Strumenti a corda: tipologie e sonorità

Strumenti a corda

Strumenti a corda: cosa sono e quali sono?

Gli strumenti a corda, definiti anche come cordofoni, sono strumenti musicali che permettono all’aria di trasformarsi in suono al passaggio attraverso le vibrazioni delle corde che li compongono; il corpo vibrante di tali strumenti è dunque un apparato di corde.

Cordofoni: descrizione e alcuni esempi

Gli strumenti a corda possono essere classificati, in base alla natura della vibrazione prodotta, in strumenti a corde sfregate, strumenti a corde pizzicate e strumenti a corde percosse.

L’elemento principe dei cordofoni è, palesemente, la corda che vibrando tonicamente conferisce all’aria i caratteristici suoni; gli strumenti a corde si presentano di solito come formati da un insieme di corde – la cordiera – dalle cui vibrazioni complesse, il suono fuoriesce polifonico.

Anticamente le casse degli strumenti muniti di corde erano costituite da gusci scavati e vuoti, da ossi, da testuggini e da legname derivato dagli archi da caccia; oggi esse sono soprattutto in legno, resine e materiali vari; oltre alle corde, lo stesso materiale delle casse contribuisce alla resa fonico-musicale dell’aria: in altre parole, la qualità del suono prodotto risente tanto della vibrazione tonica delle corde tonali quanto della struttura – forma, materiale – della cassa armonica.

Fra gli strumenti a corde figurano, ad esempio, gli archi (cordofoni nei quali il suono è prodotto dallo sfregamento meccanico ottenuto con un archetto monoidiocorde o polidiocorde), il pianoforte (a percussione, in quanto il suono si produce attraverso la percussione meccanica delle corde attraverso i martelletti), le cetre, l’arpa, il cembalo, la ghironda, le viole, la tromba marina.

Particolari cordofoni sono la cetra di Eolo, in cui le corde sono messe in vibrazione dal vento, e la mandochira (ideata dall’associazione La bottega del mandolino e venduta presso la storica Ditta di strumenti Giuseppe Miletti, sita in via San Sebastiano, a Napoli), strumento a tipiche corde pizzicate, “nato” dalla congiunzione di una chitarra e di un mandolino; la particolarità di questo strumento risiede nella cassa armonica che è rigonfia come nei mandolini ma segue la forma di quella delle chitarre: ciò consente la produzione idi suoni struggenti (come quelli del mandolino) e avvolgenti (come quelli della chitarra).

Strumenti a corda: alcuni elementi costitutivi

Fondamentale per la risonanza musicale è – per questo tipo di strumento – la parte concava dell’intera cassa; tali strumenti sono costituiti, inoltre, da martelletti (nel caso di cordofoni a percussione) e da tastiere; fra gli elementi caratteristici troviamo il capotasto (segmento su cui sono fissate le corde e posto al principio della tastiera dei cordofoni), il ponte (elemento su cui è possibile tener tese le corde), i pioli (elementi in genere in legno o in metallo attorno a cui è avvolta la corda e la cui funzione è quella di rendere abbastanza tesa la corda stessa, affinché essa possa permettere correttamente la produzione del suono), la paletta (porzione terminale degli strumenti a corda muniti di manico); fra gli arnesi di ausilio alla produzione di suono, ricordiamo l’archetto (tipico per la produzione di suono negli strumenti a corde sfregate) e il plettro (tipica lamina, di materiale vario, per l’ausilio nella produzione del suono negli strumenti a corde pizzicate).

Fonte immagine in evidenza: it.wikipedia.org

A proposito di Roberta Attanasio

Redattrice. Docente di Lettere e Latino. Educatrice professionale socio-pedagogica. Scrittrice. Contatti: [email protected] [email protected]

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