Borgo Croce: guida al borgo d’arte rinato vicino a Reggio Calabria

Borgo Croce, un piccolo museo a cielo aperto

Borgo Croce è una piccola frazione del comune di Fiumara, in provincia di Reggio Calabria, diventata un simbolo di rinascita grazie all’arte. Questo luogo, un tempo segnato dal progressivo spopolamento, si è trasformato in un museo a cielo aperto grazie alla visione e alla passione dell’artista locale Mariagrazia Chirico. A partire dal settembre del 2021, Chirico ha avviato un’opera di riqualificazione dipingendo e decorando le case abbandonate, trasformando i segni dell’abbandono in tele colorate. Un progetto nato quasi spontaneamente che ha saputo coinvolgere l’intera comunità, attirando l’attenzione di visitatori e sostenitori attraverso raccolte fondi che continuano a finanziare la metamorfosi del borgo.

Cosa vedere a Borgo Croce: le installazioni principali

Passeggiare per Borgo Croce significa immergersi in una galleria d’arte diffusa, dove ogni angolo riserva una sorpresa. Tra le opere più fotografate e significative ci sono la piazzetta dei papaveri rossi realizzati in gomma eva, un’installazione delicata e colorata, e l’iconico vicolo del bacio, la cui parete reca il cartello “zona romantica obbligatorio baciarsi”. Impossibile non notare il murales della bambina con il palloncino rosso, un omaggio all’arte di Banksy, o le figure in stile picassiano che decorano la facciata di un edificio. Altre tappe imperdibili sono il murale che reinterpreta la Notte Stellata di Van Gogh, quello con le ali colorate (ideale per una foto ricordo), l’altalena con ghirlande bianche e una curiosa vasca gialla con le papere, tutti luoghi perfetti per interagire con l’arte.

Oltre i murales: l’arte nei dettagli

L’essenza artistica di Borgo Croce non si limita alle grandi opere murali. Camminando tra i suoi vicoli, magari dopo aver gustato un caffè nell’unico bar del borgo, si scopre che l’arte pervade ogni elemento: pareti, finestre, ringhiere e scalinate sono decorate con frasi, poesie e antichi detti calabresi. Questi dettagli raccontano aneddoti di vita e dispensano consigli, creando un dialogo continuo con il visitatore. È un’occasione per apprendere tradizioni locali non solo leggendo, ma anche parlando con i pochi e accoglienti abitanti. Inoltre, una piccola bottega artigiana permette di scoprire l’antica arte della produzione del sapone, aggiungendo un ulteriore tassello all’esperienza autentica del borgo.

Guida rapida alle opere di Borgo Croce

Per orientarsi tra le meraviglie del borgo, ecco una sintesi delle attrazioni artistiche da non perdere.

Installazione artistica Cosa rappresenta e dove trovarla
Vicolo del bacio Un angolo romantico con l’invito a baciarsi, perfetto per le coppie e per le foto. Si trova in uno dei vicoli principali.
Ali colorate Un grande murale interattivo dove i visitatori possono posizionarsi al centro per “indossare” le ali. Uno degli spot più popolari.
Piazzetta dei papaveri Una piccola piazza abbellita da decine di papaveri rossi fatti a mano, simbolo della delicatezza e della rinascita.
Frasi e detti sui muri Disseminati ovunque, su muri, scale e ringhiere. Rappresentano la saggezza popolare e l’anima del luogo.

Come arrivare e consigli per la visita

Raggiungere Borgo Croce richiede l’uso dell’automobile, poiché non è servito direttamente dai mezzi pubblici. Il borgo si trova nel territorio del comune di Fiumara, a circa 30 chilometri da Reggio Calabria. Partendo dalla città, si consiglia di percorrere la SS18 e seguire le indicazioni per Fiumara e poi per la frazione di Croce. La strada per arrivare è ricca di curve, tipica delle zone collinari dell’Aspromonte, ma il panorama ripaga del viaggio. Si consiglia di indossare scarpe comode per esplorare a piedi tutti i vicoli e le scalinate del borgo. La visita è libera e gratuita, possibile in ogni periodo dell’anno. Per maggiori informazioni istituzionali sul territorio, è possibile consultare il sito del Comune di Fiumara.

Un esempio di amore per il territorio

Borgo Croce è diventata una coloratissima realtà e si pone come un modello di resilienza, di amore per le proprie radici e di perseveranza. Tra i suoi vicoli adornati di piante e fiori è possibile percepire non solo la passione artistica, ma anche un profondo senso di comunità e di accoglienza. È la dimostrazione di come la creatività possa contrastare attivamente lo spopolamento, valorizzando il patrimonio esistente e trasformando un luogo in una destinazione unica e piena di vita.

Fonte immagine in evidenza: pagina Instagram di Borgo Croce

Articolo aggiornato il: 27/10/2025

Altri articoli da non perdere
Cosa fare a Pasquetta 2024: 5 attività da svolgere con amici
Cosa fare a Pasquetta 2024: 5 attività da svolgere con amici

Cosa fare a Pasquetta 2024: 5 attività consigliate La Pasquetta è una delle ricorrenze che più si attende durante l'anno, Scopri di più

Quartieri da visitare ad Amsterdam: i 5 più belli
Quartieri da visitare ad Amsterdam: i 5 più belli

I quartieri da visitare ad Amsterdam, capitale dei Paesi bassi, tra storia e cultura rappresentano per eccellenza una delle città Scopri di più

Trappole turistiche di Madrid: 5 da evitare
trappole turistiche di Madrid

In tutte le città del mondo è possibile imbattersi in qualche tipo di truffa: ciò è particolarmente vero per le Scopri di più

Luoghi da vedere in Tagikistan: 5 da non perdere
Luoghi da vedere in Tagikistan: 5 da non perdere

Il Tagikistan è uno stato dell’ex URSS situato in Asia centrale. Si tratta di uno stato senza sbocco sul mare Scopri di più

Cosa vedere nel Jordaan, il quartiere più caratteristico di Amsterdam
Cosa vedere nel Jordaan, il quartiere più caratteristico di Amsterdam

Situato a pochi passi dal centro città, il Jordaan vi conquisterà con il suo dedalo di canali pittoreschi e cortili Scopri di più

Monumenti più importanti di Cordova, i 3 consigliati
Monumenti più importanti di Cordova, i 3 consigliati

Cordova è una magnifica città andalusa che ha mantenuto viva la sua eredità araba, ebraica e cristiana, influenze che si Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Francesca Larné

Vedi tutti gli articoli di Francesca Larné

Commenta