Quartieri di Porto: i cinque da visitare

In questo articolo andremo a vedere i cinque quartieri di Porto da non perdere per una visita della città che possa dirsi completa

Porto è una città che strega sin dal primo momento in cui ci si mette piede: ogni chilometro quadrato è finemente impreziosito di dettagli, a partire dai caratteristici azulejos che abbelliscono le case, anche fuori dal centro storico. Immergersi e smarrirsi tra i quartieri di Porto è molto semplice, ma, al tempo stesso, si tratta di una città talmente piccola e a misura d’uomo che spostarsi da un punto all’altro del centro è fattibile anche senza dover ricorrere ai mezzi. 

1. 

Un giro tra i quartieri di Porto non può non cominciare dalla , la cattedrale gotica posta su una piccola collina che offre una panoramica pittoresca della città. Nella Sé è possibile richiedere il passaporto del pellegrino per dare inizio al Cammino di Santiago, dal momento che proprio da Porto (o da Lisbona) inizia il Sentiero della costa, che attraversa il nord del Portogallo e la Galizia fino alla città delle reliquie di San Giacomo. La è il punto di diramazione di tutte le stradine strette e ripide che conducono poi al resto del centro: è caldamente consigliato perdercisi, spegnendo Google Maps e lasciandosi guidare unicamente dalle abitazioni bianche e color pastello che vi catapulteranno indietro nel tempo.

2. Ribeira

La fatica della discesa sarà enormemente ricompensata una volta giunti al fiume, dinanzi alle facciate colorate della Ribeira, l’originario porto medievale patrimonio dell’UNESCO, che si riflettono sulle sponde del Douro creando un’atmosfera diafana che la notte si intensifica ulteriormente, grazie alle luci dei tanti pub e ristoranti che animano il quartiere e dei barcos rabelos attrezzati al trasporto del vino che prende il nome dalla città, Porto. Attraversato il ponte e arrivati alla riva opposta, a Vila Nova de Gaia, la vista di quello che è uno dei più bei quartieri di Porto è a dir poco impagabile.

3. Foz do Douro

Dalla Ribeira è possibile prendere lo storico tram 1 che attraversa la parte occidentale della città fino al meraviglioso Jardim do Passeio Alegre: una volta riposatisi un attimino al verde, poco occorre per giungere da lì a piedi alla Foz do Douro, che, come suggerisce il nome, rappresenta il punto in cui il fiume si getta nell’Oceano Atlantico. Si tratta di uno dei quartieri di Porto un po’ fuorimano e dunque meno invasi dai turisti, il che rende l’esperienza più autentica: inoltre, lo spettacolo offerto dal faro che si erge maestoso sull’Oceano è a dir poco scenografico.

4. Baixa

Tornando al centro, una tappa obbligatoria è costituita da Praça da Liberdade, piazza più importante della città che connette la parte antica e medievale con il quartiere Baixa, per la maggior parte ricostruito all’inizio del XX secolo e un tempo ghetto di prostitute e criminali, oggi cuore pulsante di Porto. Nelle immediate vicinanze è possibile visitare la Torre dos Clérigos e la Stazione di San Bento, nota per i suoi 20.000 azulejos che sintetizzano le fasi della storia portoghese. Dalla piazza parte l’Avenida dos Aliados, un viale costellato di edifici Art Nouveau.

5. Rua Santa Catarina

Per concludere il giro, non può mancare un salto a Rua Santa Catarina, la zona commerciale più importante tra tutti i quartieri di Porto, a 470 metri dalla Praça da Liberdade e a pochissimi passi dal Mercado do Bolhao. Si tratta di una strada pedonalizzata colma di negozi, bancarelle, ristoranti e caffetterie, tra le quali spicca il celebre Caffè Majestic, elegante caffè degli anni Venti e punto di ritrovo dei personaggi più illustri dell’epoca.

Porto è una città nostalgica: atlantica, piovosa e più fredda delle altre metropoli del sud, è una piccola gemma incastonata nell’Europa meridionale, una vedova avvolta da uno scialle nero finemente ricamato e decorato. Ciononostante, è in grado di trasmettere una vivacità senza pari, scaldando il cuore di chi, poco a poco, impara a conoscerla. 

Foto di Marcello Affuso 

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A proposito di Dario Muraca

Studente di Relazioni e istituzioni dell'Asia presso l'università L'Orientale di Napoli. Appassionato di scrittura e Asia orientale fin dall'infanzia, ho da qualche tempo maturato un forte interesse per le relazioni internazionali, che mi ha spinto a cimentarmi in un percorso di formazione capace di far convergere tutte e tre queste dimensioni.

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