Lady Godiva fu una nobildonna anglosassone, vissuta nell’XI secolo e moglie di Leofrico, conte di Mercia. La sua figura storica è legata a una leggenda molto famosa che la dipinge come una donna forte e coraggiosa che cavalcò nuda nella città di Coventry per ottenere l’abolizione di un gravoso tributo imposto alla popolazione.
Indice dei contenuti
| Fatto storico documentato | Elemento della leggenda (successivo) |
|---|---|
| Godiva (Godgifu) era una nobildonna dell’XI secolo, moglie del conte Leofrico di Coventry. | La cavalcata nuda per le strade della città per protestare contro le tasse. |
| Era una devota benefattrice, proprietaria terriera e finanziatrice di monasteri e chiese. | Il marito Leofrico le lancia la sfida per metterla alla prova. |
| Il suo nome appare in documenti storici come il Domesday Book. | L’episodio di “Peeping Tom”, il sarto che la spiò e rimase accecato. |
La figura storica di Lady Godiva
La Lady Godiva storica, il cui nome era probabilmente Godgifu, era una figura reale e potente. Come conferma l’enciclopedia Britannica, era moglie di Leofrico, conte di Mercia, uno degli uomini più potenti d’Inghilterra prima della conquista normanna. Le fonti dell’epoca, come il Domesday Book, la descrivono come una ricca proprietaria terriera e una pia benefattrice, che insieme al marito fondò un monastero benedettino a Coventry. Non esiste alcuna fonte coeva che menzioni la sua celebre cavalcata.
La leggenda della cavalcata nuda e Peeping Tom
La leggenda della cavalcata apparve per la prima volta circa 200 anni dopo la sua morte. Secondo la versione più nota, Lady Godiva, stanca e oppressa dalle tasse imposte dal marito alla popolazione, gli chiese più volte di revocarle. Esausto, Leofrico decise di accontentarla solo se avesse cavalcato nuda per la città. Godiva accettò la sfida e cavalcò per le strade di Coventry, coperta solo dai suoi lunghi capelli. Leofrico aveva ordinato ai cittadini di restare chiusi in casa, ma un sarto, noto come Peeping Tom, disobbedì, spiandola da un buco in una persiana e rimanendo per questo accecato. Alla fine Leofrico mantenne la parola e abolì i tributi.
Esistono diverse varianti. Una versione più antica, fornita nella Flores Historiarum di Roger di Wendover, non menziona Peeping Tom. Altre cronache del XVII secolo ipotizzano che Godiva abbia attraversato la città come una “penitente”, indossando un semplice indumento intimo, una pratica comune all’epoca per chiedere perdono.
L’eredità di Lady Godiva nell’arte e nella cultura
La storia di Lady Godiva è stata oggetto di innumerevoli rappresentazioni. L’artista preraffaellita John Collier la immortalò nel celebre quadro del 1897, che la raffigura su un cavallo bianco. Alfred Tennyson celebrò la sua forza nel poema Godiva del 1840. In ambito musicale, è stata citata nell’album Go Go Diva de La Rappresentante di Lista e nel brano Don’t stop me now dei Queen.
Oggi, in molte facoltà universitarie di ingegneria, Lady Godiva è considerata una sorta di mascotte, definita la Musa dell’ingegneria. In passato, alcune organizzazioni universitarie organizzavano una cavalcata alla Godiva, una pratica oggi in gran parte abbandonata.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 10/09/2025

