Vi siete mai chiesti perché, tra le guglie del monumento più famoso della Catalogna, la Sagrada Família, si ergono ancora oggi delle gru?
Nonostante la costruzione sia stata avviata nel 1882, la basilica rimane tuttora incompiuta. La data di completamento della sua struttura principale è prevista per il 2026, anno in cui ricorre il centenario della morte accidentale del suo ideatore: Antoni Gaudí.
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Il progetto e la tragica fine di Gaudí
Il celebre architetto, massimo esponente del Modernismo Catalano, subentrò al progetto un anno dopo l’inizio dei lavori, inizialmente affidati a Francesc de Paula Villar, dedicando gran parte della sua vita alla progettazione del “Tempio Espiatorio”. La cattedrale avrebbe dovuto avere 3 facciate e 18 torri, ma il destino cambiò le carte in tavola il 7 giugno 1926, quando Gaudí fu travolto da un tram. Morì tre giorni dopo all’ospedale Santa Creu.
L’epilogo di questo incidente è che nessuno riconobbe subito “l‘architetto di Dio”, come veniva soprannominato per la sua grande devozione. Gaudí perseguiva l’umiltà e, nonostante la fama, evitava apparizioni pubbliche, motivo per cui la maggioranza della popolazione ignorava il suo aspetto. Fu il cappellano della Sagrada Família a riconoscerlo. Il funerale coinvolse migliaia di cittadini, che resero onore all’uomo che aveva inciso nella città armonie di colori e strutture.
Le cause dei ritardi: una costruzione lunga 140 anni
La morte di Gaudí non fu l’unico evento a rallentare il processo di costruzione. Durante la Guerra Civile Spagnola (1936-1939), un incendio doloso divampò nella cripta, distruggendo gran parte dei progetti originali, dei disegni e dei modelli in gesso lasciati dal maestro. Il suo successore, Domènec Sugrañes, e gli architetti che seguirono dovettero ricostruire la visione di Gaudí basandosi sui pochi materiali sopravvissuti.
Un’altra ragione fondamentale della lentezza è il suo modello di finanziamento. Essendo un tempio espiatorio, la costruzione, come specificato sul sito ufficiale, è finanziata esclusivamente tramite donazioni private e i biglietti dei visitatori, senza alcun fondo pubblico.
Le tappe della costruzione: perché la sagrada família è ancora incompiuta?
Fattore di ritardo | Descrizione dell’impatto |
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Morte di Gaudí (1926) | L’architetto lasciò il progetto completato solo in parte, con indicazioni generali ma non tutti i dettagli definiti. |
Guerra civile spagnola (1936) | Un incendio nel laboratorio distrusse la maggior parte dei progetti originali, richiedendo un enorme lavoro di ricostruzione interpretativa. |
Modello di finanziamento | La costruzione dipende interamente da donazioni e biglietti, senza fondi statali, legando l’avanzamento al flusso di cassa. |
Complessità tecnica | Le innovative soluzioni strutturali di Gaudí (archi catenari, colonne inclinate) hanno richiesto lo sviluppo di nuove tecniche costruttive. |
Quando finiranno i lavori della sagrada família?
Nonostante i rallentamenti, inclusa una pausa temporanea dovuta alla pandemia di Covid-19, i lavori procedono. La data del 2026 è stata confermata per il completamento delle 18 torri, con il culmine della torre centrale dedicata a Gesù Cristo. Ciononostante, i lavori su dettagli scultorei e sulla controversa scalinata della facciata della Gloria continueranno, con una fine definitiva del progetto prevista per il 2034.
L’eredità di Gaudí: un patrimonio mondiale
La geniale visione del mondo di Gaudí è oggi resa da capolavori come Parc Güell, Casa Batllò e Casa Milà. La stessa Sagrada Família, insieme ad altre opere dell’architetto, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un riconoscimento che ne celebra l’eccezionale valore universale. Il “più catalano tra i catalani” è oggi sepolto nella cripta della sua basilica, il cantiere eterno che continua a mantenere viva la sua memoria.
Articolo aggiornato il: 15/09/2025