Spedizione sull’Everest: come prepararsi alla scalata

Spedizione sull'Everest: come prepararsi alla scalata.

Alcuni professionisti della montagna hanno passato una vita intera ad organizzare e preparare una spedizione sull’Everest. Decidere di scalare la montagna più alta del mondo, ovviamente, non è un’impresa per tutti: bisogna prepararsi fisicamente e mentalmente ed essere consapevoli di tutti i rischi che si corrono. La storia ha consacrato l’Everest non solo per la sua altezza, ma anche per la sua pericolosità: è la montagna che ha visto il maggior numero di morti. 

Vediamo insieme come gli scalatori più esperti si preparano per raggiungere la vetta più alta del mondo.

La montagna più alta del mondo

Il Monte Everest è alto 8848 metri ed è il monte più alto del mondo. Fa parte della catena montuosa dell’Himalaya e si trova tra la Cina e il Nepal. Per la popolazione Tibetana e Nepalese l’Everest è un monte sacro ed è venerato come una divinità. La temperatura minima sulla cima del monte è di 30-40° C sotto lo zero, ma il vento gelido può far percepire una temperatura ancora più bassa. Chi decide di fare una spedizione sull’ Everest deve inoltre considerare la quantità di ossigeno presente nell’aria, che è circa un quarto rispetto a quella che si respira a livello del mare.

Organizzare una spedizione sull’Everest è il sogno di una vita per tutti gli scalatori professionisti. Nonostante l’elevato livello di pericolosità, l’Everest è stato scalato da circa 4000 persone. La prima spedizione è stata portata a termine nel 1953.

Prepararsi fisicamente

Ci sono dei requisiti fondamentali per poter iniziare una spedizione sull’Everest. Innanzitutto bisogna essere ben allenati e godere di buona salute. Solitamente i grandi scalatori consigliano di iniziare la preparazione almeno un anno prima. Bisogna allenarsi molto in attività di aerobica e in esercizi di forza. L’allenamento va mantenuto costante giorno per giorno e man mano intensificato.

Prepararsi psicologicamente

Una spedizione sull’Everest è un impresa che richiede, oltre a un importante allenamento, una preparazione psicologica. La situazione più complessa da affrontare ad un tale livello di altezza è la scarsa quantità di ossigeno. Lo scalatore che vuole impegnarsi in questa difficile avventura deve avere una mente calma e un atteggiamento mentale pronto ad affrontare freddo, altezza e solitudine.

Attrezzatura necessaria

Per affrontare una spedizione sull’Everest serve naturalmente un tipo di attrezzatura specifica. Scalare una montagna vuol dire innanzitutto camminare molto, quindi sarà necessario avere delle scarpe da trekking resistenti. Le scarpe sono fondamentali per non scivolare, rimanere in equilibrio e mantenere i piedi al caldo. Oltre alle scarpe sarà importante anche usare dei bastoni da trekking per facilitare la salita. Bisogna portare con sé uno zaino che sia comodo, leggero, ma capiente. Per quanto riguarda l’abbigliamento, se si vuole partire per una spedizione sull’Everest, bisogna tenere in considerazione il periodo dell’anno in cui si decide di partire. In ogni caso le temperature saranno molto basse, per cui l’abbigliamento deve comprendere maglie e pantaloni termici, guanti, cappello e calze di lana pesanti. Su una montagna così alta sono frequenti gli sbalzi termici, per cui la scelta migliore è quella di vestirsi a strati. 

I costi

Ovviamente una spedizione sull’Everest ha dei costi abbastanza elevati. Bisogna pagare il viaggio, il permesso, l’assicurazione e l’equipaggiamento. Si devono aggiungere poi eventuali guide per raggiungere la vetta. Secondo gli esperti, nel secolo scorso, era possibile scalare l’Everest anche con 5000€, ma oggi i costi sono molto più elevati. Il permesso per raggiungere la cima dell’ Everest dal Nepal costa 11.000 dollari a testa, mentre dal versante tibetano costa dai 15.800 e i 18.000 dollari a testa. L’evacuazione in elicottero dal versante nepalese, se non compresa nell’assicurazione, costa da 5.000 a 20.000 dollari. Tra i costi da considerare ci sono anche quelli del cibo e dell’Ossigeno; il cuoco e il suo assistente costano 5.000 dollari per sei settimane, più 800 dollari a testa per il cibo. L’ossigeno costa 600 dollari a bombola.

Una spedizione sull’ Everest è diversa dalle scalate su altre vette, per raggiungere la cima del monte è necessario un supplemento di ossigeno. Normalmente il viaggio dura dalle 5 alle 6 settimane. L’area in cui non c’è aria a sufficienza è chiamata La Zona della Morte, in cui il livello di ossigeno è molto basso ed è difficile rimanere coscienti ed avere le forze per continuare a salire. 

Molti scalatori decidono di iniziare una spedizione sull’Everest, ma coloro che decidono di farlo hanno solitamente molta esperienza alle spalle, conoscendo bene la montagna e i suoi pericoli.

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Chiumiento Barbara

Studentessa di mediazione linguistica e culturale presso l'Università degli studi di Napoli l'Orientale

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