La numismatica è lo studio della moneta e della sua storia: il termine numisma, dal latino, e nomisma, dal greco, hanno il significato di moneta. In generale, con il termine numismatica intendiamo anche il collezionismo delle monete, che ha appassionato milioni di persone, in Italia e nel mondo: nella storia d’Italia, Il re d’Italia dal 1901 al 1945, Vittorio Emanuele III, era un grande appassionato di monete ed aveva una collezione personale privata, oggi esposta al Museo Nazionale Romano. Tra le lire italiane più rare, ne elenchiamo 5.
5 lire 1901
Una delle lire italiane più rare è la moneta da 5 lire del 1901, considerata estremamente rara. L’anno coincide con la salita al trono di Vittorio Emanuele III, dopo la morte di suo padre Umberto I, e la 5 lire del medesimo anno è una delle prime coniate che rappresentano l’effigie del nuovo sovrano sul retro della stessa. La moneta rappresenta una vera rarità per i numismatici: essa non ha mai circolato tra la popolazione poiché è stata coniata in soli 50 esemplari, quindi è stata consegnata soltanto al re Vittorio Emanuele III e alla regina, oltre che al ministro, al sottosegretario e ad altri importanti funzionari della Direzione Generale del Ministero del Tesoro. La moneta non ha prezzo poiché non ha circolato ma, come detto, è di pochi individui che la posseggono come pezzo da collezione.
20 centesimi 1863
Tra le lire italiane più rare, ritroviamo questa rarissima moneta da 20 centesimi che è stata coniata due anni dopo l’Unità d’Italia, quando Vittorio Emanuele II era re. La produzione di questo esemplare fu cessata immediatamente e i pochi esemplari circolanti quasi tutti ritirati, questo perché poteva essere utilizzata in maniera truffaldina in quanto essa aveva le stese dimensioni delle 5 lire d’oro: previa doratura della moneta stessa, poteva essere usata fraudolentemente. Di questo esemplare d’argento, furono coniati soltanto 461 pezzi, la maggior parte dei quali ritirati: ci sono, quindi, pochissimi esemplari ancora circolanti. Di conseguenza, essa ha una rarità massima di R5.
100 lire 1910
Questa moneta d’oro, riprende, sul retro, il busto del Re Vittorio Emanuele III, e sul fronte la figura di una donna, rappresentante l’Italia, raffigurata come un’aratrice che porta con sé un fascio di spighe, nella mano sinistra, e, la mano destra, poggiata su un aratro: questa moneta è conosciuta, infatti, come 100 lire aratrice. Oltre che per il valore nominale dell’oro contenuto in essa (pesa quasi 33 grammi!), la moneta è molto rara a causa del fatto che, nella coniazione del 1910, molti esemplari furono rifusi per problemi con il titolo. Essa è una delle lire italiane più rare in assoluto ed è valutata R5: ne sono stati coniati, inizialmente, soltanto 2013 esemplari, molti dei quali sono stati ritirati.
50 lire 1864
Tra le lire più rare in assoluto che hanno circolato tra la popolazione, ritroviamo le 50 lire del 1864, una moneta d’oro dal peso di ben 16 grammi. Anche in questo caso, la produzione iniziò ma fu subito interrotta, per cui ci sono pervenuti soltanto pochissimi esemplari, cosa che fa di questa lira una delle più rare in assoluto. Nonostante la data, la moneta fu prodotta soltanto nel 1867 e ne furono realizzate 103 di cui 12 escluse dall’emissione e rifuse, ed il suo grado di rarità è R4. Quindi, 91 di queste monete sono ancora, forse, nella cantina di qualche italiano che non sa di possedere un vero e proprio tesoro.
20 lire 1936
Infine, una menzione d’onore per questa moneta, una delle lire italiane più rare e ricercate, forse anche più iconiche, del Regno d’Italia: la 20 lire d’argento del 1936 , definita Quadriga lenta. Essa, ha un numero di esemplari molto più alto rispetto alle precedenti, ma non poteva non essere inserita in questa classifica: la 20 lire del 1936 è stata coniata solo 1 anno e per 10.000 esemplari, cosa che la identifica come semplice R, rara. Nonostante ciò, la moneta è molto ricercata dagli appassionati data la sua unicità ed iconicità. Il retro riprende l’effigie del re, mentre il fronte ritrae una figura femminile rappresentante l’Italia, che traina, con la mano destra, una quadriga di cavalli che procede lentamente, quindi Quadriga lenta; con la mano sinistra porta la Vittoria.
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