Caffè Letterario: cos’è, quando e dove nasce

Caffè Letterario, tra Storia e Contemporaneità

Caffè Letterario, tutto ciò che devi sapere

Il Caffè letterario può intendersi come un luogo di incontro tra il desiderio di ristorarsi ed il desiderio di accrescere la propria cultura. Inteso come un “locus amenus” ove ritrovarsi per sorseggiare una calda e profumata tisana o un aromatico caffè, leggendo un libro, fantasticando trame infinite, guardando quadri, osservandone il loro stile o, semplicemente, per chiacchierare con le persone care.

Il Caffè letterario inizia nel 1700 a divenire simbolo della classe illuminista e, di conseguenza, delle idee di libertà e di uguaglianza proprie del pensiero dell’Illuminismo trasformandosi nel luogo in cui discutere di tematiche culturali, di arte, di letteratura, spaziando dalla filosofia ed alla politica.

Esso si pone in primis come risposta della classe culturale illuminista ai salotti nobili ed alle accademie universitarie, inteso come un luogo di raccolta per chiunque voglia partecipare attivamente alle questioni poste dai letterati riuniti nel Caffè. In secondo luogo il Caffè diventa il simbolo di quella concezione di società che non basa più se stessa su una rigida ed irremovibile divisioni in classi ma è intrisa dell’idea per cui la cultura in sé è espressione di un ceto non distinguibile per censo o per nascita ma esclusivamente per intelletto ed estro artistico.

L’esempio lampante di questo “sinolo” tra cultura e caffè, nel 1700, sta nella scelta da parte del letterato Pietro Verri di intitolare il giornale da lui fondato proprio “Il Caffè”. Dal 1700 i Caffè Letterari si sono diffusi in varie aree geografiche e oggi ve ne sono vari che accolgono in loro librerie, mostre d’arte e spettacoli musicali e teatrali.

A Napoli, tra i vari Caffè Letterari presenti, vi è il “Libri & Caffè Teatro Mercadante”, sito all’interno del Teatro Mercadante di Napoli. Esso appare arredato con uno stile che si può definire “contemporaneo ecologico”, in quanto le sedie, i tavolini e gli scaffali della libreria ove sono esposti i testi, soprattutto di argomento letterario e teatrale, sono composti da cartone compresso. Agli antipodi, poi, delle due scalinate che dalla sala del Caffè portano verso il piano della libreria vi sono vetrine d’esposizione contenenti manufatti artigianali ed oggetti relativi al teatro, come ad esempio copioni di opere teatrali, e tali vetrinette similarmente si ritrovano anche nella prima sala d’entrata dello stesso teatro. Nel “Libri & Caffè Teatro Mercadante”, oltre che attività culturali, tra le quali mostre fotografiche, dibattiti letterari e presentazione di libri, vengono svolte anche attività enogastronomiche che prevedono l’assaggio di “boccaccini”, ossia di cibi tipici della cucina campana, e la degustazione di vini posti in abbinamento ai“boccaccini”. Simile al suddetto Caffè Letterario è il “Caffè Letterario Liberty”, nella Galleria Principe di Napoli dove, allo stesso modo, vengono organizzate attività culturali ed artistiche, tra le quali spettacoli d’arte e di musica, svolte sia all’interno del Caffè che all’esterno e dunque nella Galleria.

Il “Caffè Letterario Liberty” sorse nel 1998 e così come già il nome suggerisce, si richiama anche nell’arredamento, soprattutto in ferro battuto e vetro all’interno della sala che si presenta come un grande salotto raffinato, al filone artistico novecentesco del “Liberty”, ossia della cosiddetta “Arte Nuova” del XX secolo e si “immerge”, così, perfettamente nello stile di tutta la Galleria Principe di Napoli, anch’essa in maggioranza composta da ferro e vetro. Tale Caffè, inoltre, si pone, così come la sua posizione geografica tra Museo Nazionale e Centro Antico, tra la cultura artistica e letteraria, con la presenza di libri e manufatti napoletani, e quella storica, geografica ed artistica partenopea, grazie anche alla distribuzione gratuita di cartine geografiche e di guide cartacee turistiche entrambe relative alla città di Napoli.

Altro luogo culturale è il “Nea Artgallery, che è nel contempo galleria d’arte contemporanea, con ingresso gratuito, in Via Costantinopoli, e Caffè letterario, in Piazza Bellini e sottostante la Biblioteca di Ricerca di Area Umanistica dell’Università Federico II di Napoli. Il “Nea”, benché abbia due entrate distinte, costituisce un unico spazio tenuto insieme da un lungo corridoio che, percorso interamente dalla galleria, porta al Caffè e viceversa. Lo stile del luogo è ovunque contemporaneo  e molto colorato  appare il “Caffè” ove vi è la possibilità di consultare “in loco” i testi esposti oltre che, naturalmente, ad esempio, sorseggiare tisane profumate, ottimi caffè o assaggiare pasticcini. Su sfumature di bianco si mantiene, invece, la “galleria” sulle cui pareti immacolate risaltano i colori delle opere esposte.

I Caffè Letterari si pongono, così, nel corso della Storia, come crogiuolo delle arti umanistiche che vanno a riempire di cultura l’animo umano.

Ed è proprio in un caffè letterario, nel napoletano Gran Caffè Gambrinus”, sito in Via Chiaia, che il poeta Gabriele D’Annunzio nel 1892, mentre era in compagnia del poeta Ferdinando Russo, compose, scrivendola a matita sul marmo di uno dei tavoli del Caffè, la poesia che venne poi messa in musica nel 1904 dal compositore Francesco Paolo Tosti e cantata, poi, dal tenore Enrico Caruso, intitolantesi  “ ’A vucchella”:

Si comm’a nu sciurillo…
tu tiene na vucchella,
nu poco pucurillo,
appassuliatella.

Méh, dammillo, dammillo,
è comm’a na rusella…
dammillo nu vasillo,
dammillo, Cannetella!

Dammillo e pigliatillo
nu vaso…piccerillo
comm’a chesta vucchella

che pare na rusella…
nu poco pucurillo
appassuliatella…

Il caffè letterario in Francia e Inghilterra

I caffè letterari, come abbiamo visto, sono dei luoghi storici dove gli artisti e gli intellettuali si incontrano per discutere, scambiare idee e creare. In Francia e Inghilterra, alcuni dei più famosi caffè letterari sono stati luoghi di incontro per alcune delle menti più brillanti della storia. In Francia, il Café de Flore è stato uno dei più famosi caffè letterari di Parigi. Fondato nel 1887, ha ospitato alcuni dei più grandi nomi della letteratura francese, come Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir. Anche il Café de la Mairie, situato nel cuore del Marais, è stato un importante luogo di incontro per gli artisti e gli intellettuali parigini. In Inghilterra, il famoso caffè letterario di Londra è il Caffè Gilly’s, che si trova nel quartiere di Bloomsbury. Questo caffè è stato aperto nel 1728 e ha ospitato alcuni dei più grandi nomi della letteratura inglese, come Charles Dickens e Virginia Woolf. Altri caffè letterari famosi in Inghilterra sono il Caffè Poets House a Oxford e il caffè Royal a Cambridge, che hanno entrambi ospitato alcuni dei più grandi scrittori inglesi di tutti i tempi. 

L’Illuminismo in Italia in 5 punti

L’Illuminismo in Italia, come in altre parti d’Europa, fu un movimento intellettuale e culturale che ebbe luogo durante il XVIII secolo e che si caratterizzò per l’adozione di principi come la ragione, la libertà, la tolleranza e la dignità della persona. Ecco alcuni punti chiave dell’Illuminismo italiano:

  1. Il ruolo della ragione: l’Illuminismo italiano sottolineava l’importanza della ragione come fonte di conoscenza e di guida per l’azione umana. I filosofi illuministi ritenevano che la ragione dovesse essere utilizzata per superare le superstizioni e gli errori del passato e per promuovere il progresso e il benessere dell’umanità.

  2. La critica al potere politico: gli illuministi italiani, come quelli di altre parti d’Europa, erano critici nei confronti del potere assoluto dei monarchi e sostenevano la necessità di limitare il potere politico attraverso il sistema della monarchia costituzionale. Inoltre, sostenevano l’importanza della libertà di stampa e di espressione come strumenti per la libertà di pensiero e il progresso intellettuale.

  3. La diffusione delle idee: gli illuministi italiani si impegnarono a diffondere le loro idee attraverso il loro scritto, la loro predicazione e il loro insegnamento. Molti di loro pubblicarono libri, articoli e opuscoli che difendevano i loro principi e che erano destinati a un ampio pubblico.

  4. L’importanza dell’educazione: gli illuministi italiani ritenevano che l’educazione fosse fondamentale per il progresso intellettuale e sociale dell’umanità. Molti di loro si impegnarono a riformare l’istruzione e a promuovere l’istruzione pubblica e laica.

  5. L’influenza sulla rivoluzione francese: l’Illuminismo italiano ebbe un’influenza significativa sulla rivoluzione francese del 1789, che rappresentò una svolta nella storia dell’Europa. Molti dei principi illuministi, come la libertà, l’uguaglianza e la fraternità, divennero slogan chiave della rivoluzione francese e hanno continuato a influenzare il pensiero politico e sociale in tutto il mondo.

A proposito di Roberta Attanasio

Redattrice. Docente di Lettere e Latino. Educatrice professionale socio-pedagogica. Scrittrice. Contatti: [email protected] [email protected]

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2 Comments on “Caffè Letterario: cos’è, quando e dove nasce”

  1. Molto carino questo articolo, spiega un fenomeno culturale e fa conoscere la “faccia intellettuale” di Napoli 🙂

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