Chiese da visitare a Perugia: le 4 più interessanti

Chiese da visitare a Perugia

Perugia, incantevole città situata nel cuore dell’Italia e capoluogo della regione Umbria, vanta una storia di oltre 2.000 anni. Fondata dagli Etruschi nel VI secolo a.C., la città ha svolto un ruolo significativo durante il periodo romano e ha mantenuto la sua importanza nel corso dei secoli. Stretti vicoli lastricati, piazze pittoresche e imponenti edifici medievali fanno da cornice ai tesori artistici e culturali che Perugia custodisce. Incastonate nel bellissimo panorama naturale, innumerevoli chiese hanno reso il capoluogo umbro un centro di importante valore religioso per tutto il territorio italiano, racchiudendo in sé secoli di storia e cultura. Visitare le chiese di Perugia significa scoprire ciò che ha reso questa splendida città oggi così importante e un necessario punto di riferimento per la storia del paese e dei cittadini italiani.

Qui di seguito, le 4 chiese da visitare a Perugia più importanti, per un’immersione totale nella storia religiosa dell’Umbria

1.  Cattedrale di San Lorenzo

Cattedrale di San Lorenzo
Fonte immagine: Wikimedia Commons

In Piazza IV Novembre, nel centro storico della città, sorge la maestosa Cattedrale di San Lorenzo. Le sue radici affondano nel IX secolo, quando una prima chiesa dedicata al protomartire Lorenzo fu eretta sulle rovine dell’antico foro etrusco-romano. Dell’originale costruzione, tuttavia, rimangono solo memorie, poiché l’attuale struttura, progettata nel XIV secolo come ampliamento di un edificio precedente, ha assunto la sua forma definitiva solamente nel XV secolo. L’esterno della cattedrale, pur rimasto incompiuto, rivela una facciata e una fiancata rivestite di marmo rosso e bianco. La facciata, meno imponente rispetto al lato che si affaccia su Piazza IV Novembre, si apre su Piazza Danti, animata dal portale barocco del 1729 di Pietro Carattoli. La fiancata, invece, sfoggia un portale dell’Alessi del 1538, sormontato dal Crocifisso ligneo posto nel 1540 durante la guerra del sale. Lungo il fianco, il pulpito e la statua di Papa Giulio III in bronzo arricchiscono l’esperienza visiva dei visitatori.

L’interno della cattedrale si suddivide in tre navate, separate da possenti pilastri, conducono a crociera, bracci del transetto e cinque cappelle absidali. Le volte sono vere e proprie opere d’arte, decorate con motivi che raccontano la pittura del Settecento. Di notevole importanza storica e artistica, spiccano il sarcofago del vescovo Giovanni Andrea Baglioni, la tela di Giovanni Antonio Scaramuccia e la cappella del Sant’Anello. La Deposizione dalla Croce di Federico Barocci, datata 1569, e il raffinato portale quattrocentesco della sacrestia evidenziano il connubio tra fede e bellezza.

Il chiostro della cattedrale ospita il Museo Capitolare di San Lorenzo, dove si possono esplorare ulteriori tesori artistici e religiosi. La chiesa stessa è teatro di un evento unico: la presentazione della venerata reliquia dell’anello nuziale della Vergine. Sottratto nel 1473 agli abitanti di Chiusi, l’anello è custodito con solennità e mostrato al pubblico solo due volte all’anno, in occasioni speciali legate alla festa dello Sposalizio e alla benedizione degli anelli nuziali. Tra le chiese che è possibile visitare a Perugia, la Cattedrale di San Lorenzo è sicuramente di enorme importanza, custodendo un patrimonio artistico inestimabile e alcuni tra i più importanti oggetti di venerazione per i fedeli della regione.

2.  Chiesa di San Michele Arcangelo

Chiesa di San Michele Arcangelo
Fonte immagine: Wikimedia Commons

All’interno delle mura della città sorge la Chiesa di San Michele Arcangelo, conosciuta anche come Tempio di Sant’Angelo. Una delle chiese più antiche e suggestive che è possibile visitare a Perugia, essa è caratterizzata da una storia millenaria che intreccia fede e cultura. La Chiesa di San Michele Arcangelo è un autentico tesoro storico, edificata tra il V e il VII secolo, fu la prima chiesa costruita a Perugia, nonché una delle prime paleocristiane in Italia. La sua posizione originaria, su un’altura fuori città, rivela il ruolo cruciale che ebbe nei secoli come luogo privilegiato per il culto cristiano in una città ancora immersa nella cultura pagana. L’esterno dell’edificio è caratterizzato da una struttura circolare: un tozzo tiburio aperto in numerose monofore si erge maestoso, coprendo la cupola interna della chiesa. L’ingresso è preceduto da un grazioso prato, capace di trasmettere un senso di sacralità, anticipando l’esperienza unica che attende all’interno.

Attraversando la soglia, lo spazio interno accoglie il visitatore con una suggestione unica, comunicando facilmente perché la Chiesa di San Michele Arcangelo sia una delle chiese più belle da visitare a Perugia. Le pareti nude, i mattoni a vista e la navata circolare che si apre in un’unica cappella creano un’atmosfera di grande impatto. Sedici colonne regali sorreggono il tamburo centrale, mentre imponenti contrafforti interrompono il tetto in travi, contribuendo a creare un effetto scenografico di grande suggestione. All’interno, il vano centrale è separato dall’ambulacro da sedici colonne corinzie di differenti grandezze, che sostengono il tamburo. Le finestre, orientate in direzione dei quattro punti cardinali, raccontano la connessione con il cosmo e la luce divina.

Facendo il giro dell’ambulacro, il visitatore si imbatte in gioielli artistici come il piccolo battistero, arricchito da affreschi votivi del XV secolo, la cappella del Crocifisso e la cappella dell’Angelo. Una quarta cappella, purtroppo, è andata perduta con l’apertura del portale, testimoniando le trasformazioni che il tempo ha impresso a questo luogo sacro. Al centro della chiesa, l’altare si presenta come un prezioso tesoro, formato da un’antica lastra di marmo collocata sopra un tronco di colonna. Custode di segreti millenari, questo luogo è, per Perugia, un invito al viaggio nel tempo, una chiesa da visitare per scoprire lati della città a lungo celati e nascosti dalla sua sacralità.

3. Basilica di San Domenico

Basilica di San Domenico, Chiese da visitare a Perugia
Fonte immagine: Wikimedia Commons

Tra le chiese da visitare a Perugia, la Basilica di San Domenico si distingue per essere l’edificio religioso di maggiori dimensioni di tutta l’Umbria, infatti, si distingue per le sue imponenti dimensioni, con 96 metri di lunghezza, 30 metri di larghezza tra le navate, 60 metri di lunghezza del transetto e 30 metri di altezza delle volte. Lo stile architettonico è tipicamente gotico, con arcate slanciate e una facciata decorata. L’interno a navata unica, con cappelle laterali, testimonia la maestria architettonica dell’epoca. La chiesa si affaccia sulla piazzetta Giordano Bruno, dominando il panorama con la sua maestosa presenza.

La storia della basilica ha inizio nel 1394 quando la città di Perugia decise di erigere un nuovo edificio religioso dedicato a San Domenico, il fondatore dell’Ordine dei Frati Predicatori. Il progetto fu reso possibile grazie al sostegno finanziario della potente famiglia Baglioni, una delle principali casate nobiliari di Perugia. La costruzione iniziò con l’ambizioso obiettivo di creare una struttura che riflettesse la grandezza dell’ordine e il fervore religioso dell’epoca. La basilica ha sempre mantenuto una forte connessione con l’Ordine Domenicano, fondato da San Domenico nel XIII secolo. Gli ordini mendicanti come i Domenicani si distinguevano per la loro dedizione alla predicazione, all’insegnamento e al voto di povertà. Nel corso dei secoli, la basilica è stata un luogo centrale per le attività dell’ordine, svolgendo un ruolo fondamentale nella spiritualità e nell’istruzione religiosa.

Successivamente, la basilica ha subito vari interventi di restauro e arricchimenti artistici. Durante l’epoca delle soppressioni napoleoniche nel XIX secolo, rimase in uso per scopi religiosi, nonostante la soppressione dell’ordine. Nel XX secolo, la basilica ha continuato a essere oggetto di interventi di restauro per conservare il suo patrimonio. La sua importanza storica e religiosa attira ancora oggi numerosi visitatori, contribuendo a mantenere viva la sua eredità nel tessuto culturale della città di Perugia. Uno degli elementi più suggestivi della basilica è la Cappella delle Reliquie, contenente i resti di San Pietro Martire, frate domenicano del XIII secolo martirizzato e successivamente canonizzato. Le sue pareti sono adornate da affreschi e decorazioni di varie epoche e le sculture ed elementi decorativi contribuiscono ad arricchire il suo patrimonio artistico.

4. Chiesa di San Filippo Neri

Chiesa di San Filippo Neri
Fonte immagine: Wikimedia Commons

Situata nel centro storico di Perugia, la Chiesa di San Filippo Neri  è sicuramente una delle chiese più belle che è possibile visitare nella città ed è facilmente accessibile, grazie alla sua posizione centrale, ai visitatori e ai residenti che esplorano la zona storica della città. La sua storia inizia nel Maggio del 1627 con la posa della prima pietra, un momento solenne presieduto da monsignor Virginio Florenzi, vescovo di Nocera Umbra, poiché il cardinale Cosimo de Torres, vescovo di Perugia,  in quei giorni era impegnato a Roma. La prima pietra, simbolo di un progetto ambizioso, era una cassa in travertino contenente dodici medaglie di bronzo e una d’argento, un omaggio a Cristo e agli apostoli: da un lato, le medaglie recavano l’effigie della Concezione, a cui la chiesa è dedicata; dall’altro, l’immagine di San Filippo Neri con il modellino della facciata. Questo gesto non solo sottolineava l’inizio di una nuova costruzione, ma anche la profonda dedizione alla spiritualità e all’architettura sacra.

Il progetto e la direzione dei lavori furono affidati all’abile architetto Paolo Maruscelli, già noto per il suo servizio presso i filippini a Roma. La sua fama era legata alla progettazione di sacrestie e complessi per ordini religiosi, oltre alla sua partecipazione alla ricostruzione di Palazzo Medici-Madama tra il 1637 e il 1647. La Chiesa di San Filippo Neri a Perugia, simile alla Chiesa Nuova di Roma, diventava così parte di un filone architettonico ispirato all’architettura romana controriformata. La Chiesa è edificata in stile barocco: la sua facciata è ricca di dettagli ornamentali tipici di questo movimento artistico. Colonnette, statue, intagli e decorazioni in rilievo conferiscono ad essa un’impressionante profondità e una sensazione di grandiosità, come tipico del barocco, concepito per suscitare un impatto emotivo nei visitatori.

L’interno della chiesa segue il modello della navata unica, una scelta architettonica in linea con i dettami del Concilio di Trento. Tale disposizione non solo favorisce il raccoglimento dei fedeli, ma è anche finalizzata a preservare un’acustica ottimale, creando un ambiente ideale per la celebrazione liturgica e la partecipazione attiva della comunità. Al suo interno è arricchita da numerose opere d’arte, come l’Altare Maggiore, dove vi sono raffigurati soggetti di grande significato religioso. Collocata in posizione centrale, un’opera d’arte raffigurante la Madonna con il Bambino, oltre a scene della vita di San Filippo Neri e altri temi devozionali. Nella chiesa vi sono anche affreschi e decorazioni che narrano storie bibliche, scene della vita dei santi o elementi simbolici legati alla spiritualità. Oggi, la Chiesa di San Filippo Neri è una delle chiese da visitare a Perugia più suggestive, intrisa di storia religiosa e culturale, a testimonianza del ruolo cruciale che questi luoghi religiosi hanno svolto nella vita delle comunità nel corso dei secoli.

 

Fonte immagine in evidenza: G.dallorto – Wikimedia Commons

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