Louisiana: tra vampiri aristocratici e letteratura Southern Gothic

Louisiana

Louisiana, alla scoperta di una terra che ha influenzato la letteratura dark fantasy e horror recente e alle leggende sui vampiri

«Capisco…» disse pensieroso il vampiro, poi attraversò lentamente la stanza fino alla finestra. Qui restò a lungo, in piedi, contro la luce di Divisadero Street e i bagliori intermittenti del traffico. Adesso il ragazzo riusciva a distinguere più chiaramente l’arredamento della stanza, il tavolo rotondo di quercia, le sedie. E su una parete, un lavandino e uno specchio. Posò la cartella sul tavolo e aspettò.
«Quanto nastro hai con te?» chiese il vampiro voltandosi, così che il ragazzo ora ne poteva scorgere il profilo. «Ce n’è abbastanza per la storia di una vita?»

Questo è l’incipit di uno dei più famosi romanzi dark fantasy e horror ambientati negli Stati Uniti, principalmente in Louisiana. Si tratta di Intervista col vampiro, scritto da Anne Rice e pubblicato in Italia nel 1993 da Salani Editore.

Il romanzo (reso celebre dal film omonimo con Tom Cruise, Brad Pitt e Antonio Banderas) appartiene a quel filone della letteratura statunitense meridionale che ha rimodulato il genere gotico, in base alle caratteristiche socio-culturali del territorio come la schiavitù oppure la vita degli aristocratici.

Per questo motivo la città di New Orleans e il resto della Louisiana sono diventate fonte di ispirazione per molte opere “Southern Gothic” o horror-dark fantasy contemporanee. Alle origini di questi topoi della letteratura americana, c’è  la peculiare storia coloniale della Louisiana.

Louisiana, un melting pot multietnico tra Europa, Africa e Americhe

In origine il nome indicava il territorio nordamericano controllato dai francesi tra il 1600 e il 1700, chiamato così in onore del sovrano Luigi XIV (noto anche  come il Re Sole) che avviò la campagna coloniale in quei territori conquistando un tratto di terra che si estendeva dal Golfo del Messico (passando per il Mid-West e i Grandi Laghi) fino al Québec.
In seguito alla sconfitta della Guerra dei Sette Anni e all’Indipendenza delle Tredici colonie inglesi, quel vasto territorio passò sotto il controllo dei neonati Stati Uniti d’America.

Una caratteristica peculiare della città statunitense è l’incontro tra culture diverse che l’hanno resa un melting pot eterogeneo. Ai nuovi dominatori di lingua inglese sopravvivevano i vecchi padroni di lingua francese e i Cajun (coloni francofoni originari dell’Acadia, una regione del Canada) poi abbiamo le diverse tribù di nativi americani e molti schiavi di colore provenienti dall’Africa occidentale o dai Caraibi.

Insomma, New Orleans ha risentito di questo clima culturale multietnico, dove “l’Europa si è fusa con l’America e con l’Africa, dando vita ad una cultura originale” e diversa da gran parte degli stati meridionali degli USA. Rispetto ad altre realtà come Miami, New York o Los Angeles, “New Orleans conserva gelosamente la sua anima europea”. Ciò è dimostrato dall’architettura della città (il famoso Quartiere Latino), dalla sua cucina, dalle leggende folk e dai toponimi riconducibili alla cultura francese.

All’anima europea della città, se ne aggiunge una “afro-caraibica” dovuta all’arrivo di schiavi usati nelle piantagioni di cotone e di zucchero. Tali schiavi furono convertiti al cristianesimo, ma avevano portato con sé diverse credenze religiose della madrepatria che si fusero al credo cristiano e a quello dei nativi. E’ il caso del vudù, originario dell’Africa occidentale ma diffusosi con alcune varianti nei Caraibi e negli Stati Uniti meridionali. Si tratta di una delle religioni afroamericane come anche la Santeria o il Rastafarianesimo, dove i culti originari degli schiavi incontrarono le fedi amerindie o il Cristianesimo.

Vampiri, zombie e religione vudù; dalle storie folk ai romanzi di Anne Rice

Come affermato da Pulp quotidiano di libri, a New Orleans esistono due figure di non-morto: il vampiro (di origine europea) e lo zombie (di origine afrocaraibica). La nascita delle due creature degli incubi era causata dagli uragani che, colpendo la città con violenza, distruggevano i cimiteri. Acausa della forza del vento e dalle esondazioni, le bare e i corpi tornavano in superfice per creare uno scenario inquietante.

E’ proprio questo mondo (la New Orleans settecentesca dei giovani aristocratici annoiati e i grandi latifondi dove si produceva cotone) che ha ispirato il Ciclo dei Vampiri della scrittrice americana Anne Rice, iniziato nel 1976 con Intervista col vampiro. Nel romanzo cult per una generazione, il protagonista Louis de Ponte du Lac racconta la sua storia personale al giornalista Daniel Molloy, partendo dalla sua giovinezza come proprietario di una piantagione di schiavi fino ad incontrare il vampiro bohémien Lestat de Lioncourt. Quest’ultimo lo convince a lasciare la vita mortale per quella eterna.

Il romanzo divenne un bestseller in poco tempo, Rice proseguì il suo ciclo con altri dodici romanzi (l’ultimo è Blood Communion: A Tale of Prince Lestat del 2018) e grazie al successo della serie, il regista  Neil Jordan diresse l’adattamento cinematografico con il duo Pitt-Cruise.  Adesso, il canale televisivo AMC ha avviato la produzione di una serie tv basati sui romanzi di Anne Rice con Sam Raid e Jacob Anderson.

Il Southern Gothic, tra paesaggi oscuri e personaggi grotteschi

Il Southern Gothic rappresenta un filone particolare della letteratura americana derivato dal gotico figlio del Romanticismo-Decadentismo che vide il massimo esponente americano nel poeta e scrittore Edgar Allan Poe. Nel caso di questo genere abbiamo l’incontro tra la letteratura gotica e i paesaggi del meridione degli USA, dalle piantagioni di cotone ai “personaggi paradossali”, nonché le leggende e i racconti folk.

Influenze di questo genere si possono trovare nella produzione di Mark Twain, di Truman Capote oppure di Harper Lee dove si concentrano sulla “paradossalità e stravaganza dei personaggi” eliminando l’elemento sovrannaturale e horror.

Tra gli altri esempi di gotico meridionale abbiamo il romanzo Le strade del mare di Donal Ray Pollock (pubblicato nel 2011), dove non abbiamo vampiri, zombi o magia vudù; bensì personaggi grotteschi e spaventosi come una coppia di serial killer e un pastore malvagio. Dal romanzo il regista Antonio Campos ha tratto un film uscito nel 2020 (disponibile su Netflix), che vanta la presenza di Tom Holland, Robert Pattinson e Sebastian Stan.

Fonte immagine di copertina: Pixabay

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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