Pietrasanta. Capoluogo artistico della Versilia

Pietrasanta. Capoluogo artistico della Versilia

Pietrasanta. Gioiello incastonato nel meraviglioso paesaggio toscano della Versilia. Terra di marmo, di artisti e di naturale bellezza. Terra di fascino ed arte che si respira in ogni angolo della città. Terra di contrasti e complementarietà di storia, cultura e tradizione.

«Quel che mi piace è Pietrasanta:

bellissima cittadina, con piazza unica,

una cattedrale da grande città,

e, sfondo, le Alpi Apuane.

E che paese all’intorno!

Che monti, che verde,

che ombre, che fiumi,

che ruscelli risonanti freschi di castagni

e gli olivi fra il verde!»

(Giosuè Carducci)

Culla di artisti, primo tra tutti il poeta e scrittore Giosuè Carducci (1835-1907), del quale è terra natia. Ma tra i più famosi figli di Pietrasanta vanno annoverati Stagio Stagi (1479-1561), scultore e ornamentista, e lo scultore e storico Vincenzo Santini (1807-1876), primo direttore della scuola d’arte locale e autore di Commenti storici sulla Versilia centrale.

Da sempre considerata come la piccola Atene, Pietrasanta possiede anche una rete di cunicoli sotterranei, oltre a opere difensive strategiche, come le mura di cinta, ben visibili dalla piazza – affascinanti quando illuminate di sera – e raggiungibili grazie a un sentiero che termina alla Rocca di Sala, dalla quale è possibile ammirare la piana versiliese da Viareggio a Forte dei Marmi e, nelle giornate più limpide, visibili anche alcune isole dell’Arcipelago Toscano.

Da non dimenticare il Teatro La Versiliana con il Caffè di Romano Battaglia e tutte le mostre, botteghe e musei presenti sul territorio.

Pietrasanta: alcuni cenni storici

Le origini della città risalgono al 1255, quando un nobile milanese, Guiscardo da Pietrasanta, signore della provincia di Lucca, le diede il nome e lo stemma nobiliare, dando ai suoi cittadini i medesimi diritti e privilegi dei cittadini di Lucca. Segue il dominio di Castruccio Castracani, duca di Lucca, dopo il quale la città viene data in pegno ai genovesi. Conquistata dai francesi e restituita poi al Comune di Lucca, Pietrasanta conobbe un rapido sviluppo economico, diventando una delle principali mete artistiche e culturali a livello mondiale.

Architettura e Scultura

Ovunque a Pietrasanta si respira e ammira arte. Bellezze architettoniche e scultoree adornano la perla versiliese, dagli edifici religiosi a sculture d’arte moderna, che vivacizzano e colorano il borgo, rendendolo calamita culturale per turisti e visitatori.

La splendida Piazza Duomo è senza dubbio il valore indiscusso della città. Qui si ergono la Cattedrale di San Martino, con il suo particolarissimo campanile in mattoni rossi, la Chiesa di Sant’Agostino e la Torre delle Ore. Tra gli altri importanti edifici del centro storico si annovera la Chiesa di Sant’Antonio Abate, che ospita due grandi affreschi dell’artista Fernando Botero.

Ma ciò che rende davvero irresistibile Pietrasanta agli occhi degli osservatori catturandone il cuore è il pullulare di sculture marmoree e bronzee, che impreziosiscono la città e veicolano l’economia grazie alla loro lavorazione. Diventata punto di riferimento e luogo d’incontro sempre più importante per gli scultori provenienti da tutto il mondo, per apprendere l’arte della lavorazione artistica del marmo e del bronzo.

Il fervore artistico investe anche l’animo più ritroso, perché è impossibile restare indifferenti di fronte a cotanta meraviglia e talento. Le mani degli artisti, come per magia, svelano forme nascoste e significati ricavati da semplici blocchi di marmo. Situata infatti ai piedi dell’imponente catena delle Alpi Apuane, i cui bacini marmorei godono di fama mondiale, Pietrasanta ha quindi trovato una delle sue principali risorse nella lavorazione artistica e industriale di questa preziosa roccia calcarea. Numerosi gli operai specializzati che lavorano in zona, dopo aver appreso la loro arte negli studi e nelle botteghe e presso l’Istituto d’Arte Stagio Stagi, vecchia scuola per la preparazione dei marmisti.

Oggi il centro storico pullula di botteghe artigiane e mini musei, che offrono ai visitatori un suggestivo itinerario artistico, attraverso forme originali, colori vivaci e intensi e persino profumi, profumi che inebriano i sensi e disegnano nella mente legami visivi e olfattivi, mentre passeggiando nelle stradine il cuore viene rapito da entusiasmo e l’anima sperimenta la fanciullezza e l’estasi.

Nelle piccole botteghe artigiane che gremiscono la città non viene lavorato solo il marmo, ma anche il bronzo. Splendidi esempi di tali lavorazioni sono disseminati in tutto il centro storico, a cominciare dall’ingresso con la ragazza nuda sospesa sull’altalena.

Tra le sculture che popolano il centro, con le loro originali forme, si rammentano Il Centauro di Igor Mitoraj (1944-2014), lo scultore polacco che scelse Pietrasanta come luogo dove vivere e morire; ancora Il Guerriero di Fernando Botero, Chiave del Sogno di Kan Yasuda e tante altre.

Il turismo balneare

Se l’arte è peculiare polo d’attrazione per i visitatori, fornendo preziose risorse alla città, l’altra grande ricchezza del Comune di Pietrasanta risiede proprio nel turismo. La vicina Marina di Pietrasanta attrae i visitatori nel vivace sito balneare: moderne strutture e stabilimenti, una gran varietà di siti ricreativi serali, il Teatro all’aperto e il Caffè letterario della Versiliana catapultano turisti italiani e stranieri in un ambiente confortevole, godendo di un piacevole soggiorno. L’ampia spiaggia, con la sabbia fine e dorata, degrada dolcemente verso il mare, rendendola anche piacevolmente adatta ai bambini.

Pietrasanta è davvero uno dei luoghi più suggestivi e meravigliosi della Versilia.

Fonte immagine: adnkronos.com

A proposito di Emilia Cirillo

Mi chiamo Emilia Cirillo. Ventisettenne napoletana, ma attualmente domiciliata a Mantova per esigenze lavorative. Dal marzo 2015 sono infatti impegnata (con contratti a tempo determinato) come Assistente Amministrativa, in base alle convocazioni effettuate dalle scuole della provincia. Il mio percorso di studi ha un’impronta decisamente umanistica. Diplomata nell’a.s. 2008/2009 presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Pitagora” di Torre Annunziata (NA). Ho conseguito poi la Laurea Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel luglio 2014. In età adolescenziale, nel corso della formazione liceale, ha cominciato a farsi strada in me un crescente interesse per la scrittura, che in quel periodo ha trovato espressione in una brevissima collaborazione al quotidiano “Il Sottosopra” e nella partecipazione alla stesura di articoli per il Giornalino d’Istituto. Ma la prima concreta possibilità di dar voce alle mie idee, opinioni ed emozioni mi è stata offerta due anni fa (novembre 2015) da un periodico dell’Oltrepo mantovano “Album”. Questa collaborazione continua tutt’oggi con articoli pubblicati mensilmente nella sezione “Rubriche”. Gli argomenti da me trattati sono vari e dettati da una calda propensione per la cultura e l’arte soprattutto – espressa nelle sue più soavi e magiche forme della Musica, Danza e Cinema -, e da un’intima introspezione nel trattare determinate tematiche. La seconda (non per importanza) passione è la Danza, studiata e praticata assiduamente per quindici anni, negli stili di danza classica, moderna e contemporanea. Da qui deriva l’amore per la Musica, che, ovunque mi trovi ad ascoltarla (per caso o non), non lascia tregua al cuore e al corpo. Adoro, dunque, l’Opera e il Balletto: quando possibile, colgo l’occasione di seguire qualche famoso Repertorio presso il Teatro San Carlo di Napoli. Ho un’indole fortemente romantica e creativa. Mi ritengo testarda, ma determinata, soprattutto se si tratta di lottare per realizzare i miei sogni e, in generale, ciò in cui credo. Tra i miei vivi interessi si inserisce la possibilità di viaggiare, per conoscere culture e tradizioni sempre nuove e godere dell’estasiante spettacolo dei paesaggi osservati. Dopo la Laurea ho anche frequentato a Napoli un corso finanziato da FormaTemp come “Addetto all’organizzazione di Eventi”. In definitiva, tutto ciò che appartiene all’universo dell’arte e della cultura e alla sfera della creatività e del romanticismo, aggiunge un tassello al mio percorso di crescita e dona gioia e soddisfazione pura alla mia anima. Contentissima di essere stata accolta per collaborare alla Redazione “Eroica Fenice”, spero di poter e saper esserne all’altezza. Spero ancora che un giorno questa passione per la scrittura possa trovare concretezza in ambito propriamente professionale. Intanto Grazie per la possibilità offertami.

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