Lo slang: origini ed esempi in inglese

Lo slang: origini ed esempi in inglese

Lo slang consiste in un complesso di parole o frasi non convenzionali, non appartenenti alla lingua di riferimento. Lo slang include espressioni di solito nate o in un contesto professionale, o derivate da una lingua pidgin, ed usate in modo speciale in un certo contesto sociale. L’origine stessa della parola slang è indefinita; apparve per la prima volta nella stampa intorno al 1800, applicata al discorso di classi malfamate e criminali a Londra. Il termine, tuttavia, era già probabilmente usato molto prima.

Origini e sviluppo

Lo slang deriva da conflitti di valori, a volte superficiali, spesso fondamentali. Quando un individuo applica il linguaggio in un modo nuovo per esprimere ostilità, per ridicolizzare o disprezzare, spesso con arguzia, potrebbe creare slang, ma la nuova espressione perirà a meno che non venga accolta da altri. Se lo speaker è un membro di un gruppo che scopre che la sua “invenzione” innesca una reazione dei suoi membri verso un’idea, una persona o un’istituzione sociale, l’espressione acquisirà valore in base all’unanimità dell’atteggiamento all’interno del gruppo. Un nuovo termine gergale è solitamente ampiamente utilizzato in una sottocultura prima che appaia nella cultura dominante. Così lo slang esprime gli atteggiamenti, non sempre dispregiativi, di un gruppo o classe nei confronti dei valori di un altro. Il gergo a volte deriva dall’interno del gruppo, facendo satira  dei propri valori, comportamenti e atteggiamenti. Lo slang, quindi, è prodotto in gran parte dalle forze sociali piuttosto che da un singolo che, da solo, crea e stabilisce una parola nella lingua. Questo è uno dei motivi per cui è difficile determinare l’origine dei termini gergali.

Lo slang è usato per molti scopi, ma generalmente esprime una certa attitudine nei confronti di qualcosa o qualcuno, e spesso lo stesso termine può esprimere atteggiamenti diametralmente opposti quando usato da persone diverse. Molti termini gergali sono principalmente dispregiativi, anche se possono essere ambivalenti quando usati in confidenza. Alcuni cristallizzano o rafforzano l’immagine di sé o promuovono l’identificazione con una classe o in gruppo. Lo slang a volte insulta o sciocca quando usato direttamente, ma ciò dipende sempre dal parlante, l’interlocutore ed il contesto in questione. Basti pensare a come, negli anni , la comunità nera si sia appropriata della parola dispregiativa “n***a” usata dai suprematisti bianchi durante gli anni di schiavitù in America, rendendola parte integrante di uno slang. Ad oggi, soprattutto nelle canzoni di rapper e trapper afro-americani, sentire che tra di loro si riferiscono con questo termine è molto comune. Chiaramente, qualunque persona di etnia o colore della pelle differente utilizzi questa parola è considerata estremamente offensiva, ma all’interno della black community invece è usata normalmente, quasi come una forma di riscatto.

Processi linguistici

I processi attraverso i quali le parole diventano slang sono gli stessi con cui le altre parole nella lingua cambiano forma o significato (o entrambi). Alcuni di questi sono l’impiego di metafore, similitudini, distorsione dei suoni in parole specifiche, generalizzazione, specializzazione, l’uso di acronimi, metonimie, sineddoche, iperboli, prestiti da lingue straniere, e così via. Ad esempio, in inglese, la parola “trip” (lit. viaggio) è un esempio di un termine che ha subito sia specializzazione e che generalizzazione. In primo luogo è diventato specializzato per significare un’esperienza psichedelica derivata dall’LSD, una potente droga allucinogena. Successivamente, si generalizzò di nuovo per significare qualsiasi esperienza causata da qualsiasi farmaco. Se ci riflettiamo, anche in italiano è avvenuta la stessa cosa!
Alcune parole gergali sono essenziali perché non ci sono parole nel linguaggio standard che esprimono esattamente lo stesso significato; ad esempio, il verbo “to freak-out”, ed il sostantivo “creep.” Poiché la maggior parte del gergo è usato a livello parlato, da persone che probabilmente non sanno che è slang, la scelta dei termini segue naturalmente una molteplicità di modelli di pensiero inconsci. Quando usato dagli scrittori, il gergo è molto più consapevolmente e accuratamente scelto per ottenere un effetto specifico. Gli scrittori, tuttavia, raramente inventano slang.

In letteratura

È stato affermato che lo slang è creato dagli individui per rinfrescare la lingua, per renderla più pungente e pittoresca, per fornire un vocabolario per nuove sfumature di significato. La maggior parte dei creatori e fornitori di slang, tuttavia, probabilmente non sono consapevoli di questi nobili scopi e non sembrano eccessivamente preoccupati di ciò. Con l’ascesa della scrittura naturalistica che richiedeva realismo, il gergo cominciò a insinuarsi nella letteratura inglese anche se le scuole ingaggiarono una guerra contro di esso, in particolare molte donne che aspiravano alla gentilezza e alla raffinatezza lo bandirono dalla casa. Così, lo slang fiorì nel sottosuolo, in santuari maschili come logge, sale da biliardo, barbieri e saloni.
Nel 1925 un’intera nuova generazione di scrittori naturalistici statunitensi ed europei era in rivolta contro le restrizioni vittoriane, e oggi qualsiasi scrittore può usare liberamente lo slang, specialmente nella narrativa e nel dramma. È diventato uno strumento indispensabile nelle mani di maestri satirici, umoristi e giornalisti. Lo slang è ora socialmente accettabile perché, se usato con abilità e discriminazione, aggiunge una nuova ed eccitante dimensione al linguaggio. Allo stesso tempo, viene studiato seriamente da linguisti e altri scienziati sociali come indice rivelatore della cultura che la produce e lo utilizza.

Vediamo insieme qualche esempio di tipico slang britannico:

  • Don’t teach your grandmother to suck eggs: lit. “Non insegnare a tua nonna a succhiare le uova” – potresti sentire qualcuno più anziano dire questo a una persona più giovane quando sente che il giovane è irrispettoso e arrogante, che pensa di poter insegnare qualcosa alla persona più anziana. ES: “Stop interrupting Miss Black! She is trying to explain this problem to the all class, don’t try to teach your grandmother to suck eggs!”—> “Smettila di interrompere Miss Black! Sta cercando di spiegare il problema a tutta la classe, non fare il sapientone!”
  • Don’t cry over spilt milk: lit. “Non piangere sul latte versato” – qualcuno potrebbe dirtelo quando hai fatto o è successo qualcosa di brutto, di irreversebile magari, ma te ne preoccupi più del dovuto. ES: “Even if you didn’t pass the exam this time, you can try again, so stop crying over split milk!” —> “Anche se non hai passato l’esame questa volta, lo puoi riprovare, quindi smettila di piangere sul latte versato!”
  • Easy peasy: un modo divertente e infantile per esprimere che qualcosa è facile da fare o capire. ES: “She asked me to help her repairing her car. Easy peasy!” —> “Lei mi ha chiesto di aiutarla a riparare la sua auto. Facilissimo!”
  • Head over heels: letteralmente significa “testa al di sopra dei tacchi”, il che chiaramente non ha senso. Ma per il suo uso nello slang assume il significato di “completamente, perdutamente”. ES: “My son fell head over heels with Julie” —> “Mio figlio si è innamorato perdutamente di Julie”
  • Not my cup of tea: è un detto usato quando qualcosa non è di vostro gradimento. ES: “My boyfriend loves football, but it’s not my cup of tea.” –> “Il mio ragazzo ama il calcio, ma a me non piace”.

Fonte immagine: Pexels 

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