Lettere a Milena, Franz Kafka: i frammenti più belli

Lettere a Milena di Franz Kafka: i frammenti più belli

Le Lettere a Milena fanno parte dei vasti carteggi che Franz Kafka ha intrapreso nella sua vita.

La destinataria di queste lettere è Milena Jesenská, una giornalista e scrittrice della quale Kafka si innamorerà, tanto da affidarle i suoi diari e manoscritti. Le prime lettere a Milena di Franz Kafka risalgono al 1920. Lo sfondo del carteggio è costituito dalla malattia che logora lo scrittore, il quale trova conforto nello scambio di lettere con Milena nella speranza che essa trovi il coraggio di lasciare il marito e di raggiungerlo a Praga.

Ecco i frammenti più belli delle Lettere a Milena di Franz Kafka

La giornata è molto breve, con Lei e soltanto con qualche altra inezia è bell’e passata e terminata. È molto se rimane un po’ di tempo per scrivere alla vera Milena perché quella ancor più vera era qui tutto il giorno nella camera, sul balcone, nelle nuvole.

Ma è insensata, questa smania di lettere. Non basta una sola, non basta sapere una volta per tutte? Certo che basta, ma ciononostante reclino la testa e bevo le lettere e so soltanto che non vorrei smettere di bere.

O il mondo è piccolissimo o noi siamo giganteschi, in ogni caso lo empiamo completamente.

Di fronte all’angoscia e all’insonnia, Milena è per Kafka un faro di luce e vitalità che allevia la sua pena

Nelle Lettere a Milena di Franz Kafka, lo scrittore è totalmente immerso nell’amore che prova per questa donna; anche una sola parola scritta da lei diventa per Kafka un motivo abbastanza forte per far fronte alla stanchezza.

Che bella cosa aver ricevuto la sua lettera, doverle rispondere col cervello insonne. Non so scrivere niente, mi aggiro soltanto fra le righe, alla luce dei suoi occhi, al respiro delle sue labbra come in una bella giornata felice che rimane bella e felice, anche se la testa è malata e stanca.

Un mese fa non ero forse un uomo migliore? Stavo in pensiero per te, sapevo del tuo male, ora più nulla, ora penso soltanto alla mia malattia e alla mia salute, e l’una e l’altra, è vero, la prima come la seconda, sei tu.

Sono stanco, non so nulla e non vorrei che posare il viso nel tuo grembo, sentire la tua mano sul mio capo e rimanere così per tutte le eternità.

Vedi, Robinson dovette arrolarsi, compiere il viaggio pericoloso, fare naufragio e molte altre cose, a me basterebbe perdere te e già sarei Robinson. Ma sarei più Robinson di lui. Egli aveva ancora l’isola e Venerdì e molte altre cose e infine la nave che andò a prenderlo e tramutò quasi ogni cosa in un sogno, io non avrei niente, nemmeno il nome, anche questo l’ho dato a te.

E forse non è vero amore se dico che tu mi sei la cosa più cara; amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso.

Nelle Lettere a Milena di Franz Kafka è evidente l’amore dello scrittore

Presto, però, sopraggiungerà la consapevolezza di Franz riguardo al fatto che Milena non sarà mai disposta a lasciare il marito per lui. Kafka, infatti, preso dall’angoscia, le chiederà di non scrivergli più, ponendo fine a uno dei carteggi d’amore più belli.

Incomincia la malia dello scriver lettere e sempre più mi distrugge le notti che già si distruggono per conto loro. Devo smettere, non posso più scrivere. Oh, la sua insonnia è diversa dalla mia. Per favore, non scriva più.

Fonte immagine: Pixabay

Altri articoli da non perdere
Don Juan Tenorio, José Zorilla | Recensione
El Don Juan Tenorio

Don Juan Tenorio è un'opera teatrale scritta nel 1844 da José Zorrilla y Moral, ed è considerata uno dei drammi Scopri di più

8784, il libro d’esordio di Chiara Primavera | Recensione
8784

Chiara Primavera debutta con il suo romanzo 8784. Non esiste amore a Napoli… o sì? Si chiede la scrittrice Chiara Scopri di più

L’uomo che aveva visto tutto: il visionario romanzo di Deborah Levy
L'uomo che aveva visto tutto: il visionario romanzo di Deborah Levy

L’uomo che aveva visto tutto è un romanzo di Deborah Levy pubblicato nel 2019, ed edito in in Italia per Scopri di più

Sulle tracce del Nobel ecologista di Maria Laura Crescimanno
Sulle tracce del Nobel ecologista

Sulle tracce del Nobel ecologista | Recensione Maria Laura Crescimanno è nata a Palermo nel 1962 e ha studiato Lingue Scopri di più

Opere di Santō Kyōden: dai quartieri di piacere alla censura
Opere di Santō Kyōden: dai quartieri di piacere alla censura

Santō Kyōden (1761-1816) era un autore di gesaku, cioè quella narrativa che dominò la seconda parte del periodo Edo o Scopri di più

Il Blu delle rose, la favola distopica di Tony Laudadio
il blu delle rose

Recensione del libro Il blu delle rose, di Tony Laudadio edito da NNeditore. Un romanzo straordinario che affaccia su un Scopri di più

A proposito di Teresa Attianese

Vedi tutti gli articoli di Teresa Attianese

Commenta