Crocevia di culture e religioni e drammatico teatro dei fatti che l’hanno coinvolta negli anni Novanta del Novecento, Sarajevo è una città con una storia e monumenti secolari che abbracciano numerosi periodi a partire da quello Ottomano fino ai giorni nostri. Ecco quali sono i monumenti di Sarajevo più importanti.
Primo tra i monumenti di Sarajevo è Baščaršija

La Baščaršija è il centro storico della capitale bosniaca e senz’altro rientra nei monumenti di Sarajevo che meritano una visita. Con il termine Baščaršija si fa riferimento a quella parte dell’antica città di Sarajevo dove, in periodo medievale, si teneva il mercato principale della città. Costruita nel Quindicesimo secolo, si trova sulla riva nord del fiume Miljacka. Il nome proviene dal turco ed è traducibile come “mercato principale”. Al suo interno sono presenti numerosi edifici di particolare rilevanza tra cui: la moschea di Gazi Husrev-beg, la moschea dell’imperatore e la fontana di Sebilj. La fontana di Sebilj è un’icona del centro storico di Sarajevo. Fu costruita a metà del Settecento secondo uno stile moresco risalente a svariati secoli prima. Anche in questo caso il nome deriva dal turco, anche se, l’etimologia della parola proviene più strettamente dall’arabo, in cui, con la parola “Sebil” si fa riferimento a dei piccoli chioschi in cui l’acqua viene dispensata gratuitamente. La fontana è uno dei luoghi più conosciuti ed amati dai turisti che visitano la capitale e porta su di sé una leggenda che narra che chiunque beve dalla fontana, prima o poi, ritornerà a Sarajevo.
Indirizzo: Baščaršija, Sarajevo 71000, Bosnia ed Erzegovina. Il punto di riferimento principale è la Fontana Sebilj in Baščaršija Square.
Orari: essendo un quartiere, Baščaršija è sempre accessibile.
Prezzo: l’accesso è gratuito.
Come arrivare: il quartiere è in gran parte pedonale e si esplora meglio a piedi. Si trova nel cuore della Città Vecchia ed è facilmente raggiungibile da qualsiasi punto del centro. Per chi arriva da più lontano, diverse linee di tram e autobus servono la zona.
Moschea dell’imperatore

La Moschea dell’imperatore è uno dei monumenti più importanti di Sarajevo. La costruzione della moschea risale al 1457, immediatamente dopo la conquista della Bosnia da parte degli ottomani. È la più grande moschea costruita a cupola singola in Bosnia, nonché, la prima moschea costruita nel paese dopo la conquista ottomana del Quindicesimo secolo. Inizialmente, fu dedicata al sultano Maometto II e vide sorgere attorno ad essa tutto il nucleo abitativo della prima Sarajevo ottomana. La moschea è stata danneggiata in numerose occasioni durante il corso della sua storia, ma, i danni più ingenti alla struttura sono stati inflitti durante le guerre jugoslave, nel corso degli anni Novanta. I lavori di ristrutturazione e restauro sono tutt’ora ancora in corso. Ad oggi, è considerata come una delle moschee più belle di tutti i Balcani.
Indirizzo: Obala Isa-bega Ishakovića, Sarajevo 71000, Bosnia ed Erzegovina.
Orari: generalmente aperta ai visitatori al di fuori degli orari di preghiera. Si consiglia di verificare gli orari in loco.
Prezzo: l’ingresso è gratuito
Come arrivare: situata sulla riva destra del fiume Miljacka, a pochi passi dal Ponte Latino e dal quartiere di Baščaršija. È facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico.
Tunnel della speranza di Sarajevo

Decisamente più contemporaneo rispetto a quelli già citati tra i monumenti di Sarajevo, è il Tunnel di Sarajevo o Galleria della Pace. Il tunnel fu costruito durante l’assedio di Sarajevo, nel periodo delle guerre jugoslave, dagli assediati Bosniaci, in modo da collegare la città, interamente circondata dalle forze serbe, con un’altra parte del territorio controllato dai bosniaci. La galleria fu completata nel 1993 e permise di aggirare l’embargo imposto dalle Nazioni Unite, il che fece giungere nella capitale alimenti, medicinali ed armi. I pochi metri della galleria che ad oggi rimangono sono stati trasformati in un museo.
Indirizzo: BA 1, Sarajevo 71000, Bosnia ed Erzegovina.
Orari: aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00 (dal 1° aprile al 31 ottobre) e dalle 9:00 alle 16:00 (dal 1° novembre al 31 marzo).
Prezzo: il biglietto d’ingresso costa 10 marchi bosniaci (circa 5€), con riduzioni per studenti. Si accettano solo pagamenti in valuta locale.
Come arrivare: il museo si trova vicino all’aeroporto, a circa 6 km dal centro. È raggiungibile in auto, taxi o con tour organizzati. Sono disponibili anche mezzi pubblici, anche se potrebbero richiedere più tempo.
Tra i monumenti di Sarajevo più religiosi: Cattedrale della natività della Santissima Madre di Dio

Nota più semplicemente come Cattedrale ortodossa di Sarajevo, questa è la più grande chiesa ortodossa della città, nonché una delle più grandi nei Balcani. La chiesa è costruita come una basilica a tre sezioni, edificata su di una pianta a croce con cinque cupole. La chiesa fu il primo edificio a rompere il monopolio musulmano dei monumenti di Sarajevo, i cu i lavori furono completati nel 1874. L’aspetto della chiesa oggi è leggermente diverso da quello originale, poiché lungo il Ventesimo secolo ne sono state sostituite le campane e il tetto, facendo sì che la chiesa ricevesse un progressivo rinnovamento interno della struttura per collegarsi alla rete elettrica.
Indirizzo: Zelenih beretki 1, Sarajevo 71000, Bosnia ed Erzegovina.
Orari: generalmente aperta ai visitatori durante il giorno, ma si consiglia di rispettare gli orari delle funzioni religiose. L’ingresso per i turisti potrebbe essere limitato durante le cerimonie.
Prezzo: l’ingresso è solitamente gratuito, ma le donazioni sono ben accette.
Come arrivare: Ss trova nel centro della città, sulla riva destra del fiume Miljacka, ed è facilmente raggiungibile a piedi da Baščaršija e da altre attrazioni centrali.
Cos’altro non perdere: un’esperienza completa di Sarajevo
Oltre ai gioielli architettonici già descritti, per comprendere appieno l’anima di Sarajevo è essenziale passeggiare per le sue strade e lasciarsi sorprendere dalla sua storia stratificata. Camminando lungo la via principale, Ferhadija, si assiste a una vera e propria transizione architettonica: dalle forme orientali della Baščaršija si passa all’eleganza dell’architettura austro-ungarica, un’eredità tangibile del passato imperiale della città. Non si può mancare una visita al celebre Ponte Latino, tristemente noto per l’attentato che diede inizio alla Prima Guerra Mondiale, o all’imponente Vijećnica, l’ex Biblioteca Nazionale, simbolo della distruzione durante la guerra a Sarajevo e della sua incredibile rinascita. Per un’immersione nella vita locale, una tappa al Mercato di Markale è d’obbligo, un luogo vivace che è anche un memoriale dei tragici eventi dell’assedio.
Per una prospettiva unica, gli amanti della storia recente e della fotografia non possono perdere la pista da bob abbandonata delle Olimpiadi del 1984 sul monte Trebević, un suggestivo monumento di archeologia sportiva immerso nella natura. E per chi cerca la migliore vista panoramica della città, il Bastione Giallo (Žuta Tabija) è il luogo perfetto, specialmente all’ora del tramonto. L’esperienza a Sarajevo non è completa senza un assaggio della cucina tipica: dai famosi ćevapi al burek, la tradizione balcanica sa conquistare ogni palato, offrendo anche squisite opzioni vegetariane come la zeljanica (torta salata agli spinaci) e la sirnica (al formaggio). Infine, grazie alla sua posizione, Sarajevo è un ottimo punto di partenza per esplorare i dintorni e il resto della Bosnia, con gite in giornata verso città incantevoli come Mostar e il suo iconico ponte, o la storica Travnik. Troverete tutti questi luoghi nella mappa che lasceremo in calce.
Fonte immagine: Wikicommons