La spedizione dei Mille è una delle fasi più importanti del Risorgimento italiano. Dalle memorie scolastiche, sovvengono eventi come la partenza da Quarto nella notte tra il 5 e il 6 maggio del 1860 o lo sbarco a Marsala l’11 maggio. Tra questi eventi maggiori, però, se ne nascondono altri altrettanto importanti. Uno di questi è lo sbarco di Giuseppe Garibaldi a Melito di Porto Salvo, avvenuto sulla spiaggia di Rumbolo nella notte tra il 18 e il 19 agosto 1860, che segnò l’inizio delle operazioni sulla parte continentale del Regno delle due Sicilie.
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Lo sbarco in calabria: una nuova fase della spedizione
Dopo la conquista della Sicilia, l’obiettivo di Garibaldi era risalire la penisola. Per questa nuova fase, furono più di 3.000 i volontari che parteciparono alla spedizione. Si imbarcarono a Giardini Naxos su due piroscafi: il Torino, comandato da Nino Bixio, e il Franklin, su cui si trovava Garibaldi. L’approdo a Melito di Porto Salvo, come confermano fonti storiche autorevoli come l’Enciclopedia Treccani, fu un’operazione strategica per avviare la conquista del continente e marciare verso Napoli.
Elemento chiave | Dettagli dell’evento |
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Data dello sbarco | Notte tra il 18 e il 19 agosto 1860. |
Luogo preciso | Spiaggia di rumbolo, melito di porto salvo (reggio calabria). |
Protagonisti | Giuseppe garibaldi, nino bixio e circa 3.500 volontari garibaldini. |
Mezzi navali | Piroscafi “torino” e “franklin”. |
Obiettivo strategico | Iniziare la campagna militare sulla parte continentale del regno delle due sicilie. |
I luoghi della memoria: il museo garibaldino e la stele
Per ricordare gli eroici eventi è stato costruito, nel punto esatto in cui Garibaldi e i suoi uomini sbarcarono, il Museo Garibaldino. Questo dispone di un patrimonio molto ricco, costituito da numerosi documenti e da cimeli rari come le armi e gli indumenti del patriota. Il museo consta anche di una zona sotterranea che ospita le tombe di alcuni garibaldini caduti in quella campagna, mentre al suo esterno è stata eretta una stele commemorativa. Per gli appassionati del Risorgimento, un ulteriore sito di interesse è Casina Ramirez, dove Garibaldi soggiornò dopo lo sbarco e che oggi è divenuta un ristorante.
Il relitto del piroscafo torino: un tesoro sommerso
Il piroscafo Torino, rimasto incagliato sul fondale sabbioso durante l’arrivo sulle spiagge di Melito di Porto Salvo, fu successivamente bombardato e gravemente danneggiato dalla Marina Reale Borbonica. Il suo relitto si trova ancora oggi nelle acque del Mar Ionio, precisamente a Rumbolo, ad una profondità compresa tra 2,5 e 7 metri. Il piroscafo conserva parti riconoscibili come l’albero motore e parte della sala macchine e ha ricevuto una dichiarazione di “bene di interesse culturale particolarmente importante” da parte del Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Calabria. Per preservare la memoria storica delle imprese dei Mille, sono state organizzate nel tempo visite guidate di snorkeling, allo scopo di osservare più da vicino i resti del Torino.
Lo sbarco dei Mille a Melito di Porto Salvo è uno di quegli eventi storici che talvolta passano in secondo piano. È però attraverso anche questi episodi che è possibile elaborare una visione più interessante e, soprattutto, più completa della storia d’Italia.
Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons
Articolo aggiornato il: 16/09/2025