma era felice e serena con la sua famiglia. Tutto cambiò quando, appena sedicenne, fu data in sposa ad Arturo, primogenito di Enrico VII. Entrambi giovanissimi, uniti per scopi esclusivamente politici. Difatti, l’Inghilterra intendeva consolidare la neonata dinastia Tudor unendosi in matrimonio con un’antica e solida monarchia, quella spagnola. La Spagna cercava, invece, un alleato contro la Francia. La vita di Caterina d’Aragona si stravolse con la prematura morte di Arturo che lasciò la giovane sola e in terra straniera.

Dopo la triste perdita non aveva più motivo di restare in quella terra così diversa dalla sua amata Spagna e, dal canto suo, anche il padre reclamava il suo ritorno. Purtroppo, Enrico VII non intendeva restituire la dote della fanciulla. Allora i due sovrani decisero di far sposare Caterina con il giovanissimo Enrico VIII e dopo sette anni di vedovanza finalmente i due convolarono a nozze. Ecco che la vita della regina ebbe un’ulteriore scossone, poiché la donna non riuscì a dare un erede al re che, invaghitosi di una giovane cortigiana di nome Anna Bolena, pretendeva il divorzio da Caterina. La Chiesa si oppose poiché quest’ultima era parente dell’imperatore Carlo V per cui, temendo di rovinare i rapporti con l’impero, si rifiutò di annullare il matrimonio. L’idea di Enrico sfociò nella drastica decisione di distaccare l’Inghilterra dalla Chiesa di Roma assumendosene tutte le responsabilità.

La vita di Caterina d’Aragona ebbe un ulteriore evento negativo: la donna fu allontanata dalla figlia, ripudiata, umiliata, ma rimaneva sempre determinata a dichiararsi l’unica e legittima regina d’Inghilterra, nonché moglie di Enrico VIII. Morì nel 1536, all’età di 51 anni, tra le braccia dell’amica e dama di compagnia. Subito dopo la sua morte circolò la notizia di un suo possibile avvelenamento, pensiero rafforzato dal fatto che alla notizia della morte il re si vestì di giallo, colore allegro che portò tutti a credere che fosse felice di essersi liberato della moglie.

Fonte immagine: Wikipedia 

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