Dolci turchi: 10 tra i più conosciuti

Dolci turchi: 5 tra i più conosciuti

La pasticceria turca è un universo di sapori intensi e avvolgenti, dove miele, sciroppi, frutta secca e spezie profumate si fondono in creazioni indimenticabili. Entrare in una pastane (pasticceria) in Turchia significa immergersi in un mondo di delizie che raccontano secoli di storia. Scopriamo insieme quali sono i dolci turchi da non perdere.

1. Baklava: il re dei dolci turchi

Il baklava è forse il più iconico dei dolci turchi. Composto da strati sottilissimi di pasta fillo, imburrati e sovrapposti, è farcito con noci, mandorle o, nella sua versione più pregiata (Antep baklavası), con pistacchi tritati. Dopo la cottura in forno, viene irrorato con un denso sciroppo di zucchero o miele. Le sue origini risalgono probabilmente alle cucine del Palazzo Topkapi di Istanbul, dove il sultano lo offriva ai suoi giannizzeri durante il Ramadan.

Consiglio dei local: per gustarlo al meglio, capovolgi il quadratino di baklava e appoggialo sulla lingua, in modo che lo sciroppo sul fondo sia il primo a toccare il palato.

2. Lokum: il piacere della gola

Conosciuto in Occidente come “Turkish Delight”, il lokum è un cubetto gommoso e profumato a base di gelatina di amido e zucchero. La sua consistenza morbida è arricchita da granella di frutta secca (pistacchi, noci, nocciole) e aromatizzata con acqua di rose, limone, menta o arancia. I cubetti vengono poi ricoperti di zucchero a velo o farina di cocco. Una leggenda narra che un sultano, per compiacere le sue amanti, ordinò al suo pasticcere di creare un dolce unico, da cui il nome originale, rahat-ul hulküm, “sollievo della gola”.

Consiglio dei local: è il compagno perfetto per un caffè turco amaro, che ne bilancia la dolcezza.

3. Künefe: il dolce caldo al formaggio

Questo è un dolce che sorprende. Il künefe è composto da due strati di pasta kataifi (sottili fili di pasta simili a capelli d’angelo) che racchiudono un cuore di formaggio fresco non salato. Viene cotto nel burro fino a diventare croccante e dorato, e servito caldo, irrorato di sciroppo di zucchero e guarnito con pistacchi tritati. Il contrasto tra la croccantezza esterna e il formaggio filante all’interno è irresistibile.

Consiglio dei local: va mangiato appena fatto, caldissimo, per godere appieno del formaggio fuso.

4. Güllaç: il dolce del Ramadan

Il güllaç, il cui nome significa “cibo con rose”, è il dolce per eccellenza del mese sacro del Ramadan. È un dessert delicato e leggero, composto da sfoglie sottili a base di amido di mais, immerse in latte zuccherato e aromatizzato all’acqua di rose. Tra gli strati si aggiungono noci tritate e il tutto viene guarnito con semi di melograno e pistacchi. La sua consistenza è simile a quella di un budino morbido.

Consiglio dei local: essendo molto leggero, è il dolce perfetto per concludere l’Iftar, il pasto serale che rompe il digiuno del Ramadan.

5. Salep Dondurma: il gelato che non si scioglie

Il gelato turco, o dondurma, ha una consistenza unica: denso, gommoso ed elastico, tanto che i venditori ambulanti lo maneggiano con lunghe aste, esibendosi in giochi di prestigio. Il segreto è il salep, una farina ricavata dalle radici essiccate di orchidee selvatiche, che agisce come addensante. L’altro ingrediente chiave è il mastice di Chios, una resina che conferisce elasticità. La ricetta, un tempo segreto dell’Impero Ottomano, si è diffusa solo nel XIX secolo.

Consiglio dei local: non limitatevi a mangiarlo, godetevi lo spettacolo dei venditori di dondurma per le strade di Istanbul.

6. Tavuk Göğsü: il budino al petto di pollo

Questo è sicuramente il più curioso tra i dolci turchi. Il Tavuk Göğsü è un budino bianco, denso e delicato, i cui ingredienti principali sono latte, zucchero, farina di riso e… finissimi filamenti di petto di pollo. La carne viene bollita a lungo e sfilacciata fino a diventare irriconoscibile, amalgamandosi perfettamente nel composto e conferendo una consistenza unica. Il sapore del pollo è impercettibile, lasciando spazio a un gusto lattiginoso e dolce, spesso aromatizzato con cannella. Era un dessert prelibato, servito ai sultani nel Palazzo Topkapi.

Consiglio dei local: non lasciatevi spaventare dall’ingrediente segreto. Assaggiatelo senza pregiudizi, rimarrete sorpresi dalla sua delicatezza.

7. Aşure: il budino di Noè

L’Aşure è un dolce ricco di storia e simbolismo. Secondo la leggenda, è stato preparato da Noè con gli ultimi ingredienti rimasti sull’Arca dopo il diluvio. Per questo motivo, è un budino che contiene una grande varietà di ingredienti: grano, fagioli, ceci, frutta secca (fichi, albicocche) e noci, il tutto addolcito e aromatizzato con cannella e chiodi di garofano. Viene preparato tradizionalmente durante il Giorno dell’Aşure, un’importante festività islamica.

8. Revani: il dolce di semolino

Il revani è una torta semplice ma deliziosa, a base di semolino, cotta in forno e poi imbevuta in un abbondante sciroppo di zucchero, spesso aromatizzato al limone o all’arancia. La consistenza è umida, soffice e leggermente granulosa. È un dolce comune in molte cucine del Mediterraneo orientale e del Medio Oriente.

Tabella riassuntiva dei dolci turchi

Dolce Ingredienti Chiave
Baklava Pasta fillo, pistacchi/noci, sciroppo di zucchero.
Lokum Amido, zucchero, acqua di rose, frutta secca.
Künefe Pasta kataifi, formaggio fresco non salato, sciroppo.
Salep Dondurma Latte, salep (farina di orchidea), mastice.
Tavuk Göğsü Latte, farina di riso, petto di pollo sfilacciato.

Dove assaggiare i migliori dolci turchi a Istanbul

Se vi trovate a Istanbul e volete vivere un’autentica esperienza di pasticceria turca, un indirizzo storico e imperdibile è Hafiz Mustafa 1864. Fondata nel 1864, è una delle pasticcerie più antiche e rinomate della città, con diverse sedi nei punti strategici come Sultanahmet e Taksim.

  • Pasticceria: Hafiz Mustafa 1864
  • Indirizzo (sede principale): Hobyar, Hamidiye Cd. No:84, 34080 Fatih/İstanbul, Turchia
  • Telefono: +90 212 527 66 54
  • Cosa assaggiare: Baklava di ogni tipo, lokum, budini e un ottimo caffè turco.

Fonte immagine in evidenzia: Freepik

 

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