Narrativa Gesaku e i diversi generi

Narrativa Gesaku e i diversi generi

In Giappone, la narrativa diviene una caratteristica fondamentale negli ultimi anni del periodo Edo. Il termine Gesaku è stato coniato da Hiraga Gennai ed ha un connotato frivolo, infatti è considerata una narrativa di gioco.

La narrativa Gesaku è molto varia, si tratta di opere di intrattenimento spesso comiche, per la maggior parte ambientate nei quartieri di piacere, quindi sono legate al popolo.
La narrativa Gesaku si sviluppa in vari sottogeneri e un’unica storia può essere considerata appartenente a più generi.

I sottogeneri più importanti della narrativa Gesaku

Share Bon

Share è un termine che indica che “qualcuno o qualcosa è elegante”, mentre bon è la nigorizzazione di hon “libro”. Quindi sta a significare libri eleganti che trattano di vicende e costumi tipici di quel periodo.
Si svolgono nei quartieri di piacere, e un esempio di racconto appartenente a questo stile è lo “Yushi Hogen” scritto da Tada no Jiji.
Si tratta di una storia buffa di un padre ed un figlio giovane, che insieme si recano in una casa di prostitute. Il padre, vanitoso, vuole essere apprezzato e dimostrare al figlio di essere un grande conoscitore di Tsuu. 
Il figlio invece aveva dei modi semplici e viene subito preso in simpatia dalle prostitute che mandano via il padre e restano con il figlio considerato un Hirogonomi, cioè una persona che mostra la propria personalità e non si vende.

Kibyoshi

Il termine Kibyoshi si può tradurre con “fascicoli gialli” poiché avevano la copertina gialla e presentavano molte illustrazioni.
Autore famoso di questo genere è Santoo Kyouden e la sua storia più importante narra di un ragazzo, Enjiro che purtroppo è esteticamente non bello, ma al tempo stesso vuole acquistare la fama di essere un seduttore e con l’aiuto dei genitori riesce a frequentare molte donne, purtroppo però pagandole per fingere. Enjiro elabora delle scene ridicole: fa pubblicare da una rivista uno scandalo di cui è protagonista e arriva al punto di convincere i genitori a diseredarlo, poiché all’epoca chi era troppo dedito al libertinaggio veniva diseredato. Inoltre paga per un finto suicidio e alla fine sposerà una prostituta che lo aiuterà con queste finzioni.
Quest’opera rappresenta i costumi del tempo e ricordiamo anche come i lettori amavano riconoscersi in queste storie.

Successivamente, nel 1792, furono emanate le Riforme Tansei, un processo di moralizzazione e censura che colpisce soprattutto i Share bon e i Kibyoshi. Però queste riforme non sono solo negative, hanno incrementato l’istruzione, creato biblioteche e avvicinato le donne alla letteratura.
Perciò si ha un cambio nella narrativa Gesaku che si può intravedere nei prossimi generi.

Kokkeibon

I Kokkeibon sono storie di carattere comico e buffo, un esempio è l’opera “Tokaidou Douchu Hizakurige” (“A piedi lungo il Tokaido”).
È la storia di 2 personaggi buffi che viaggiano per il Giappone e raccontano le loro avventure divertenti basate su dei giochi, malintesi e errori. Non è un tipo di letteratura raffinata, difatti spesso sono presenti scene e battute volgari. Durante i loro viaggi i personaggi presentano anche luoghi, facendo soprattutto molta pubblicità e classificandoli come dei luoghi turistici, così da poter influenzare lo sviluppo culturale.

Ninjoubon

I Ninjoubon sono “libri di sentimenti” quindi storie meno frivole e incentrate sui sentimenti umani.
Dunque sono dei libri di sentimenti, ma allo stesso tempo non si riesce a fare a meno di parlare dei quartieri di piacere. Però c’è una differenza, precedentemente si parlava dei quartieri senza rispetto o regole morali, invece nei Ninjoubon temi come quartieri di piacere e cortigiane vengono trattati con più rispetto dei sentimenti umani. Le storie spesso presentano delle avversità che devono superare gli amanti, che fortunatamente terminano con un lieto fine.
I Ninjoubon si rivolgono a un pubblico diverso che include anche le donne che gradiscono quest’approccio sentimentale con una sfumatura erotica.

Yomihon

Gli Yomihon hanno maggior quantità di testo scritto rispetto alle illustrazioni e presentano un contenuto più moraleggiante.
Scrittore famoso di questo genere è Bakin che scrisse un’opera considerata forse la più lunga al mondo: “Nanso satomi hakkanden” tradotto con titolo “Storie degli 8 cani del clan satomi di Nanso”. In quest’opera ci presenta 2 principi:
1. Punire il male e incoraggiare le virtù;
2. La presenza del Karma, cioè come le azioni hanno delle conseguenze sia nel bene che nel male.

Goukan

Goukan significa “fascicoli messi insieme” poiché venivano venduti più fascicoli alla volta ed erano opere molto seguite dalle donne.
Divennero alternativa ai Kibyoushi ma con un tono che sfidava meno la censura e, dunque, con argomenti meno peccaminosi. Scrittore di questo genere è Tanehiko che ha scritto l’opera: “Nise Murasaki Inaka Genji” tradotta come “La pseudo Murasaki e il Genji di provincia”.
Genji è considerato la massima espressione della raffinatezza ed eleganza, che eccelle in tutte le arti, mentre Inaka Genji è rustico. Anche lui avrà una serie di amori ma si tratta di una parodia quindi sarà inadeguato e compirà errori.

La narrativa Gesaku inizialmente non è stata oggetto di studio poiché gli studiosi preferivano opere più elevate, ma adesso è considerata più importante dato che permettono di scoprire costumi e abitudini del tempo.

Fonte immagine: Pixabay

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