La lingua arbëreshë, l’albanese antico, deriva dalla lingua parlata in Albania meridionale e con questo nome oggi si fa riferimento agli albanesi d’Italia. La loro è una minoranza etnico-linguistica riconosciuta dallo Stato italiano con la legge 482/99. Nel nostro paese vi è una comunità albanese di circa 100.000 persone, stanziata principalmente in Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia, Sicilia e Calabria (la regione con la presenza maggiore).
Gli arbëreshë si stabilirono in Italia tra il XV e il XVIII secolo, in seguito a diverse ondate migratorie causate dalla morte dell’eroe nazionale Giorgio Castriota Scanderbeg e dalla conseguente conquista dei Balcani da parte dell’Impero Ottomano. Hanno mantenuto la loro identità in maniera forte, fatta di tradizioni, usi, gastronomia e riti religiosi; la comunità Arbëreshë fa parte della Chiesa cattolica ma celebra secondo il rito bizantino.
Vediamo 4 paesi in Calabria, in provincia di Cosenza, dove si parla ancora la lingua arbëreshë.
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I Paesi Arbëreshë della Calabria: Guida Rapida
Ecco una sintesi dei quattro comuni trattati in questo articolo, per orientarsi tra le loro peculiarità.
Comune | Caratteristica |
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1. Spezzano Albanese (Spixana) | Famoso per le Vallje, le tradizionali danze pasquali in costume. |
2. Civita (Çifti) | Noto per il Ponte del Diavolo, le gole del Raganello e le Case Kodra. |
3. Santa Sofia d’Epiro (Shën Sofia) | Ospita il Museo del costume Arbëreshë e un’importante accademia di musica. |
4. San Cosmo Albanese (Strigàri) | Celebre per il Santuario dei Santi Medici Cosma e Damiano, meta di pellegrinaggio. |
1. Spezzano Albanese – non solo lingua arbëreshë
Spezzano, Spixana in arbëreshë, è un paese in provincia di Cosenza di circa 7000 abitanti, uno dei più popolati da questa etnia. Il paese è intriso di cultura albanese: in un punto centrale si trova un busto dell’eroe nazionale Scanderbeg. Qui sorge anche il Santuario della Madonna delle Grazie, luogo di vitale importanza la cui origine è attribuita ai primi insediamenti. Tutt’ora è un importante luogo di culto, dove si celebra la statua della Madonna ogni anno nei tre giorni successivi alla Pasqua con feste e messe accompagnate da canti in lingua arbëreshë, pur non mantenendo il rito bizantino. Un’altra grande tradizione sono i costumi albanesi che sfilano per le vie in occasione de Le Vallje, accompagnati da canzoni e danze tipiche.
2. Civita
Çifti, nome in albanese, è situato sempre nel cosentino e conta soli 819 abitanti. Sorge a strapiombo sulle gole del Raganello, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, ed è molto visitato per la sua cultura e i suoi luoghi suggestivi, come il Ponte del Diavolo. A Civita è stato mantenuto il rito bizantino nelle chiese; la più importante è Santa Maria Assunta, che conserva molti tratti orientali. Nel paese si possono ammirare le Case Kodra, abitazioni che hanno sembianze di volti umani, chiamate così in onore di Ibrahim Kodra, pittore albanese. Caratteristici sono anche i comignoli dalle forme fantasiose, costruiti a scopo apotropaico per allontanare la malasorte e per simboleggiare lo status sociale della famiglia. Anche qui si celebrano Le Vallje, ma i costumi sono diversi; ogni comunità arbëreshë ha la propria tipologia di costume.
3. Santa Sofia d’Epiro
Situato nel cosentino, Shën Sofia, è un piccolo paese di circa 2300 persone, che mantiene molte tradizioni arbëreshë. L’impronta balcanica si nota anche nell’architettura: il centro storico è organizzato secondo i quattro tipici Rioni (Gjitonia), come nei paesi albanesi. La cultura arbëreshë è promossa dall’accademia di arte e musica, dove si studiano i canti della tradizione. Di grande importanza è anche il Museo del territorio e del costume Arbëreshë, dove sono esposti gli abiti tradizionali femminili. A Santa Sofia d’Epiro è attiva l’associazione culturale femminile Shqiponjat (Aquile in albanese), nata nel 1994 come gruppo folcloristico.
4. San Cosmo Albanese
Strigàri in albanese, San Cosmo è il più piccolo tra i quattro paesi nominati, con 590 abitanti. Il suo nome in lingua arbëreshë deriva da un condottiero di Stura (Albania). Uno dei luoghi di culto più importanti è il Santuario dei Santi medici Cosma e Damiano, gioiello della comunità. Anche in questa chiesa si celebrano messe con il rito bizantino, e i santi vengono festeggiati dal 18 al 27 settembre. Una curiosità sulla festa è il pellegrinaggio a piedi che i fedeli di molti paesi limitrofi, tra cui Spezzano Albanese, compiono per raggiungere il Santuario. Anche qui si trova una statua di Scanderbeg nella via a lui dedicata.
In Calabria, oltre ai 4 sopracitati, ci sono moltissimi altri paesi di lingua arbëreshë da conoscere e visitare, ognuno con le proprie, uniche tradizioni.
Fonte Immagine: Wikimedia Commons
Articolo aggiornato il: 05/09/2025