L’arte del mosaico moderno: dai musei alla Street art

L’arte del mosaico moderno: dai musei alla Street art

Ancora oggi apprezzato, in contesti tradizionali e moderni, l’utilizzo del mosaico è diventato sempre più popolare negli ultimi decenni, sia per la sua versatilità, nella decorazione di spazi interni ed esterni, sia per le opere d’arte che ancora oggi, nell’arte del mosaico moderno, vengono realizzate e esposte seppur con materiali e metodi diversi dal passato.

Partendo dalla Mesopotamia, dove i primi mosaici erano realizzati con pietre colorate o conchiglie, utilizzati per decorare pareti e pavimenti, passando per la Grecia e l’antica Roma dove quest’arte raggiunse maggiore diffusione e sviluppo, introducendo l’uso di tessere di vetro colorato, pietre preziose e smalti e raggiungendo il suo apice nell’era bizantina, oggi, l’arte del mosaico continua ad essere apprezzata e praticata in tutto il mondo, ma con reinterpretazioni moderne e contemporanee.

 Addio ai materiali convenzionali

Nell’arte del mosaico moderno, gli artisti contemporanei stanno rivisitando la tecnica dei mosaici in molti modi creativi. L’ approccio riflette lo stile e la visione di questi ultimi, ma è l’utilizzo di materiali non convenzionali che differenzia le diverse istallazioni artistiche. Oltre alle tradizionali tessere di vetro o ceramica, gli artisti utilizzano ora una vasta gamma di materiali, soprattutto di recupero, tra cui pezzi di metallo, legno, pietra, plastica, creando texture e effetti visivi unici.

Anche la tecnologia ha raggiunto quest’ambito: l’utilizzo di luci LED, proiezioni, elementi interattivi trasforma i mosaici in opere d’arte dinamiche e in continua evoluzione. O ancora, l’uso di software di progettazione assistita da computer, che consente di creare e modificare disegni digitali di mosaici utilizzando strumenti di disegno e modellazione avanzati.

Mostra dei Mosaici Moderni a Ravenna

Rinomata in tutto il mondo per i suoi straordinari mosaici bizantini che decorano, per citarne una, la celebre Basilica di San Vitale, ad oggi, la fama di Ravenna continua, grazie anche all’aiuto dell’Assessore alla Cultura, Fabio Sbaraglia, con un approccio decisamente contemporaneo.

Il 12 maggio 2023, ha riaperto, infatti, la “Mostra dei Mosaici Moderni”, inaugurata a giugno del 1959. Organizzata dal MAR,  Museo d’Arte della Città di Ravenna, questa mostra, è un’importante piattaforma per gli artisti provenienti da tutto il mondo e rappresenta un’occasione per esplorare le ultime tendenze e le innovazioni nel campo dell’arte del mosaico moderno. Per riuscire a coinvolgere sempre di più i ragazzi e i giovani nella vita del museo, dichiara l’assessore, ogni mercoledì, a partire da questa primavera, l’entrata al museo sarà gratuita per gli under 26.

Mosaici di strada

Seppur siano solo in piccola parte oggetto di esposizione all’interno di musei o mostre artistiche, anche i cosiddetti “mosaici di strada” sono una forma d’arte che combina la tecnica tradizionale del mosaico con l’ambiente urbano contemporaneo.  Dalle pareti degli edifici, ai marciapiedi, dalle superfici pubbliche alle buche sul manto stradale, queste istallazioni portano l’arte nelle strade, utilizzando una vasta varietà di materiali. Spopola, a questo proposito, l’artista di strada Ememem, il “chirurgo del manto stradale”, che utilizzando la sua tecnica di arte urbana, chiamata flacking a partire dal termine francese flaque (“pozzanghera”), adopera materiali insoliti per decorare spazi urbani trascurati.

Partendo dalla Francia, paese d’origine dell’artista, la cui identità è ancora sconosciuta, le sue opere si trovano anche in città come, Barcellona, Madrid, ma anche Torino e Milano.

Fonte Immagine: Pixabay

 

A proposito di Bonadio Giada

Studentessa di Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe presso l’Università degli Studi di Napoli “L'Orientale”. Attualmente in Erasmus in Spagna.

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