Avete mai sentito parlare di monogatari giapponesi? Il termine monogatari significa “raccontare storie” e indica un genere letterario fiorito principalmente durante il periodo Heian (794-1185). Si tratta di opere narrative in prosa, spesso arricchite da inserti poetici, scritte da autori appartenenti all’aristocrazia per intrattenere il loro stesso mondo. Questi racconti trattano vicende romanzesche, talvolta con elementi sovrannaturali o fantastici.
Si dividono in diverse categorie, tra cui due gruppi principali: gli tsukuri monogatari (racconti romanzeschi) e gli uta monogatari (racconti poetici). I primi si concentrano su eventi fantastici o miracolosi, mentre i secondi nascono attorno a una serie di poesie, anche se i temi amorosi e cortesi sono spesso molto simili.
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Le tipologie di monogatari a confronto
Per comprendere meglio le differenze, ecco una tabella che riassume le caratteristiche distintive dei principali monogatari trattati.
Monogatari e tipologia | Tema centrale e protagonista |
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Ise Monogatari (uta monogatari) | Le avventure amorose narrate attraverso la poesia. Protagonista: Ariwara no Narihira. |
Genji Monogatari (tsukuri monogatari) | La vita e gli amori del “principe splendente”. Considerato il primo romanzo psicologico del mondo. |
Gunki Monogatari (racconti di guerra) | Cronache di conflitti tra clan guerrieri. Protagonisti: la classe samurai e le loro casate. |
Ecco alcuni esempi di monogatari giapponesi: i 3 più importanti
Ise Monogatari
Diviso in 125 dan, cioè episodi, uniti dalla presenza di un protagonista: Ariwara No Narihira. Considerato un idolo poiché è un uomo di corte, bello, nobile e sensibile verso la natura. Inoltre è ritenuto un modello di amante o amatore perché “segue l’etichetta”, cioè il corteggiamento deve avvenire seguendo delle regole precise. Ise monogatari è incentrato sull’estetica culturale della corte Heian e una particolarità è che è possibile leggerlo mischiando gli episodi, arrivando sempre a un finale.
Genji Monogatari
Composto nei primi anni del 1000, quando il Giappone comincia ad avere autonomia culturale. L’autrice è Murasaki Shikibu, una dama di corte, e con quest’opera voleva intrattenere le donne, ma alla fine ebbe molto successo anche tra gli uomini. Presenta circa 450 personaggi con una introspezione psicologica che non si ritroverà più per secoli. Il protagonista indiscusso è Genji, raffigurato come uomo per eccellenza, avente tutte le virtù e abilità possibili per essere affascinante. Si destreggia in tutte le arti, è acculturato, conosce la calligrafia (al tempo era molto importante), sa suonare e comporre poesie. Nelle relazioni umane è molto generoso e raffinato, però presenta anche dei difetti: Murasaki mette sotto i riflettori i suoi pregi ma tra le righe ci fa capire quanto non sia perfetto, con un animo egoista e arrogante.
Opera molto realistica, ci presenta come era la vita a corte nell’epoca Heian, con i riti, i costumi, il folklore; essendo un monogatari, è una realtà filtrata, in quanto racconta solo la parte più gradevole, tralasciando i problemi dell’epoca. Presenta uno sviluppo narrativo perfetto, usa la tecnica della ripetizione e sostituzione, le azioni sono simili ma cambia i personaggi.
Genji divenne fonte di ispirazione anche al di fuori della letteratura, ispirando opere teatrali, gli emaki (rotoli dipinti che raffigurano le imprese di Genji, come quelli visibili presso il Metropolitan Museum of Art), paraventi e alcuni giochi. Famoso ancora oggi, sono stati creati anche videogiochi, film, manga e anime.
Gunki Monogatari
Successivi al XII secolo, i gunki monogatari (“racconti di guerra”) segnano un cambio di ambientazione e di protagonisti. Tra i più importanti si trovano l’Hogen monogatari, l’Heiji monogatari e, soprattutto, l’Heike monogatari. Sono resoconti di guerre che forniscono un contesto più politico e storico rispetto ai racconti di corte. Da un punto di vista linguistico sono molto vicini ai primi monogatari, ma qui c’è un maggiore uso di termini cinesi. Ci danno una visione ampia delle varie casate guerriere che esistevano al tempo, delle loro abitudini e di alcune pratiche come il “seppuku”, l’atto di togliersi la vita per non cadere nelle mani del nemico, un concetto fondamentale per l’etica samurai. Per approfondire, l’Enciclopedia Britannica offre una sintesi autorevole.
Se siete curiosi della storia del Giappone, non potete non leggere questi monogatari giapponesi, i 3 più importanti e quelli che hanno avuto più successo, ma ce ne sono tantissimi altri.
Fonte immagine: Wikimedia
Articolo aggiornato il: 07/09/2025