Maschere tribali: significato, storia e tipologie

Maschere tribali: storia e tradizioni

Maschere tribali: significato, storia e tipologie da conoscere

Le maschere tribali rappresentano molto più di una semplice forma di espressione artistica; per le tribù di tutto il mondo, esse sono un potente strumento di connessione con il mondo spirituale, un ponte tra il mondo terreno e quello ultraterreno. In particolare nelle culture indigene, le maschere tribali sono oggetti carichi di significato simbolico e spirituale, utilizzati in rituali sociali, religiosi e in cerimonie propiziatorie, come i riti di fertilità. Attraverso le maschere tribali, si entra in contatto con gli spiriti degli antenati, con le divinità e con le forze della natura. La loro funzione è spesso apotropaica, di protezione, e il loro utilizzo è centrale in molti riti di passaggio o riti funebri. Ogni maschera è un’opera unica, frutto dell’artigianato e della tradizione di un popolo, un oggetto che racchiude in sé storia, credenze e valori tramandati di generazione in generazione. L’intaglio del legno, la policromia e la simbologia animale sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano queste opere d’arte. Questo articolo vuole illustrare il mondo delle maschere tribali, analizzandone il significato, le caratteristiche e le differenze a seconda delle aree geografiche di provenienza, l’Africa, l’Asia e l’America, con particolare attenzione per le loro varianti regionali.

Il significato delle maschere tribali nel mondo

In molte culture, queste maschere sono considerate oggetti sacri, dotati di un grande potere spirituale. Vengono spesso impiegate in danze rituali, cerimonie religiose o eventi sociali di grande importanza per la comunità, come la già citata danza della pioggia. In alcune culture, si pensa che queste maschere siano abitate da uno spirito o che possano fungere da tramite per l’aldilà.

Il legame con gli antenati

In diverse culture indigene hanno un forte valore simbolico e rappresentano un importante elemento di connessione con gli antenati della tribù. Spesso la religione animista e lo sciamanesimo sono il fulcro delle credenze di queste popolazioni, che vedono nelle maschere un tramite con le forze ultraterrene.

Maschere tribali: materiali e spiritualità

Il legno è il materiale più utilizzato per la realizzazione di queste maschere: è facile da reperire e, secondo le credenze tribali, proviene da alberi intrisi di spiriti e forze della natura. Queste maschere sono un tramite per comunicare con il mondo degli spiriti. I membri delle tribù credono che, indossando queste maschere durante danze e rituali, accompagnati da musica e canti, si possa entrare in uno stato di trance che permette una comunicazione diretta con gli spiriti degli antenati. Di solito, sono gli uomini anziani o le personalità di spicco della tribù a indossare le maschere tribali.

Maschere tribali africane: caratteristiche e tipologie

L’Africa è forse il continente più noto per la produzione di maschere tribali. Gli esemplari di maschere utilizzati in queste zone sono di solito realizzati in legno, a volte impreziositi con polveri naturali colorate, tessuti, ossa, fibre vegetali o pelle. Si pensa che questi materiali possano intensificare il potere spirituale dell’oggetto. Le forme delle maschere africane variano a seconda del clan e della regione, possono essere allungate o più arrotondate. I fori per la bocca e per gli occhi possono essere piatti o in rilievo.

Le maschere tribali Baulè della Costa d’Avorio

Le maschere Baulè, provenienti dalla Costa d’Avorio, sono note per la loro stilizzazione e rappresentano per lo più figure animali, cariche di una forte simbologia.

Le maschere tribali Yohure e il sincretismo di uomo e animale

Le maschere Yohure, anch’esse della Costa d’Avorio, sono caratterizzate da una fusione di elementi umani e animali, fronte alta e decorazioni a zig-zag. Oltre alle Baulè e alle Yohure, anche le maschere Dogon, Fang e Lega sono esempi importanti dell’arte africana.

Le maschere tribali Punu: la bellezza femminile del Gabon

Le maschere Punu, originarie del Gabon e della Repubblica del Congo, sono invece dedicate alla bellezza femminile. Queste maschere sono facilmente riconoscibili per le loro acconciature elaborate e gli occhi dallo sguardo orientale.

Maschere tribali asiatiche: varianti regionali e utilizzo

In Asia, hanno un utilizzo molto vario, legato a tradizioni e credenze specifiche di ogni regione.

Le maschere tribali in Nepal: tra rituali e protezione

In Nepal, le maschere sono realizzate in legno o in pelle e, se rappresentano soggetti con capelli o barba, vengono utilizzati ciuffi di pelliccia. Sono usate durante rituali e spesso appese all’interno delle abitazioni come simboli di protezione.

Maschere tribali giapponesi: i guerrieri e il teatro Nō

In Giappone, le maschere avevano un ruolo nelle guerre tra il XV e il XVII secolo, con lo scopo di incutere timore nei nemici o di infondere coraggio ai guerrieri. Le maschere tribali giapponesi sono famose anche per il loro utilizzo nel teatro Nō, una forma di teatro tradizionale che combina danza, musica e recitazione.

Maschere tribali indonesiane: natura e spiritualità

In Indonesia, hanno una duplice funzione: sono appese nelle case come elemento decorativo e portafortuna, ma sono anche utilizzate in riti legati alla natura, come quelli che scandiscono il ciclo delle stagioni.

In America: arte e ritualità

Nelle Americhe, assumono caratteristiche uniche a seconda delle diverse culture indigene.

In Nord America: le opere d’arte mobili

In Nord America, le popolazioni indigene, come i Tlingit, realizzano maschere che sono considerate opere d’arte, con parti mobili come la mascella o le palpebre. Le maschere Kachina delle culture Hopi e Zuni sono altri esempi di maschere tribali nordamericane, utilizzate in danze rituali e cerimonie religiose, come anche le maschere Iroquois.

In America Latina: tra pietra e legno

In America Latina, molte maschere tribali sono state realizzate in pietra, il che suggerisce che non fossero destinate a essere indossate, dato il loro peso. Esistono anche esemplari in legno, che indicano un utilizzo durante riti cerimoniali.

Le maschere tribali azteche: il culto dei defunti

Le maschere degli Aztechi, ad esempio, venivano utilizzate per adornare i corpi dei defunti, come omaggio al loro viaggio nell’aldilà.

Collezionismo e conservazione 

Oggi, le maschere tribali sono oggetti ricercati da collezionisti, soprattutto privati, e rappresentano una testimonianza di una cultura e di un patrimonio da preservare. La loro conservazione è fondamentale per mantenere viva la memoria di queste tradizioni e per permettere alle future generazioni di apprezzare la bellezza e il significato di queste opere d’arte uniche.

Fonte immagine in evidenza: Freepik

 

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