Una piccola guida sull’isola dei Caraibi di cui tutto il mondo parla. Un compendio di cosa sapere e cosa vedere a Curaçao.
Nelle ultime settimane è giunta all’orecchio delle cronache internazionali l’isola di Curaçao. Le ragioni sono calcistiche, in quanto la selezione maggiore si è qualificata per la prima volta a un Campionato del Mondo, affermandosi così anche come detentrice di un particolare record: si tratta dello stato più piccolo, sia per superficie che per popolazione, a raggiungere tale traguardo. Un titolo precedentemente detenuto dall’Islanda con i suoi circa 325.000 abitanti, oltre il doppio di quelli di Curaçao, che si ferma a quota 156.000.
Indice dei contenuti
| Informazioni essenziali | Dettagli isola |
|---|---|
| Stato di appartenenza | Regno dei Paesi Bassi |
| Capitale | Willemstad |
| Lingue principali | Olandese, papiamento, inglese |
| Clima | Tropicale semi-arido |
Storia e curiosità dell’isola
Un’altra particolarità della compagine nazionale è che gran parte dei membri della squadra non è in realtà nata sul territorio di Curaçao. Si tratta spesso di calciatori olandesi poi naturalizzati in quanto originari dell’isola. Le ragioni sono ovviamente storiche e politiche. Insieme ad Aruba e Sint Marteen, oltre alla stessa Olanda, Curaçao costituisce il Regno dei Paesi Bassi. Da esso dipende e a esso risponde per ciò che concerne la politica estera, mentre gode di maggiore autonomia sulle questioni interne.
Il dominio olandese risale al 1634, quando l’isola fu occupata. La sua posizione è tuttora strategica: situata nel Mar dei Caraibi, non lontana dalle coste sudamericane del Venezuela. La sua scoperta è avvenuta invece alla fine del quindicesimo secolo per mano degli spagnoli, che hanno decimato la popolazione indigena degli Aruachi o Arawak. Nel corso degli anni, Curaçao, e in particolare la sua capitale Willemstad, è diventata un importante porto di smistamento per la tratta degli schiavi importati dal continente africano. Successivamente all’abolizione della schiavitù, dopo una notevole fase di stanca che ha portato a un processo di emigrazione verso altre aree caraibiche, nel 1914 la scoperta del petrolio a Maracaibo, in Venezuela, ha variato nuovamente le dinamiche. Così l’Olanda costruì una grossa raffineria a Willemstad, e la popolazione locale fu reimpiegata in questo ambito.
Attualmente, la popolazione è principalmente di origine afro-caraibica, ma non mancano i bianchi, principalmente olandesi, e altri gruppi etnici. Questo miscuglio anche storico si riflette nelle lingue locali, che sono l’olandese ma soprattutto il papiamento. Si tratta di una lingua creola nata dall’incontro tra pidgin portoghesi poi arricchiti con alcuni prestiti spagnoli e, in seguito alla dominazione, olandesi.
Gli ultimi due referendum, svolti nel 2005 e nel 2009, hanno portato alla situazione attuale all’interno del Regno. Il primo ha ribaltato il risultato del 1993, quando gran parte della popolazione aveva votato per rimanere parte delle Antille Olandesi (che nel 1986 avevano visto la secessione di Aruba). In questo caso, invece, il 67,8% si è espressa per diventare un paese autonomo all’interno del Regno dei Paesi Bassi, mentre soltanto il 4,2% ha scelto una piena indipendenza. Le altre opzioni erano diventare parte dell’Olanda oppure mantenere la struttura delle Antille Olandesi, la meno votata delle possibilità. Nel 2009 invece la scelta era semplicemente se essere o meno favorevoli al diventare una nazione autonoma all’interno del Regno, con consequenziale dissoluzione delle Antille, e il sì ha ottenuto il 51,99% dei voti.

Cosa vedere a Curaçao
Se vi state domandando cosa vedere a Curaçao non si può non partire da Willemstad, la capitale situata nella parte sud-ovest dell’isola. L’unico vero centro cittadino sul territorio fa parte dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Tra le sue attrazioni principali spicca la Cattedrale di Nostra Signoria del Rosario, edificata nel 1870 e situata nel centro storico. Poi ci sono i due ponti, Emmabrug e Julianabrug (Regina Emma e Regina Juliana), strutture non solo rilevanti architettonicamente, ma fondamentali per la vita cittadina. Willemstad è infatti costruita attorno al porto naturale di Schottegat, e i ponti collegano i due lati della città sulla costa: Otrobanda e Punda. Il ponte di Julianabrug, tra l’altro, crollò durante il primo processo di costruzione causando alcune vittime, un evento oggi ricordato da un monumento ideato da Alberto Badaracco. Per approfondire l’importanza storica di questi luoghi, è possibile consultare la scheda ufficiale sul sito dell’UNESCO.
La Cattedrale delle Spine, ideata dall’artista multidisciplinare locale Herman Van Bergen nel 2015 e aperta al pubblico nel 2020, è invece un’opera che, al di là del nome di ispirazione cattolica, si pone come obiettivo quello di essere un luogo di riferimento, riflessione e incontro per diverse religioni. Questa sorta di labirinto di preghiera si trova all’interno del Lanthùis Bloemhof, museo e galleria per esposizioni.
Prima della sua esplosione calcistica, Curaçao era associata al suo più noto prodotto di esportazione: il Curaçao appunto, il liquore a base di scorze d’arancia laraha utilizzato tra le altre cose per la preparazione del cocktail Angelo Azzurro nella sua versione blu. La Curaçao Liqueur Distillery, che si trova a Landuis Chobolobo, a Willemstad, è aperta per visite guidate e degustazioni. Per gli amanti di altri liquidi meno inebrianti, come l’acqua del mare, l’isola gode di una splendida barriera corallina, e le immersioni sono all’ordine del giorno, senza comunque trascurare il mantenimento e la protezione della flora e della fauna marina.
Gastronomia e consigli di viaggio
Il piatto tradizionale dell’isola è il Keshi Yena, una forma (spesso sferica) di formaggio, principalmente edam, ripiena di carne speziata. Carne e formaggio sono gli alimenti costitutivi di molti altri piatti, così come le paste a base di farina di mais. Da non trascurare comunque, trattandosi di una zona marittima, anche il pescato.
Se siete stati incuriositi abbastanza da questo riassunto su cosa vedere a Curaçao e siete alla ricerca di una meta esotica per le vostre prossime vacanze, l’isola è servita dal Curaçao International Airport situato a circa 12 chilometri dalla capitale Willemstad. Dall’Italia non esistono voli diretti, ma è possibile trovare soluzioni che prevedano un unico scalo.
Fonte immagini: Wikimedia Commons – Martin Falbisoner // Wikimedia Commons – Matthew T Rader

