Avete mai provato a puntare il dito al centro di una nazione nella mappa per vedere quale è il cuore di una nazione? In Italia il cuore è Roma, in Spagna è Madrid e in Repubblica Ceca? La risposta è Kutná Hora, una cittadina di appena 20.000 abitanti ricca di storia e monumenti straordinari, che dal 1995 sono stati inclusi nella lista patrimonio dell’UNESCO.
Cosa vedere a Kutná Hora
La storia della pittoresca cittadina di Kutná Hora si lega indissolubilmente all’estrazione d’argento. Durante il Medioevo era una delle più importanti Città Regie della Boemia. Le città regie si differenziavano dalle altre perché erano sotto l’autorità diretta del monarca e i suoi cittadini erano liberi.
Il monumento che più di tutti testimonia la ricchezza di Kutná Hora è la Corte italiana, la sede dei re e zecca reale, fondata nel 1300 da Venceslao II. Qui venivano coniate le monete d’argento del regno fino al XVIII secolo. La Corte italiana nasconde al suo interno un piccolo tesoro, uno scrigno con il curioso avvertimento “non toccarmi” scritto in latino.
Un altro edificio significativo di Kutná Hora è la Cattedrale di Santa Barbara. La monumentalità della chiesa in stile tardogotico vi lascerà a bocca aperta. L’inizio della costruzione della chiesa risale al 1388; ci vollero quasi 200 anni per completarla. Dall’esterno la Cattedrale di Santa Barbara ci sorprende per la sua imponenza. Ai lati gli archi rampanti della chiesa alleggeriscono una struttura che, nonostante sia possente, sembra possa prendere il volo da un momento all’altro.
La scelta della protettrice della città non fu casuale: Santa Barbara è infatti la patrona dei lavoratori che svolgono professioni pericolose, come i vigli del fuoco, marinai, minatori, artiglieri eccetera, e questa piccola città basava la sua economia sull’estrazione di argento.
La città è legata anche una dei poeti più letti e amati oggigiorno in Repubblica Ceca. Qui nacque il poeta cecoslovacco Jiří Orten, morto tragicamente alla tenera età di 22 anni.
Il macabro ossario di Sedlec
Il sito più affascinante di Kutná Hora è l’ossario di Sedlec. Si trova nella chiesa di Ognissanti, nella periferia della città. La chiesa, parte del monastero di Sedlec, nasconde al suo interno due cappelle sotterranee che è possibile visitare. Quella inferiore è una cappella medievale gotica che custodisce i resti di circa quarantamila persone. La leggenda narra che un abbate avesse portato del terriccio dalla Terra Santa proprio a Sedlec. Ciò suscitò molto interesse e le persone fecero a gara per accaparrarsi un luogo così speciale per la sepoltura dei propri cari.
Questo monumento alla morte e alla caducità della vita si discosta però dagli ossari comuni, perché ossa e teschi umani vengono usati in modo decorativo. L’ossario di Sedlec sembra essere uscito da un sogno di uno stravagante regista dell’horror; il visitatore si troverà in una piccola cappella con lampadari, piramidi, croci e stemmi formati da ossa. La vista è agghiacciante. Non si sa se provare paura o riverenza.
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