Origami modulare: come crearlo

Origami modulare: come crearlo

Origami modulare: come crearlo è una piccola guida alla scoperta di questa tecnica che è un’evoluzione degli origami semplici e con cui si possono creare strutture complesse unendo più origami di carta.

L’ origine del nome

Innanzitutto, il termine origami deriva dal giapponese ori, che significa “piegatura” e kami (che dopo vocale diventa gami), che vuol dire “carta”.
Si tratta quindi di una tecnica che permette di creare forme bidimensionali e figure tridimensionali tramite la piegatura di fogli di carta. Anche se la parola è giapponese, secondo alcune fonti l’arte di piegare la carta è nata in Cina nel secondo secolo. In ogni caso, l’usanza di creare origami, spesso da regalare o usati come addobbi, si è diffusa anche in altri Stati tra cui il Vietnam.

I creatori di origami

Tra i più famosi in questo campo e soprattutto nel creare origami modulare si ricordano Robert Neale e Mitsunobu Sonobe. Il primo ha scritto numerosi libri sull’argomento ed ha creato un’organizzazione che poi è cresciuta diventando l’attuale OrigamiUSA. Sonobe è invece ricordato per il modulo che porta il suo nome.

La tecnica

Questa parte è il cuore di Origami modulare: come crearlo poiché si passa al procedimento pratico. Il primo esempio di origami modulare sembra risalga alla prima metà del 1700.
Questa tecnica è basata sull’assemblaggio di più moduli, ossia più fogli piegati, e con pazienza e precisione può dare vita a forme complesse quali animali o edifici di carta. Il primo passo è imparare a realizzare il modulo base, che poi viene ripetuto con gli altri fogli. Il procedimento per creare un origami modulare è il seguente: si usa un rettangolo di carta la cui base è il doppio dell’altezza e si piega verso il basso, poi è necessario piegare e riaprire il foglio, senza però disfare la prima piega, in modo da individuare la metà del lato lungo; si piegano poi verso il basso gli angoli in alto e sinistra e a destra, si piegano poi verso l’alto gli angoli in basso a sinistra e a destra, infine si piega a metà in entrambi i sensi. A questo punto si ottiene una sorta di triangolo tridimensionale.
Una volta raggiunta la padronanza con la tecnica del modulo base, si può scegliere l’origami modulare da realizzare servendosi dei vari moduli e dei diversi tipi di montaggio. Un primo tipo è quello a torre, per cui è necessario impilare i moduli. Un secondo tipo di montaggio è quello a raggio e per realizzarlo bisogna inserire le alette di due moduli nella fessura di un altro. Un terzo montaggio è chiamato alternato in quanto funziona in maniera simile a quello a raggio ma nel corso del processo si capovolgono alcuni moduli. Quarto tipo di montaggio è quello a ponte, per cui si infila l’aletta esterna di un modulo nella fessura di un altro ma saltando una fila rispetto a come si procede per il montaggio a raggio. Quinta tipologia di montaggio è quella singola per cui si infilano entrambe le alette di un modulo nella fessura di un altro e così via.
Infine, vi è il montaggio a cavallo per cui i moduli sono disposti uno dentro l’altro dal lato delle alette. La tecnica per creare un origami modulare potrà sembrare intricata, ma gli sforzi sono ben ripagati dalle creazioni uniche a cui si può dare vita.

Fonte immagine: Freepik

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Studentessa laureanda dell'Università di Napoli "L'Orientale".

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