Il Vaisakhi, celebrato ogni anno il 13 o 14 aprile, è una delle ricorrenze più importanti del calendario Sikh. È una festa vibrante che intreccia la celebrazione della natura con il momento fondativo della comunità Sikh. Definito da alcuni “la festa più colorata”, il Vaisakhi è un evento che coniuga devozione religiosa, tradizioni culturali e un gioioso spettacolo di colori e cibi.
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I tre significati di Vaisakhi
Il termine Vaisakhi deriva da Vaisakha, secondo mese del calendario nazionale indiano. La sua importanza è triplice:
- Festa del raccolto: celebra la fine del raccolto invernale nel Punjab, una regione storicamente agricola. È un momento di ringraziamento per l’abbondanza della terra.
- Capodanno solare: in molte regioni dell’India, il Vaisakhi segna l’inizio del nuovo anno solare.
- Fondazione della Khalsa: è l’anniversario più sacro per i Sikh, in cui si commemora la nascita della Khalsa, la comunità dei “puri” o battezzati, istituita nel 1699.
La nascita del Khalsa: il cuore del Vaisakhi
Il significato religioso del Vaisakhi risale al 1699. In quel giorno, il decimo e ultimo guru umano, Guru Gobind Singh, radunò migliaia di fedeli ad Anandpur Sahib. Brandendo una spada, chiese chi fosse disposto a sacrificare la propria testa per la fede. Dopo un silenzio carico di tensione, un uomo si fece avanti e fu condotto in una tenda. Il Guru ne uscì con la spada insanguinata e ripeté la richiesta. Altri quattro uomini si offrirono volontari.
Alla fine, il Guru uscì dalla tenda con tutti e cinque gli uomini, vivi e vestiti con nuovi abiti. Essi divennero i Panj Pyare (i Cinque Amati), i primi membri della Khalsa. Il Guru li battezzò con l’amrit (acqua zuccherata) e poi chiese a sua volta di essere battezzato da loro, stabilendo un principio di uguaglianza. Da quel giorno, tutti i Sikh battezzati adottano un codice di condotta e i cinque articoli di fede noti come i 5 K.
I 5 K (Panj Kakar): i simboli del Sikh battezzato
I membri della Khalsa devono sempre portare con sé cinque simboli, come descritto da fonti autorevoli come l’enciclopedia Britannica. Essi non sono semplici oggetti, ma un richiamo costante ai principi del Sikhismo.
Simbolo (I 5 K) | Significato e descrizione |
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Kesh | Capelli e barba non tagliati, simbolo di spiritualità e rispetto per la creazione di Dio. Solitamente raccolti in un turbante. |
Kangha | Un pettine di legno, simbolo di pulizia e ordine mentale e fisico. |
Kara | Un bracciale d’acciaio, simbolo dell’unità con Dio e del legame con la comunità. Ricorda di agire rettamente. |
Kachera | Pantaloni corti di cotone, simbolo di autocontrollo e castità. |
Kirpan | Un piccolo pugnale o spada, simbolo del dovere di difendere i deboli e la giustizia. Non è un’arma di offesa. |
Come si festeggia il Vaisakhi: le celebrazioni
Il Vaisakhi è una festa di grande gioia. I fedeli, con abiti tradizionali dai colori vivaci, si recano presso i gurdwara (templi sikh) per pregare e ascoltare la lettura del Guru Granth Sahib (il libro sacro). Il momento culminante è il Nagar Kirtan, una processione colorata che si snoda per le strade. I canti devozionali (kirtan) accompagnano il corteo, guidato da cinque Sikh che rappresentano i Panj Pyare e dal carro che trasporta il libro sacro. La festa è celebrata in tutto il mondo dove esistono comunità Sikh, dal Punjab all’Inghilterra, dagli USA all’Italia.
Il Vaisakhi è dunque una ricorrenza che unisce la gratitudine per il raccolto alla riaffermazione dell’identità e dei valori di una delle religioni più giovani e diffuse al mondo.
Articolo aggiornato il: 10/09/2025.