Negli ultimi anni, in Italia, sempre più ristoranti “giapponesi” aprono sedi sul territorio offrendo una cucina ampia e variegata che incontra tutti i gusti. Uno degli elementi che ha contribuito alla rapida espansione di questo tipo di locali è la loro formula “all you can eat“, che permette di selezionare tutti i piatti che desideri da un menù ricchissimo e che offre una varietà incredibile di piatti orientali tra: nigiri, uramaki, gunkan, temaki e piatti della tradizione cinese. Ma vi siete mai chiesti com’è un autentico ristorante di sushi giapponese? E in Giappone, quali sono le catene di sushi più economiche dove i giapponesi si trovano per pranzare? Vediamo insieme 3 catene di sushi giapponese super economiche e le differenze con i sushi “all you can eat” proposti in Italia. Per chi volesse approfondire la cultura gastronomica del Sol Levante, il sito dell’Ente Nazionale del Turismo Giapponese offre numerose risorse utili.
Indice dei contenuti
| Catena di sushi | Caratteristica distintiva |
|---|---|
| Kura Sushi | Sistema di premi Bikkura Pon |
| Sushiro | Mascotte Dakkozushi |
| Hamazushi | Robot Pepper e menù variegato |
Le catene di sushi più economiche: Kura Sushi

Si tratta di una catena giapponese di sushi, una delle più economiche, che nasce a Osaka negli anni ’70. Oggi è presente in tutte e 47 le prefetture. Si tratta di una catena kaiten-zushi, tipico ristorante giapponese in cui i pezzi di sushi vengono serviti su dei piattini che vengono successivamente posti su dei nastri trasportatori che arrivano in sala al cliente. Il sistema di ordinazione avviene tramite touch screen, la varietà di pesce è ottima e per quanto economico (un piattino con due nigiri costa circa 110 yen), non esiste la formula “all you can eat” a cui siamo abituati noi italiani. Altra differenza sostanziale è che, di tutti i condimenti che noi italiani abbiamo a disposizione, in Giappone si tende a lasciare il sashimi di pesce molto più “al naturale”, intinto in poche gocce di salsa di soia e al massimo, abbinato alla semplice maionese. Dagli anni 2000 è presente per i bambini più piccoli, non sempre entusiasti di passare del tempo a tavola, il “Bikkura Pon”: ogni 5 piatti posizionati in un apposito contenitore, la macchinetta dei Bikkura Pon eroga dei regali, mini-giocattoli da collezione in edizione limitata. I temi sono vari e spesso riguardano i personaggi anime in voga del momento.
Sushiro: il colosso di Osaka

Ci troviamo sempre a Osaka e dalla mente di due fratelli, Yoshio Shimizu e Yoshino Yutaka, nasce la Sushitaro Co. che per questioni legali, negli anni si riduce ad essere chiamata semplicemente Sushiro. Proprio come Kura Sushi, Sushiro è sempre un kaiten-zushi, una catena di sushi giapponese molto economica che dal 2020 con l’avvento del Covid e la crescente domanda di sushi da asporto, ha iniziato ad aprire negozi specializzati rafforzando i propri servizi di consegna. La qualità del sushi è pressoché la stessa. Nel 2015 Sushiro crea dei personaggi mascotte, i Dakkozushi, traendo ispirazione dai condimenti dei differenti tipi di nigiri, per attrarre sempre più clientela e rendere più accattivante il marchio, anche per i più piccoli.
Hamazushi e la tecnologia
Hamazushi: altra catena giapponese di sushi molto economica che offre un’ampia gamma di opzioni, tra cui il classico sushi, piatti fritti, roast beef e ramen. Hamazushi utilizza il colore di ciascun piattino che passa sul nastro trasportatore come riferimento di prezzo. La catena, per alleggerire il carico di lavoro ai suoi dipendenti, nel 2017 decide di introdurre Pepper, robot umanoide in grado di gestire il flusso di clientela. Dal 2020 i robot Pepper sono stati gradualmente sostituiti da dei normalissimi touch screen.
In definitiva, queste tre catene giapponesi di sushi sono tra le più economiche e potrete trovarle facilmente in tutte le prefetture del Giappone.
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