Il termine Shabby chic è traducibile letteralmente come “trasandato elegante” e indica uno stile di arredamento caratterizzato da un aspetto invecchiato ma curato e romantico. Oltre che un trend di design, è diventato un vero e proprio stile di vita. In questo articolo chiariremo quali sono le sue caratteristiche e la sua storia.
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La nascita dello stile Shabby Chic
Lo stile Shabby Chic nasce in Gran Bretagna, ispirato alle grandi ville delle campagne inglesi di epoca vittoriana. L’arredamento tipico di quelle tenute, con arredi eleganti, tende in velluto e divani imponenti, è stato rivisitato a partire dalla seconda metà del ‘900 per creare uno stile che richiamasse quell’atmosfera vintage. Il termine ‘Shabby chic’ fu coniato per la prima volta dalla rivista inglese di design “The World of Interiors” nel 1980.
A partire dagli anni ’80, lo stile si è diffuso in tutto il mondo, inondando le case delle classi borghesi in America, Italia e Francia. Oggi la sua popolarità è addirittura aumentata, grazie anche al fenomeno dell’upcycling, ovvero il recupero creativo di vecchi mobili. Sebbene esistano produzioni industriali, la vera essenza dello stile Shabby è raggiungibile solo attraverso un autentico processo di invecchiamento e trasformazione.
Caratteristiche e scelte d’arredamento
Lo stile Shabby Chic dona al “vecchio” una seconda possibilità, riportando a nuova vita mobili che altrimenti sarebbero gettati via. La scelta di mobili, colori e decorazioni è la parte più importante del processo.
Gli elementi chiave dello stile Shabby Chic | Descrizione e esempi |
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Colori | La palette è dominata dal bianco, beige, avorio e colori pastello polverosi (rosa antico, salvia, carta da zucchero). |
Mobili | Mobili in legno recuperati (credenze, comò) con forme elaborate, spesso verniciati di bianco e con effetto decapato (usurato). |
Tessuti | Materiali naturali come lino grezzo, cotone e pizzo. Fantasie floreali delicate sono molto comuni. |
Decorazioni | Candele, specchi con cornici intarsiate, gabbiette per uccelli, porcellane e fiori freschi o secchi (lavanda, rose). |
Mobili e colori
I mobili ideali hanno forme elaborate, intarsi e un aspetto vintage. I colori prediletti sono il bianco, il beige e le tinte pastello con effetto polveroso. Il legno scuro viene spesso dipinto di bianco o di un colore chiaro e poi trattato per creare l’effetto “vissuto”, attraverso pennellate irregolari e la tecnica del decapaggio, che simula l’usura del tempo.
Tessuti e decorazioni
Non solo i mobili: anche divani, letti e biancheria seguono questo stile. I tessuti cardine sono naturali come il lino, il cotone e il pizzo, sempre in colorazioni chiare. Le fantasie a fiori sono un’ottima scelta per cuscini e tendaggi. Lo stile Shabby Chic lascia grande spazio all’oggettistica: vecchie panche, cassettoni, candele e specchi con cornici elaborate sono tra i complementi d’arredo più utilizzati.
Lo Shabby Chic nel design contemporaneo
Nel mondo del design contemporaneo, lo stile Shabby Chic ha assunto nuove forme. Oltre all’estetica fiabesca, la sua versatilità ha abbracciato altri canoni. Poiché si basa sull’upcycling e sul riciclo, ognuno è libero di dare sfogo alla propria fantasia. Ad esempio, si è diffusa una variante chiamata “Industrial Chic”, che unisce il concetto di usura dello Shabby con l’estetica di uno stile industriale. Questo stile ricrea un’atmosfera vintage ispirata a loft e fabbriche, utilizzando materiali metallici, legno scuro e mobili dall’aspetto invecchiato, rappresentando la controparte più urbana del classico Shabby Chic.
Foto in evidenza: Freepik
Articolo aggiornato il: 11/09/2025
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